Australian Open: primo quarto di finale Slam per Ben Shelton. Piegata al quinto set la resistenza di JJ Wolf

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Australian Open: primo quarto di finale Slam per Ben Shelton. Piegata al quinto set la resistenza di JJ Wolf

Il mancino classe 2002 Shelton concede soltanto due palle break in cinque set, non perde mai il servizio e continua a sognare: ai quarti troverà uno tra Bautista e Paul

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Ben Shelton - Australian Open 2023 (foto: twitter @ausopen)
 

B. Shelton b. J. J. Wolf 6-7(5) 6-2 6-7(4) 7-6(4) 6-2

È un contrasto di stili interessante e inedito quello che va in scena nel sorprendente derby statunitense tra Ben Shelton e Jeffrey John Wolf. Da una parte l’esplosività, la potenza e la forza del mancino di Atlanta, dall’altra la violenza e la reattività del classe 1998 di Cincinnati. Alla fine a prevalere è stato il classe 2002, figlio d’arte di papà Bryan Shelton, ex numero 55 del ranking e vincitore di due titoli ATP che sta vivendo una delle prime esperienze in carriera lontano da casa. Con la vittoria odierna, Ben è già certo di migliorare il miglior ranking ottenuto in carriera dal padre. Da lunedì, infatti, sarà almeno numero 43 del mondo. Continuare a sognare, nei quarti di finale contro Roberto Bautista o Tommy Paul, è tutt’altro che proibito per chi non ha alcuna intenzione di fermarsi qui.

PRIMO SET Il servizio di entrambi è impressionante per tutto l’arco del primo parziale. L’unica palla break in tutto il set è per Shelton, nel quinto game, ma viene annullata dalla prima vincente di Wolf. Il 20enne di Atlanta mostra di avere un servizio più vario, sia con la prima, potente o piazzata, sia con il kick di seconda che salta altissimo e, nonostante le lunghe leve, ha anche una buona capacità difensiva. Il finalista del recente torneo di Firenze a volte balbetta con il dritto, ma con il rovescio è molto solido, come con i colpi di inizio gioco.

Dal 3-3 al 6-5 Wolf si susseguono cinque giochi di fila molto rapidi, tenuti a 0 o a 15 dai due statunitensi. Dopo aver conquistato il primo game al servizio della sua partita trascinatosi ai vantaggi, Shelton agguanta il 6-6 senza comunque concedere palle break. Dopo un bilancio immacolato di quattro tie-break vinti su altrettanti disputati all’Australian Open (5/5 considerando anche il torneo di Auckland), il mancino figlio d’arte perde il primo del suo torneo, pagando un errore sul 4-5 su una volée alta comoda. I dettagli hanno deciso un primo set equilibratissimo e di alto livello, conclusosi 7-6(5) in favore di Wolf.

SECONDO SET – Anche nel secondo parziale i due giocatori continuano a manterene percentuali realizzative importanti al servizio. Nei primi cinque game vengono conquistati appena due punti dai giocatori in risposta (uno per parte), ma sul 3-2 in favore di Shelton arrivano le prime palle break del set in favore del numero 89 ATP. Sul 15-30 il 24enne di Cincinnati sbaglia una comoda volée in rete e nel punto successivo manda largo un dritto, spalancando le porte per il primo break del match al suo connazionale. Shelton ringrazia e conferma rapidamente l’allungo sul 5-2, muovendosi decisamente meglio e dimostrandosi più incisivo e concreto da fondocampo. Dal 2-2 il figlio d’arte inanella quattro game consecutivi, trovando il secondo break consecutivo nell’ottavo gioco. Dopo aver salvato due set point, Wolf si arrende a due non forzati di fila che consegnano 6-2 la seconda frazione al suo rivale.

È un secondo set scintillante quello di Ben Shelton (decisamente più incisivo in risposta rispetto a Wolf), condito da 11 vincenti e 2 errori e da due soli punti persi al servizio, con il 92% dei punti conquistati con la prima. In avvio di terzo parziale, però, il 2002 mancino concede la prima palla break dell’incontro al suo avversario, giunta dopo oltre un’ora e mezza e due set disputati ma prontamente annullata con una prima vincente. È il numero 89 del ranking a dettare, nel bene e nel male, i ritmi dell’incontro, pur perdendo a tratti un po’ del suo dominio al servizio. Sul 3-3 è costretto a risalire da 0-30, facendo affidamento su un repertorio ben più ampio del solo (importantissimo) servizio.

TERZO SET – Chi invece concede le bricole è Wolf, che da destra si affida spesso allo slice esterno sul rovescio del suo rivale, ottenendo moltissimi punti. Il numero 67 del mondo perde appena tre punti in sei turni di battuta, approdando nuovamente al tie-break. Regna l’equilibrio e, dopo uno scambio immediato di mini-break in avvio, si ripete la stessa situazione verificatasi nel primo set. Sotto 3-4 Sheldon commette un grave errore di rovescio, consegnando di fatto il terzo set nelle mani del suo connazionale. Il 24enne di Cincinnati ringrazia, conquista i due punti successivi ancora grazie al servizio e si riporta avanti: 7-6(4).

QUARTO SET – L’inerzia del match è ora tutta in favore del meno giovane dei due statunitensi in campo, che inaugura il quarto set con il quarto turno di servizio tenuto a zero degli ultimi cinque. Eppure, sorprendentemente, in quello successivo piovono quasi dal nulla due break point consecutivi, che Shelton si costruisce bene ma non riesce a sfruttare. I meriti sono però tutti di Wolf, che con la battuta fa ancora la differenza e si mantiene avanti nel punteggio. Lo stesso discorso si può invertire ed estendere al sesto game: qui è il talentuoso mancino a dover salvare con autorevolezza un’opportunità di break al suo avversario, riuscendo così ad impattare sul 3-3.

Tutto sembra indirizzato verso il terzo tie-break in quattro set ed effettivamente così sarà, con Shelton che deve servire due volte per restare nel torneo ma non ha problemi. È proprio lui a trovare il primo mini-break sul 2-2, suggellandolo con tre spettacolari dritti in serie. È un assolo del classe 2002, che da quel momento infila quattro punti di fila e si procura altrettanti set point consecutivi. Wolf ne cancella due, ma sul terzo non può nulla: 7-6(4) Shelton, si va al quinto.

QUINTO SET – È proprio quest’ultimo a partire alla battuta, impiegando 57 secondi per tenere a 0 il primo gioco del set e costruendosi subito un break point in quello successivo, sfruttando un gratuito del suo rivale. Sulla palla break ne arriva un altro, con uno schiaffo al volo del finalista del torneo di Firenze trascinato in corridoio da una deviazione del nastro. Il numero 89 del ranking, che grazie a questa vittoria sarà almeno n°43 da lunedì prossimo (centrando ovviamente il best ranking), allunga rapidamente sul 3-0 e non si volta più indietro. Shelton protegge il break di vantaggio fino al 5-2, risolvendo un settimo game complicato con due prime robuste sulla parità ed ottenendo un nuovo break in quello successivo. Al primo match point il giovane statunitense trionfa 6-7(5) 6-2 6-7(4) 7-6(4) 6-2.

Con la collaborazione di Giulio Vitali

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