[Q] A. K. Schmiedlova b. [21] M. Trevisan 6-3 6-2 (Cipriano Colonna)
Martina Trevisan sperava in ben altro esordio in questo primo turno dell’Australian Open 2023, al quale approcciava con spirito rinvigorito dopo aver affrontato tre Top 10 in United Cup fornendo prestazioni decisamente positive, indipendentemente dal risultato finale. Soprattutto memorabile era stata la vittoria su Maria Sakkari, terzo successo per la toscana contro una giocatrice classificata nelle prime dieci del mondo. Ma purtroppo, il risveglio nella cruda realtà dopo la sbornia in quel di Perth è stato molto amaro per la n. 1 del nostro tennis a conferma di una seconda parte di 2022 catastrofica che aveva registrato 9 eliminazioni al massimo al secondo round negli ultimi 11 tornei disputati. Un 6-3 6-2 in appena un’ora e tredici, che porta Anna Karolina Schmiedlova al turno successivo evitando così di mettere in scena ai trentaduesimi il derby italico tra Martina e Camila Giorgi – dopo che era già sfumato quello tra Musetti e Sinner – con l’eliminazione del conterraneo della mancina di Firenze. Servizio e dritto azzurri oggi mai pervenuti, inappropriati – nella versione odierna – per questi livelli sul cemento outdoor, con anche il fattore delle folate di vento che di certo non ha aiutato. Per la 29enne fiorentina si tratta della terza eliminazione in fila all’esordio da testa di serie di un tabellone del Grande Slam, dopo le edizioni di Wimbledon e US Open dello scorso anno.
IL MATCH – Inizio di partita estremamente complesso per i turni di servizio, nei primi cinque giochi dell’incontro si materializzano ben quattro break. L’unico game alla battuta, di questo primo frangente di gara, tenuto con successo dalla tennista che può disporre del fondamentale d’inizio gioco è quello che apre la sfida, ovvero a marca slovacca. E nonostante si tratti del primo game in assoluto del parziale, è quello che sostanzialmente indirizza l’intero set; dato che pur avendo l’inerzia degli scambi in pugno Trevisan fa e disfa decidendo le sorti della frazione sia nel bene che nel male. La mancina toscana, infatti, alterna ottimi vincenti ad errori assolutamente marchiani. Inoltre, il servizio azzurro nella prima mezz’ora di match non è mai pervenuto. Ma forse ciò che più sta mancando alla testa di serie numero 21 del tabellone, è la fiducia al momento dell’impatto. Svariate volte, nel set, si osserva la 29enne fiorentina rivolgersi in modo frustrato verso il proprio angolo con un chiaro ed inequivocabile labiale: “non la sento”. Dall’altra parte non che Schimiedlova, come già intuibile, stia fornendo una prestazione così superiore. Anzi, semplicemente però si dimostra leggermente più solida quando conta. O meglio delinea la differenza con i due turni di servizio in più messi in saccoccia. Difatti, dopo l’avvio da incubo per i servizi con un filotto di cinque break consecutivi (dall’1-0 per la qualificata slovacca), il set si è chiuso contrariamente a come era iniziato con un parziale di tre game in battuta finalmente vinti. Quindi, il conto dei veri break – cioè i servizi non strappati – di questa frazione recita un bilancio di 3-1 in favore di Anna Karolina. Così conseguentemente matura il 6-3 in 37 minuti per la n. 105 WTA.
Già sul finale di primo set, la tennista slovacca aveva decisamente alzato i giri del motore esprimendo un tennis migliore rispetto a quello opaco che era stato assoluto protagonista del match uscendo quasi in ugual misura dalla racchetta di entrambe le giocatrici in campo. La crescita più evidente della 28enne di Kosice si è potuta costatare sul piano della potenza e della precisone, colpi maggiormente ficcanti che determinano una prima di servizio – del metro e settantasei dalla Slovacchia – molto più performante. Questo innalzamento del livello di Schimiedlova continua, e per certi versi aumenta ancora il proprio peso specifico all’interno dell’andamento della sfida, anche in apertura di secondo set. Subito break, che poco dopo diventa pure doppio (4-1). Da lodare nonostante le pessime sensazioni odierne da un punto di vista strettamente tennistico, l’atteggiamento e la volontà di Martina. L’azzurra ci prova, non demorde e si carica vocalmente. Ma a parte alcuni sporadici lampi, è una versione di Trevisan troppo brutta per essere vera. Una prima di servizio semplicemente non competitiva a questi livelli e in cotali condizioni di gioco, non tanto per percentuali disastrose ma per un capacità incisiva praticamente nulla anche quando entra nel quadrato apposito. E questa assenza nel gioco della toscana, a cascata produce un primo colpo in uscita non in grado di scalfire la difesa avversaria ma soprattutto non permette all’esecuzione migliore dell’italiana di fare capolino nel match come dovrebbe, perché la porta a perdere immediatamente metri sul campo acquistando una posizione eccessivamente arretrata. Il dritto della n. 1 d’Italia non trova gli angoli necessari, semplicemente non è giornata e anche il vento presente insistentemente certamente non aiuta. 6-2 in 36 minuti per Anna Karolina, che si guadagna così il secondo turno contro Camila Giorgi.
