Lo scorso anno Rafael Nadal si è reso protagonista del miglior inizio di stagione della carriera, vincendo subito l’ATP 250 di Melbourne e l’Australian Open, quindi proseguendo la sua striscia immacolata anche ad Acapulco. Fermatosi soltanto in finale ad Indian Wells – dove, malconcio, venne sconfitto da un Fritz altrettanto lontano dal 100% – lo spagnolo ha cominciato il 2022 con 21 successi consecutivi.

Ripetere questa partenza folgorante sarà complicato per l’ex numero 1 del mondo, che inizierà la sua campagna di difesa del titolo in Australia con la United Cup, competizione in cui esordirà alle 5.30 (ora italiana) nella notte tra venerdì 30 e sabato 31 dicembre. Sfiderà prima Cameron Norrie, e poi, nella sfida contro i padroni di casa orfani di Kyrgios, Alex De Minaur: due esordi tutt’altro che banali contro due top25, utili subito a testare la condizione del maiorchino.

“L’inizio di una stagione è sempre emozionante” – ha esordito Nadal nella prima conferenza stampa della nuova stagione. “Per tutti i giocatori coinvolti questa è una competizione nuova, quindi è normale avere qualche dubbio o preoccupazione. Non si sa mai come potranno andare le cose nuove e, anche se non so per quante stagioni rimarrò ancora nel tour, le prime volte sono sempre differenti”.

Dovendo difendere una quantità così elevata di punti ATP – 3350 solo prima della terra rossa, più della metà dei suoi punti totali – Nadal non può che essere estremamente motivato.

“Voglio cercare di iniziare bene la stagione, ho una motivazione elevatissima. Per me e la mia fiducia è sempre importante cominciare al meglio. Gli ultimi mesi non sono stati facili per me, ma qui sono contento di aver avuto tempo per prepararmi prima dell’inizio del torneo. Poi, ovviamente, voglio aiutare la squadra: per me l’aspetto più importante adesso è recuperare energie positive sul campo ed essere competititvo”.

Infine, il vincitore di 22 prove dello Slam ha voluto soffermarsi su Novak Djokovic e Nick Kyrgios: “La sua presenza (di Djokovic, ndr) qui in Australia fa bene al tennis e ai tifosi, è giusto che i migliori giocatori ci siano sempre. Nick (che però si è ritirato dalla United Cup, ndr) può vincere qualunque torneo a cui prende parte, ha le armi per battere chiunque. A Wimbledon è arrivato in finale e anche allo US Open non ci è andato lontano: ha molte possibilità”.