ATP Auckland: grande sorpresa con l'eliminazione di Ruud. Norrie soffre ma la spunta su Lehecka

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ATP Auckland: grande sorpresa con l’eliminazione di Ruud. Norrie soffre ma la spunta su Lehecka

In un’altra giornata segnata dalle intemperie ambientali: programma diviso con alcuni match spostati indoor. Si ritira Schwartzman, non scende in campo Cerundolo, vincono Gasquet e Goffin. La stellina Shelton si arrende all’ex promessa Halys

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Casper Ruud, United Cup 2023 - Credit: Tennis Australia/Scott Davis
 

Mercoledì 11 gennaio è stata giornata di ottavi di finale in Nuova Zelanda, all’ATP 250 di Auckland – torneo ritornato a far parte del calendario ATP dopo tre anni di assenza a causa delle arcinote restrizioni per contenere la Pandemia – con il programma iniziato alle ore 23:00 italiane del giorno precedente, che ha proposto come primo incontro il derby a stelle e strisce tra Marcos Giron (n. 60 ATP) e Jeffrey John Wolf (n. 66 ATP). A spuntarla è stato il giocatore meglio classificato nonché più esperto dal punto di vista anagrafico; il 29enne californiano Giron si è infatti imposto sul 24enne nativo di Cincinnati con un periodico 6-4 in poco più di un’ora e mezza di gioco. L’incontro si è disputato sul secondo campo per importanza dell’impianto dell’ASB Classic, il Grandstand, con la sfida che ha preso il via alle 11:15 locali.

Ad aprire il programma del Centrale è stata invece la partita che vedeva contrapposti un altro esponente della racchetta d’oltreoceano, Jenson Brooksbyprotagonista di uno scontro verbale ironico via social con Fognini – (n. 48 ATP) e l’argentino Diego Schwartzman. Purtroppo però con grande dispiacere del pubblico e degli spettatori che avevano acquistato il biglietto per la sessione pomeridiana, il match ha avuto una durata ben più corta del previsto. Questo perché il tennista sudamericano, terza forza del tabellone, si è dovuto ritirare per un malessere non specificato al termine del primo set. Un parziale inaugurale, fra l’altro, che ha riservato ben poche emozioni – un inequivocabile 6-1 – a testimonianza che forse El Peque fosse già entrato in campo menomato per via di qualche problema di natura fisica.

Dopo lo scontro fratricida a tinte States, il programma sul secondo Court dell’impianto neozelandese è proseguito offrendo la sfida tra il portoghese Joao Sousa e il francese Richard Gasquet. In verità c’è stato un cambiamento dell’ultimo minuto, visto che inizialmente a fronteggiare il veterano transalpino doveva essere l’albiceleste Francisco Cerundolo ma anche lui come il connazionale è stato fermato da alcuni guai fisici, che tuttavia nel suo caso si sono rivelati ancora più gravi a tal punto da impedirgli quantomeno di scendere in campo e provarci testando il proprio corpo. Così, allora, dentro per ripescaggio il 33enne di Guimaraes che però nulla ha potuto contro questa versione rediviva – sembra proprio stia vivendo una seconda giovinezza in queste primissime apparizioni nel 2023 – del tre volte semifinalista Slam. Richard e il suo splendido rovescio ad una mano hanno ottenuto il pass per i quarti di finale, con lo score di 7-6(2) 6-2 in 1h34′ di partita.

Il match che però ha sicuramente incontrato maggiormente il gusto del pubblico neozelandese è stato quello che ha aperto i battenti sul Campo 1, ovvero la sfida tra Jiri Lehecka e Cameron Norrie. Tuttavia questo incontro si è dovuto disputare in condizioni diverse da quelle delle partite appena descritte, gli organizzatori infatti – come già successo nella tempesta di ace di ierihanno dovuto nuovamente dividere il programma inserendo alcuni match di giornata sui Court indoor. Chiaramente questa è stata anche una conseguenza del fatto che la sfida aprisse la sessione serale, non prima delle 18:45 locali, perciò con il calare della sera e di pari passo della temperatura il ciclone “Hale” con le sue imperterrite folate di vento ancora una volta non ha lasciato scampo.

IL TABELLONE DELL’ATP 250 DI AUCKLAND 2023

Dunque è come se sostanzialmente si disputassero due tornei distinti e separati, ma i cui match appartengono allo stesso tabellone. Almeno, come anticipato, l’incontro è stato assolutamente godibile: una grande lotta che ha sfiorato le tre ore (mancate per soli due minuti) e che ha visto il secondo favorito alla vittoria finale – tds n. 2, quindi anche nomi di prestigio in campo come il n. 12 ATP in grado di addolcire la pillola al pubblico sugli spalti in una giornata decisamente tumultuosa sul piano organizzativo – trionfare solamente al terzo set con il punteggio di 6-4 6-7(4) 6-3 sul giovane ceco. Nonostante il KO finale, ottimo lo spirito indomito messo in campo dal n. 78 del mondo che ha reso dura la vita fino alla fine al mancino britannico.

