La WTA conferma: "I tornei in Cina riprenderanno solo quando il caso Peng sarà risolto"

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La WTA conferma: “I tornei in Cina riprenderanno solo quando il caso Peng sarà risolto”

La WTA annuncia il calendario 2023 solo fino agli US Open, nessun torneo in Cina confermato

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I tornei della WTA in Cina riprenderanno solo quando il caso di Shuai Peng verrà finalmente risolto. Mercoledì l’ente che governa il tennis femminile ha annunciato di non aver ancora incontrato dal vivo l’ex numero uno al mondo di doppio protagonista di una vicenda nebulosa che ha avuto molto risalto internazionale da un anno e mezzo. Il 2 novembre 2021 Peng aveva accusato l’ex Vicepresidente cinese, Zhang Gaoli, di molestie sessuali con un post sui social media che venne in seguito rimosso. La tennista, nel frattempo, sparì dalla circolazione, non comunicò più sui social media e non si ebbero più notizie di lei per molti giorni. In seguito, Shuai Peng ricomparve in alcuni video e ritrattò le sue dichiarazioni. Ma la preoccupazione per la sua sicurezza è rimasta, tanto da convincere la WTA a cancellare tutti i tornei dalla Cina nel 2022. Una decisione non banale visto che i tornei nella Repubblica Popolare erano fonte di guadagno e sponsorizzazione per parecchi milioni di dollari.

Un calendario provvisorio per il 2023 ha visto di nuovo coinvolta la Cina a partire dal mese di settembre nei tornei WTA, ma senza però nessuna conferma ufficiale: “Non c’è stato nessun cambio di direzione da parte della WTA sulla decisione presa in seguito al caso Peng, per adesso abbiamo solo confermato il calendario fino allo US Open”, ha dichiarato la WTA per non destare dubbi.

“Il ritorno in Cina avverrà solo quando il caso sarà completamente risolto. L’avremmo fatto con qualsiasi giocatrice in seguito a tali accuse. Abbiamo richiesto un’investigazione approfondita per assicurarci la sicurezza generale, non solo di Peng. Con lei dobbiamo ancora finire di discutere privatamente e accertarci che sia al sicuro”. Quindi, anche se la WTA aveva già annunciato che la tennista cinese fosse sana e salva, l’incontro personale con i vertici dell’associazione non è ancora avvenuto e per il momento, la conclusione rilasciata è stata questa: “Non ci tireremo indietro sui nostri principi di base finché non verrà tutto chiarito, solo allora sarà nostra intenzione riprendere i tornei nel paese”.

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