United Cup, gioia Italia. Bronzetti: “Orgogliosa”. Berrettini: “In finale perché siamo uniti”

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United Cup, gioia Italia. Bronzetti: “Orgogliosa”. Berrettini: “In finale perché siamo uniti”

Le parole degli azzurri dopo la vittoria sulla Grecia. Matteo riflette: “Ho giocato un buon match, anche se ho perso. La testa va alla finale”

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Matteo Berrettini of Team Italy with team mates on Ken Rosewall Arena during their Final Four semi-final match of the 2023 United Cup in Sydney on Saturday, January 7, 2023. MANDATORY PHOTO CREDIT Peter Staples/ATP Tour
 

La United Cup 2023 sta diventando una storia molto bella per il tennis azzurro grazie alla squadra capitanata da Vincenzo Santopadre, che ha conquistato la finale di questo prima edizione dell’evento misto. In conferenza stampa dopo la vittoria, Matteo Berrettini riflette sulla sconfitta contro Tsitsipas, arrivata dopo le vittorie contro Ruud e Hurkacz, ed evidenzia quale sia il segreto dietro il successo di squadra ottenuto. Lucia Bronzetti rimarca quanto era difficile scendere in campo in quel momento.

D: Matteo, come è stato giocare questo match? Immagino ci sia stato un po’ di dispiacere nel non vincere, ma puoi descrivere come ti sei sentito?

Berrettini: “Personalmente è stato un grande match, in una grande atmosfera. Sapevamo che in Australia c’è una bella comunità greca quindi ovviamente li abbiamo sentiti sul campo. Ma è stato tutto davvero bello. Mi piace molto giocare con il pubblico, specialmente dopo aver sperimentato gli spalti chiusi con il Covid. Amiamo il pubblico e ci piace quando si fa sentire. Ovviamente non ero felice alla fine, però la cosa bella delle competizioni a squadra è che, anche quando perdi, puoi ancora vincere il tie. E grazie a Lucia e agli altri compagni di squadra, sono felice del fatto che giocheremo la finale di domani. Personalmente, ho giocato un buon match, non sono felice del risultato ma la testa è già agli Stati Uniti”.

 

D: Lucia, cosa si prova a portare l’Italia in finale?

Bronzetti: “Non è stato facile, perché questa partita era decisiva. Sentivo la pressione di dover vincere. Ma avercela fatta è ancora più importante. Sono felice”.

D: Lucia, cosa hai pensata quando hai saputo che avresti giocato contro Grammatikopoulou, dal momento che hai perso con lei nei due ultimi precedenti?

Bronzetti: “Quando l’ho vista riscaldarsi in palestra ho capito che avrebbe giocato lei. Ci ho perso due volte, ma ci ho anche vinto due volte in Italia. Sapevo che sarebbe stato un match duro. Ora sono orgogliosa di me perché in campo ho avuto un buon atteggiamento e ho giocato bene”.

D: Matteo, il vostro spirito di squadra in questa settimana ci ha ricordato quello dell’Italia di Fed Cup quando c’erano Schiavone, Pennetta, Vinci, Errani, che hanno fatto molto bene. Puoi raccontarci che ispirazione sono state?

Berrettini: “Sono state di ispirazione per tutti noi. Penso che siano state grandi. Tutte e quattro sono state top ten e hanno vinto molto. Penso che quando giochi competizioni di squadra è importante creare un gruppo solido fuori dal campo perché ti aiuta a performare meglio in campo. Questo è ciò che abbiamo fatto dal primo giorno. Quando abbiamo capito quale sarebbe stata la squadra, quindi quando abbiamo firmato per iscriverci, abbiamo iniziato subito a consolidare il gruppo, parlando di quando saremmo venuti qui e di come avremmo festeggiato il Natale sull’aereo insieme. Abbiamo iniziato a passare del tempo insieme e creare questo legame è molto importante. Penso che siamo in finale perché siamo un gruppo unito fuori dal campo”.