Sempre al coperto, sul Campo 2, non è invece riuscito a battere l’ennesimo colpo di questo suo folgorante inizio di carriera tra i professionisti il figlio d’arte Ben Shelton. Dopo la straordinaria parte finale del suo 2022, in cui si è issato sino alla piazza n. 92 del ranking senza mai lasciare il Continente natio, è stata la volta del primo viaggio internazionale con racchetta in mano al seguito in cerca di punti dal profumo Down Under. Omaggiato di una wild card dal torneo di Auckland, all’esordio il mancino di Atlanta – con il suo inconfondibile smanicato come il primo Nadal – si era sbarazzato di un irriconoscibile Sebastian Baez da diverso tempo in crisi d’identità. Oggi però le cose non sono andate come sperava e si è dovuto inchinare ad uno degli esponenti per eccellenza del tennis francese proletariato in grado di costruirsi una classifica più che dignitosa a suon di sudore versato durante la propria gavetta nel circuito minore, Quentin Halys. Eppure il 26enne di Bondy, numero 64 ATP, aveva vissuto periodi di grande splendore da junior quando raggiunse il 3° posto della classifica mondiale di categoria disputando anche una finale Slam. Poi però il professionismo ad alti livelli si è dimostrato ben altra cosa, ma ora si sta togliendo le sue soddisfazioni nel pieno della maturità tennistica e contro un prospetto del tennis mondiale incensato da tutti – lui che lo è stato in passato – ha risposto presente vincendo nettamente per 6-3 6-2 in poco più di un’ora di match. Non sappiamo con certezza quando possono aver influito le condizioni indoor – sul Court 2 si è iniziato a giocare anche più tardi rispetto all’Indoor 1, precisamente alle 20:10 locali -, e se outdoor la storia sarebbe stata diversa. Tuttavia l’andamento dell’incontro non ha mai mai lasciato trasparire la minima incertezza sull’esito finale.

Dopo la grande battaglia di giornata tra Norrie e Lehecka, sul Campo 1, è andato in scena il terzo incontro di giornata disputatosi al coperto. Un match senza storia, gestito con estrema autorità da parte di David Goffin che ha fatto valere rispetto all’avversario odierno la sua maggiore esperienza a certe latitudini tennistiche oltre che il suo migliore bagaglio tecnico, superando in 1h18′ lo statunitense Christopher Eubanks – 26enne concittadino di Shelton e n. 123 al mondo – per 6-2 6-4. Al prossimo turno per il Principino belga, ci sarà Richard Gasquet in quello che si prospetta essere uno scontro affascinante tra due tennisti esperti e talentuosi che certamente hanno oramai lasciato alle spalle i loro fasti ma che tuttavia hanno ancora qualcosa da dare al tennis mondiale.

Il secondo incontro programmato sul Indoor 2 prevedeva, in quella che è stata la penultima sfida di giornata a concludersi, un altro derby dopo quello americano che avevo dato inizio al banchetto degli ottavi. Questa volta, uno scontro fra connazionali da consumarsi sotto le note della Marsigliese. I protagonisti sono stati Costant Lestienne (n. 65 ATP) e Gregoire Barrere (n. 88 ATP), il buon Gregoire dopo aver eliminato il gigante John con annesse mannaie dal cielo di ordinanza, si è dovuto arrendere subendo la rimonta firmata dal 30enne di Amiens, il quale pur prendendo una bella stesa nel primo set (6-1) ha saputo reagire esprimendo grande lucidità e sicurezza nei suoi mezzi – Barrere non è minimamente calato di livello dopo la vittoria del parziale d’apertura – per vincere le successive due frazioni con lo score di 7-6(1) 7-5 al termine di oltre due ore di lotta.

Gli spettatori paganti, in particolare coloro che si erano accaparrati il biglietto per il serale, hanno pazientato con trepidante attesa per gustarsi l’ultimo match di giornata, quello previsto sul Centre Court dell’ASB Tennis Centre non prima delle 20:50 locali – il “non prima” in questo caso è veramente alquanto futile visto che l’incontro che aveva dato il via al programma sul Centrale si è concluso anzitempo per il ritiro di Schwartzman -, perché era anche lo scontro che prevedeva in campo il nome più altisonante del Parterre de rois neozelandese: il numero uno del tabellone Casper Ruud. Il norvegese, attuale n. 3 ATP e due volte finalista Slam nel 2022, ha dovuto però cedere il passo per di più di rimonta al serbo Laslo Djere (n. 70 ATP) con il punteggio di 3-6 6-3 7-6(3) in favore del 27enne di Senta dopo 2h9′ di gioco.

Quindi proprio in chiusura di giornata è maturata la grande sorpresa, nelle oramai celeberrime condizioni indoor per via del ciclone, con l’eliminazione al suo primo match nel torneo – dopo il bye al debutto – del principale favorito alla vittoria finale e come se non bastasse un KO giunto per mano di un giocatore poco avvezzo alle superfici rapide.

IL TABELLONE DELL’ATP 250 DI AUCKLAND 2023

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