Australian Open: Djokovic: “Voglio essere sempre il migliore. Il record di Slam è un obiettivo”

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Australian Open: Djokovic: “Voglio essere sempre il migliore. Il record di Slam è un obiettivo”

“Se portassi rancore non sarei qui. Sono contento dell’accoglienza ricevuta in Australia” così il serbo Novak Djokovic in conferenza.

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Novak Djokovic - Adelaide 2023 (foto Twitter @AustralianOpen)
 

Gli Australian Open ormai sono alle porte: nella notte italiana tra domenica e lunedì avranno inizio i primi turni (con Sinner subito in campo), e in questi giorni si stanno svolgendo le conferenze stampe pre-torneo per i giocatori di cartello. Novak Djokovic ha parlato ai giornalisti raccontando le sue sensazioni in vista del primo Slam dell’anno.

D:Quanto è stata speciale la partita di beneficenza sulla Rod Laver Arena insieme a Nick Kyrgios?
Djokovic: “E’ stato molto bello tornare a Melbourne e giocare su una Rod Laver Arena gremita. Tantissimi tifosi, un’atmosfera splendida. Sono molto contento di aver avuto la possibilità di giocare con i campioni del tennis in carrozzina: è importante dare loro visibilità e mostrare quello che stanno facendo, qualcosa di eroico. Ero davvero emozionato per l’accoglienza che ho avuto all’ingresso in campo, non sapevo cosa sarebbe successo dopo i fatti dell’anno scorso. Sono davvero grato per l’affetto e il sostegno che ho ricevuto ieri sera”.

D: Nell’intervista in campo hai detto che ti sei sentito dipinto come il cattivo del mondo l’anno scorso. Ti senti ancora così adesso?
Djokovic: “Non lo so, era più riferito ad alcuni media che mi hanno rappresentato così. Ma ormai questo è il passato, non sento più niente di simile quest’anno”.

D: Sembra che ti trovi molto bene qui in Australia, come se tu non portassi rancore verso quello che è successo l’anno scorso. Come hai fatto a passare da quella situazione?
Djokovic: “Se portassi rancore verso ciò che è successo, probabilmente non sarei qui. Inoltre le tante esperienze positive che ho avuto in Australia prevalgono su quelle negative dell’anno scorso. La mia visione dell’Australia è sempre stata molto positiva e i risultati sono specchio di come mi trovi qui. Non vedevo l’ora di rigiocare a tennis e di fare ciò che so fare meglio. Non vedo l’ora di giocare davanti al pubblico e magari di divertirli”.

D: Molti atleti dicono che quando vengono criticati, riescono a trovare stimoli ulteriori. L’anno scorso eri piuttosto determinato e ti sei potuto allenare nelle pause. Quello che è successo ha permesso questo?

Djokovic: “Sì, sicuramente. Come tennista professionista durante la stagione non hai tanto tempo per allenarti. Abbiamo una stagione molto lunga. Se giochi gli Slam, i nove Masters 1000, alcuni 500 e 250, giochi per il tuo paese la stagione è lunghissima. Hai qualche settimana libera qua e là oltre alle quattro/cinque settimane di off-season. A volte è necessario fermarsi, non giocare e allenarsi. Il fatto di non aver giocato all’inizio dello scorso anno mi ha permesso di stare insieme al mio team, lavorare sul mio corpo e i miei colpi e a raggiungere grandi risultati”.

D: Ti abbiamo visto avere qualche problema al tendine del ginocchio. Ora come stai? Ti senti al meglio per il primo turno?
Djokovic: “Negli ultimi sette giorni ho avuto qualche problemino, ma speriamo che non diventino le preoccupazioni principali. Finora sono stato in grado di competere. Finora mi sono allenato regolarmente, ho giocato punti e set di allenamento. Chiaramente sono un po’ cauto, non spingo al massimo nelle sessioni di allenamento per avere maggiori energie per la prossima settimana. Spero di non aver problemi”.

D: L’inseguimento del record di titoli del Grande Slam so essere molto importante per te. Qui in Australia hai la possibilità di raggiungere Nadal. C’è questa motivazione nella tua testa?
Djokovic: “Certo. Continuo a giocare a livello professionistico perché voglio essere il migliore e vincere i grandi tornei. Non ci sono segreti: ci sono quattro tornei che sono i più grandi eventi del nostro sport. Una delle motivazioni per le quali volevo tornare impazientemente in Australia è proprio il record che ho qui. Amo giocare sulla Rod Laver Arena, specie in sessione serale. Ho vinto tante volte qui e spero possa riuscirci anche quest’anno. Sono in ottima forma, ho concluso al meglio la stagione e sono ripartito bene ad Adelaide. Ho giocato davvero bene lì e ho vinto contro giocatori forti specie negli ultimi turni del torneo. Ci sono tanti giovani che giocano bene e vogliono arrivare e cercano di batterti. Perciò devo cercare di fare le cose giuste e in modo corretto perché sulla Rod Laver Arena ho possibilità di battere chiunque”.

D: Non giocare in tutte le settimane in cui avresti voluto l’anno scorso potrebbe essere stato un bene per un 36enne.
Djokovic: “Non ricordarmelo per favore”. (ride)

D: Non competere per diverse settimane è importante per essere ad alto livello nei grandi tornei?
Djokovic: “Idealmente provi a raggiungere il tuo massimo nei grandi tornei. È così che provo a programmare la mia stagione. Parlo con il mio allenatore e con la mia squadra, cerchiamo di capire a cosa vogliamo puntare e dove vogliamo cercare di vincere. Do sempre il massimo in ogni torneo che gioco, ma ad esempio sulla terra battuta necessito di più tempo per arrivare al livello desiderato per il Roland Garros. In questa fase della carriera la cosa più importante è rimanere sano e gioioso di quello che faccio. In fondo mi piace molto giocare a tennis e mi porta grandi emozioni”.

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