Next Gen Finals: un Draper perfetto non lascia scampo a Musetti [Video-commento]

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Next Gen Finals: un Draper perfetto non lascia scampo a Musetti [Video-commento]

Un Jack Draper devastante elimina Lorenzo Musetti. Non ci saranno azzurri in semifinale alle Intesa Sanpaolo Next Gen ATP Finals

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Jack Draper - 2022 Next Gen ATP Finals (Foto Giampiero Sposito/FIT)
 

[3] J. Draper b. [2] L. Musetti 4-1 4-0 4-3(3)

Non era un mistero che il match di giovedì sera si presentasse come insidioso per il favorito del seeding Lorenzo Musetti e così è stato. Di più, Jack Draper ha sfoderato un tennis perfetto in ogni reparto e Musetti si è dovuto arrendere in tre parziali. Un Lorenzo inzialmente piuttosto teso, o almeno quella è l’impressione che dà quando cerca di abbreviare gli scambi e il dritto diventa fonte di gratuiti, ma soprattutto si è visto un Draper in grande spolvero, ben oltre l’obiettiva facilità che deriva da un avversario poco centrato. Perché l’inglese ha risposto con continuità, sbagliato pochissimo dominando gli scambi da fondo, piazzato accelerazioni devastanti e servito come un treno.

IL MATCH – Dopo che Dominic Stricker si è guadagnato la qualificazione alle semifinali come primo del Gruppo Rosso in virtù delle tre vittorie in altrettanti incontri, il duello tra Lorenzo e Jack vale il passaggio come secondo e la conseguente sfida di venerdì sera contro Lehecka. La partenza solida in battuta di Draper non è replicata da Musetti che, un po’ frettoloso, offre tre palle break, ma altrettante prime lo traggono d’impaccio. Il nostro può recriminare per un’accelerazione di dritto in rete che gli avrebbe dato lo 0-40 in risposta, ma il match comincia già a offrire scambi di alto livello, con il dritto inglese che fa male. Lo stesso colpo del nostro è invece ballerino, perde il controllo anche nel primo scambio in cui rallenta qualche palla per evitare che l’altro approfitti del ritmo alto e costante a lui più congeniale e cede la battuta. Nessun problema nel chiudere il parziale per un Draper finora impeccabile.

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Il n. 41 ATP da Sutton non cala di un millimetro nella seconda frazione, anzi, gioca sempre meglio e per fargli il punto bisogna… non lo sappiamo perché purtroppo Lorenzo non riesce a mostrarcelo e il mini-bagel è servito.

Senza più possibilità di appello e di fronte a uno che non solo non concede nulla ma spacca pure la palla, è il momento di tenersi aggrappati al servizio in attesa di un’opportunità che potrebbe anche non arrivare. È proprio il servizio che al terzo gioco tira fuori dai guai Lorenzo, due palle break in cui si era infilato fallendo un preziosismo, certo nelle sue corde e forse irrinunciabile a livello mentale per un artista che vuole ritrovarsi. Si arriva al tie-break con Jack che mette in campo tre prime su quattro e si vede quasi regalare i primi due punti, che Musetti si riprende subito alla grande, pur lamentando un fastidio alla mano, conseguenza di una caduta a inizio parziale. La rottura arriva con la scelta di un lob di dritto con la continental in mezza volata, troppo corto. Poi, rispostona inglese che vale il 6-3 e dodicesimo ace a chiudere una prestazione senza sbavature.

STRICKER IMPRESSIONA ANCORA

[7] D. Stricker b. [6] C. H. Tseng 4-2 4-1 4-2

Dominic Stricker è letteralmente on fire. Lo svizzero ha archiviato la pratica Tseng con facilità disarmante in tre set e 56 minuti di gioco e ha così chiuso il suo girone (quello rosso) da imbattuto (anche Nakashima arriva alle semifinali senza sconfitte ma lo svizzero ha rubato molto di più l’occhio). Non c’è stata mai partita: troppa la differenza nella pesantezza dei colpi. Così tanta che uno spettatore non a conoscenza delle classifiche di questi due giocatori non avrebbe mai potuto credere che Tseng è davanti a Stricker di 21 posizioni (90 vs 111). Per il taiwanese è la sesta sconfitta consecutiva, mentre lo svizzero porta sul 10-5 il suo record contro i top 100 affrontati quest’anno. Venerdì Dominic disputerà la sua prima semifinale in un torneo targato ATP contro Lehecka, già battuto quest’anno sull’erba nelle qualificazioni al 500 di Halle.

IL MATCH – Dopo un paio di errori con il dritto per aprire la partita, Stricker riprende subito il filo del discorso lì dove lo aveva lasciato nel match con Musetti e inizia a fare solchi sul campo con servizio e dritto. Nel primo turno di servizio di Tseng, poi, dà fastidio all’asiatico bloccando la risposta e costringendolo a scendere a rete nonostante attacchi tutt’altro che perforanti. Il break è una conseguenza naturale. La prima dello svizzero, però, latita e così Tseng ha la possibilità di giocarsi lo scambio ad armi pari. Non a caso Stricker prima salva tre palle break sul 2-0 e poi perde il servizio nel quinto gioco. È comunque solo un’illusione per il taiwanese che torna immediatamente a subire l’aggressività in risposta di Dominic. Il set si chiude quindi sul 4-2 per quest’ultimo.

Il secondo parziale è una versione ancora più a senso unico del primo. Il ritmo di Stricker è troppo alto (e costante) per Tseng che viene brekkato subito. Il mancino svizzero conferma anche di avere ottime sensibilità e posizione a rete, dove spesso si proietta anche subito dopo la battuta. In tre turni in risposta, Tseng fa solo due punti e in totale otto nel set che Dominic si aggiudica con il punteggio di 4-1.

Se non è una mattanza, è qualcosa di molto simile per il cinese di Taipei. Stricker sfrutta al meglio la diagonale sinistra su cui può aggredire il rovescio di Tseng con il dritto per poi cambiare appena possibile in lungo linea. L’asiatico, troppo leggero per fare partita pari con questa versione dello svizzero (a dispetto di quanto dica la classifica), non trova nemmeno l’aiuto della prima ma almeno evita il mini-bagel. Senza alcun problema, comunque, Dominic mette fine alle ostilità sul 4-2 dopo soli 56 minuti di gioco, come quello tra Musetti e Draper.

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