Australian Open, Rublev incredulo: "Con Rune io bravo a non mollare. Ma la tensione mi ha bloccato"

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Australian Open, Rublev incredulo: “Con Rune io bravo a non mollare. Ma la tensione mi ha bloccato”

Il russo parla della fatica fatta contro Rune anche per colpa di tanta tensione addosso. Ora la sfida con Djokovic

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Andrey Rublev - Australian Open 2023 (Twitter @AustralianOpen)
Andrey Rublev - Australian Open 2023 (Twitter @AustralianOpen)
 

E’ quasi incredulo Andrey Rublev. Batte Rune al supertiebreak sfruttando un nastro favorevole, quando non immaginava più di poter esser rimesso in corsa dal suo avversario. Si è trovato spalle al muro quando il danese è andato a servire per il match o quando ha dovuto annullare due matchpoint sul 6-5 o, ancora, sotto 7-3 nel supertiebreak. Ma il tennis è uno sport che di storie come questa ne narra a migliaia. Rublev si ritrova così nei quarti di finale dello Slam australiano con una vittoria al quinto su Rune, ribaltato con un parziale di 8-2 nel tiebreak decisivo.

Il russo ha sempre detto che tutto dipende da sé stesso, in modo particolare da come la mente gli fa vivere i vari momenti: “Oggi mentalmente ero assente e ho fatto tanta fatica a vincere. Ora sto lentamente capendo che è finita. Mi sono liberato di una pressione che mi ha bloccato nei momenti decisivi e posso finalmente gioire. Alla fine, è stato il momento della svolta. Anche se era 6-5 con due match point favorevoli, ero sicuro che l’avrei vinta al tiebreak. Ma sul 7-3 ero convinto che fosse finita. Mi sono detto di evitare di fare come al Roland Garros, quando ho mollato completamente e di continuare a lottare. Da lì in poi ho cominciato a leggere i suoi servizi e a servire bene. Poi devo ammettere di essere stato fortunato sul nastro finale. Vorrà dire che andrò al casinò perché sono convinto che se puntassi, vincerei sicuramente”, scherza il russo.

Poi ripercorre i momenti chiave del match: quando è andato a servire per il 5-5 al quarto ha subito il break, mentre all’opposto quando è stato l’avversario a servire per i quarti di finale, ha ribaltato tutto: “Pensavo che stesse giocando molto meglio di me e che meritasse di vincere. Quando ho lasciato andare i colpi e non ho pensato a nulla ho vinto la partita giocando molto meglio”.

Per Rublev adesso la sfida con Djokovic. I precedenti in carriera tra i due parlano di tre incontri totali, tutti disputati nelle ultime due stagioni: una vittoria per Andrey ottenuta in tre set a Belgrado sulla terra battuta e due successi per Nole nelle ultime due edizioni delle Nitto Atp Finals in due set. “So che Novak – commenta il russo – è un giocatore molto difficile da battere, specialmente negli slam. E’ uno dei migliori della storia, per cui ha esperienza da vendere. L’unica possibilità che ho per batterlo è di giocare il mio miglior tennis in ogni punto. Infortunio? Credo non sia un problema: più vince e meglio gioca, quindi…“.

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