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ATP Zhuhai: trionfa la testa di serie numero 1 Karen Khachanov, battuto Nishioka

Il 27 enne russo batte il giapponese Yoshito Nishioka per 7-6(2) 6-1, tornando a vincere un titolo in singolare dal 2018

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Karen Khachanov - US Open 2022 (foto Twitter @atptour)

K. Khachanov b. Y. Nishioka 7-6(2) 6-1

Karen Khachanov vince il quinto torneo della sua carriera. Il russo attuale numero 15 del mondo, ha battuto nella finale dell’ATP 250 di Zhuhai il giapponese Yoshito Nishioka per 7-6(2) 6-1 centrando il quarto alloro a livello 250, interrompendo un digiuno che durava dall’ottobreo 2018 quando trionfò al Masters 1000 di Bercy. Il tennista russo ora ha un giorno di “riposo”, prima di volare in direzione Pechino, dove affronterà al primo turno l’italiano Lorenzo Musetti (qui il tabellone del 500 cinese).

Khachanov ha raggiunto questa finale giocando solo tre turni, essendo la prima testa di serie. In questi tre match ha avuto la meglio su Alex Bolt, Mackenzie Mcdonald e Sebastian Korda. Yoshito Nishioka, invece, ne ha dovuti giocare quattro, essendo la testa di serie numero otto. Ha avuto qualche difficoltà solo nel primo turno con il francese Terence Atmane, che ha sconfitto in rimonta 0-6 6-4 6-2. Negli altri turni ha sconfitto in scioltezza Lloyd Harris, Jan-Lennard Struff e Aslan Karatsev, prima di arrendersi al russo in quella che era la quinta finale della carriera (due vinte e tre perse).

 

Priomo set: Karen piazza l’allungo nel tiebreak

L’inizio del primo set è caratterizzato da un grande equilibrio tra i due giocatori che nei primi quattro game non concedono palle break. Il tennista giapponese classe 1995, inizia a subire l’aggressività in risposta del numero 15 della classifica mondiale, che gioca molto profondo costringendo Nishioka ad accorciare la preparazione dei suoi colpi. Khachanov riesce dunque a strappare il servizio al tennista giapponese, confermando poi il suo turno in battuta grazie alla sua prima di servizio, che non è assolutamente mancata nel primo set (7 ace). Yoshito Nishioka non si vuole arrendere e riesce a riprendere il break portando il set al tiebreak. Nel tiebreak il tennista russo vince 6 punti di fila e porta a casa il set con il punteggio di 7-6(2).

Secondo set: il russo prende il largo contro il mancino giapponese

Nel secondo parziale Karen Khachanov gioca un tennis pulito, sbagliando poco ed aggrappandosi ai tanti errori del tennista giapponese, che, dopo aver tenuto il servizio nel primo game del set, inizia a subire i colpi del russo sulle due diagonali. Il rovescio di Khachanov riesce a fare molto male al dritto del mancino nipponico. Nishioka perde due volte il servizio, portando il set sul parziale di 5-1 e concedendo l’occasione a Khachanov di servire per il torneo. Il russo si fa trovare pronto e al secondo match point chiude con il punteggio di 7-6(2) 6-1.

Renato Nunziante

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ATP Pechino, il tabellone: Sinner torna in campo, possibili duelli con Rune e Alcaraz. Ci sono anche Musetti e Sonego

Tra gli altri protagonisti spiccano Medvedev, Rune, Tsitsipas e Rublev: il 500 cinese è di altissimo livello

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Jannik Sinner - US Open 2023 (foto Twitter @usopen)

Giovedì 28 settembre avranno inizio le sfide del tabellone principale dell’ATP 500 di Pechino, che torna a far parte del circuito dopo 3 anni di assenza. Ai nastri di partenza troviamo molti giocatori di alto livello, con ben 8 dei primi 10 tennisti del mondo (Djokovic e Fritz unici assenti). Gli italiani direttamente in tabellone sono Jannik Sinner, testa di serie numero 6, Lorenzo Musetti e Lorenzo Sonego. Inoltre, Matteo Arnaldi affronterà l’ultimo turno delle qualificazioni per raggiungere i connazionali nel tabellone principale, che vede moltissimi primi turni davvero interessanti.