Giorgi b. Pavlyuchenkova 6-0 6-1 (Giulio Vitali)
Nessun problema al debutto all’Australian Open per Camila Giorgi: l’attuale numero 70 del mondo lascia un solo game ad Anastasia Pavlyuchenkova. Un match importante per la classifica e per aver raggiunto il secondo turno, ma che non dà alcuna indicazione sullo stato di forma della giocatrice italiana, vista la prestazione ai limiti dell’imbarazzante della russa. Al prossimo round ci sarà con ogni probabilità la slovacca Anna-Karolina Schmiedlova, giustiziera di Martina Trevisan.
Avvio decisamente aggressivo di Giorgi che sembra colpire la palla nettamente meglio della sua avversaria sin dalle prime battute di match, trovando soluzioni vincenti con entrambi i fondamentali da fondocampo: Pavlychenkova è macchinosa e poco reattiva nei movimenti, mostrando la sua difficoltà dopo la lunga inattività agonistica. L’azzurra trova immediatamente il break nel secondo gioco e la russa è decisamente nervosa con sé stessa e con il suo angolo sin dai primi minuti, frustrata nel trovarsi sulla difensiva e non avere l’iniziativa del gioco in mano. La marchigiana spara vincenti da ogni parte del campo e sbaglia pochissimo: ogni seconda della 31enne di Samara va in pasto alla giocatrice italiana. Sembra davvero che Pavlyuchenkova non abbia armi per contenere la numero 5 d’Italia. Giorgi continua a rispondere con continuità e solidità e scappa addirittura sul 4-0 dopo meno di venti minuti di gioco. La tennista di Macerata recupera anche il quinto game al servizio dal 15-30 grazie a due punti diretti con il servizio e uno scambio vinto sulla diagonale destra. Gli scambi brevi sono ad appannaggio di Giorgi e gli scambi lunghi sono sempre vinti dalla campionessa del Canadian Open 2021: la moscovita non riesce a trovare contromisure efficaci. La russa continua a sbagliare regolarmente al primo colpo e a non scambiare e cede così il primo parziale per 6-0 in 27 minuti.
Il secondo set riprende sull’identico canovaccio del primo: Giorgi serve bene ed è reattiva anche all’uscita dal servizio e in risposta spara vincenti non trovando resistenza dall’altra parte della rete. Pavlychenkova, oltre a sbagliare tantissime palle, è praticamente ferma sul posto, mentre la marchigiana si muove decisamente bene e arriva agevolmente su ogni palla. Sul 6-0 2-0 si distrae la giocatrice italiana: qualche prima in meno in campo e un’avversaria che riesce a giocare un paio di punti in spinta con il dritto. La russa dopo otto game persi, riesce quantomeno a muovere il punteggio sfruttando un errore banale di rovescio dell’azzurra. Nel quarto game del secondo set si giocano un paio di scambi prolungati e la finalista del Roland Garros 2021 boccheggia dopo due spostamenti laterali, cedendo il servizio per la quinta volta su cinque circostanze. Giorgi torna a mettere con continuità la prima e se ne va sul 4-1, spegnendo ogni barlume di possibilità di reazione dell’ex numero 11 del mondo. Pavlyuchenkova prosegue nella sua prestazione inesistente commettendo due doppi falli di metri nel sesto game e non muovendosi all’uscita dal servizio sulle risposte di Giorgi: un atteggiamento poco rispettoso nei confronti della partita, dando la sensazione di non provarci mai. La maceratese nell’ultimo game commette due doppi falli e un errore dietro al servizio, ma chiude comunque al secondo match point con l’ace sul 6-0 6-1: una vittoria che vale il secondo turno ottenuta contro un’avversaria che non ha offerto una prova all’altezza di questi livelli.