La testa di serie numero uno sarà Carlos Alcaraz, che esordirà contro un qualificato, mentre il numero due sarà Daniil Medvedev, impegnato subito in una sfida sulla carta molto difficile contro Tommy Paul.

L’ultimo a trionfare in questa competizione è stato Dominic Thiem nel 2019, avendo la meglio su Stefanos Tsitsipas nella finale. Il recordman di titoli è Novak Djokovic, con ben 6 trionfi. Gli unici altri tennisti in attività a vantare almeno un titolo a Pechino sono Rafael Nadal, che sarà ancora assente per qualche mese dal circuito, Andy Murray, che esordirà contro Alex De Minaur, e Nikoloz Basilashvili, sceso al numero 357 del ranking ATP.

 

Per quanto riguarda gli azzurri, Jannik Sinner torna in campo a tre settimane di distanza dal ko allo US Open contro Zverev. In mezzo, le note polemiche per la sua assenza dalla Coppa Davis. Jannik farà il suo esordio contro il britannico Daniel Evans. Seguendo le posizioni di classifica, si prospetta per lui un quarto di finale contro Holger Rune. Il danese dovrà vedersela però al primo turno con Felix Auger-Aliassime, e sta attraversando un momento di forma tutt’altro che positivo. Sempre ipoteticamente, Sinner potrebbe incrociare in semifinale Carlos Alcaraz, che però prima potrebbe incrociare Lorenzo Musetti, il quale si trova nel primo quarto di tabellone. Il carrarino affronterà Karen Khachanov in un primo turno ostico. Il suo probabile avversario nel secondo turno sarebbe ancora più ostico, visto che si parla appunto di Alcaraz. Nell’ultimo quarto di tabellone troviamo invece Lorenzo Sonego, che se la vedrà con Ugo Humbert per arrivare ad un possibile scontro con Rublev. Nel possibile quarto di finale, il suo avversario più quotato sarebbe Daniil Medvedev.

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ATP Astana, il tabellone: Grieskpoor e Baez primi favoriti

Nessun azzurro nel main draw kazako. Da tenere d’occhio Tallon, prossimo avversario in Davis. Presenti anche Wawrinka e Thiem

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Novak Djokovic - ATP Astana 2022 (Twitter @atptour)
Novak Djokovic - ATP Astana 2022 (Twitter @atptour)

L’Astana Open torna nella categoria ATP 250 dopo la promozione a 500 dello scorso anno, edizione impreziosita dalla finale tra Novak Djokovic e Stefanos Tsitsipas, oltre che dalla presenza del numero 1 Alcaraz e di Medvedev. A prescindere dalla categoria, dopo l’introduzione nel 2020 per far fronte alla perdita dei tornei cinesi, l’evento è diventato una presenza fissa nel calendario del Tour. Quest’anno si terrà dal 27 settembre al 3 ottobre, in anticipo di un giorno rispetto all’ATP di Pechino, e il campo di partecipazione è inevitabilmente meno nobile rispetto a dodici mesi fa.

Primo favorito sul duro indoor kazako a succedere nell’albo d’oro a Djokovic è n. 24 del ranking Tallon Griekspoor, uno degli avversari degli azzurri nei quarti di Coppa Davis tra un paio di mesi. L’olandese tenterà di mettere in bacheca il suo terzo titolo del circuito maggiore, a far compagnia ai due vinti proprio quest’anno a Pune e ‘s-Hertogenbosch. Il numero 2 del seeding è Sebastian Baez, che in questa stagione sul duro ha vinto più incontri che in tutti gli anni precedenti nel Tour – otto, cinque dei quali gli sono valsi il titolo a Winston-Salem.

Le altre due tds esentate dal primo turno sono l’uomo di casa Alexander Bublik, sorteggiato nella parte bassa, e il n. 4 Jiri Lehecka. Da segnalare anche la presenza di Sebastian Korda, Stan Wawrinka e Dominic Thiem. Wild card a Kukushkin, Shevchenko e Medjedovic. Nessun italiano in tabellone, mentre nelle qualificazioni c’è Stefano Napolitano, opposto al quarto del seeding cadetto Taro Daniel.

 

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