[18] K. Khachanov b. [29] S. Korda 7-6(5) 6-3 3-0
I tendini del polso della mano destra costringono Sebastian Korda al ritiro dopo 1ora e 52’, spalancando le porte a Karen Khachanov per la seconda semifinale consecutiva in un grande Slam. Tra gli applausi l’americano è costretto al ritiro sotto di due set e un break. Gara vera fino al 7-6, 2-3 del secondo set, poi il n. 31 del ranking chiama il medical time out per un problema al polso destro, ma il dolore non migliorerà. Il russo, apparso in grande forma fisica, attende in semifinale il vincente della sfida tra Stefanos Tsitsipas e Jiri Lehecka.
Il finale recita 7-6(5), 6-3, 3-0 e con lo stop forzato obbligato per l’americano, consolato dal vincitore a fine gara. Ma proprio non poteva rischiare guai peggiori Sebastian Korda, più volte invitato dal suo coach, Radek Stepanek, a non peggiorare la situazione fisica. Si tratta del primo ritiro a partita in corso di questo torneo, sia tra gli uomini che tra le donne.
IL MATCH – Sotto il tetto chiuso della Rod Laver Arena è Karen Khachanov a partire meglio, conquistando i primi sette punti dell’incontro. Il russo tiene a zero la battuta nel game inaugurale e approfitta di tre errori non forzati di Korda per procurarsi subito tre break point; lo statunitense cancella i primi due, ma con il quarto gratuito del game è costretto a cedere subito il servizio. Il n°18 del seeding, decisamente più sicuro in avvio, chiede aiuto alla sua prima robusta, risale da 15-30 e si porta sul 3-0. Il figlio d’arte prova a scuotersi, lasciando per strada soltanto due punti nei successivi tre game al servizio, ma Khachanov difende senza problemi il break fino al 5-3.
Al momento di servire per chiudere il set, però, i piani del russo vengono sovvertiti da due risposte sensazionali di Korda – fino a quel momento un po’ sornione – che riaprono il parziale. Il numero 31 del mondo ottiene il contro-break nel nono gioco e impatta sul 5-5 poco dopo, poi nel dodicesimo gioco non si scompone, rimonta da 15-30 e approda al tie-break, che si apre con quattro mini-break in altrettanti punti. Si gira sul 3-3, con il 26enne di Mosca che approfitta ancora di qualche errore di troppo del suo avversario e trova finalmente l’allungo decisivo, infilando tre punti di fila. Korda sbaglia ancora con il dritto (come in avvio di set), risalendo comunque fino al 5-6, ma al terzo set point Khachanov si inventa un fantastico rovescio lungolinea vincente per uscire dallo scambio. È l’intuizione che gli vale il primo set: 7-6(5).
Lo statunitense rischia grosso anche all’alba del secondo set, complici due risposte vincenti di seguito del suo rivale e un altro suo errore di dritto. Il russo si costruisce meritatamente una palla break, ma la testa di serie numero 29 la cancella con un cross di dritto strettissimo e vincente, cui fanno seguito altri due winners che si stampano entrambi sulla riga. Nel game successivo è Korda ad avere una piccola chance, salendo 0-30, ma prontamente Khachanov si affida alla prima di servizio e inanella quattro punti di fila. Il numero 31 ATP è costretto ancora a salvare palle break. Nel terzo gioco sono due consecutive, ma è bravo a trovare l’ace in entrambi i casi e a risollevare un game che poteva sembrare compromesso: 2-1.
Rischia grosso sul suo turno di battuta il russo che deve affidarsi alla prima di servizio per venir a capo, ai vantaggi, di una situazione che cominciava a farsi delicata. Ma all’improvviso qualche smorfia comincia ad affiorare sul volto dello statunitense. Tiene il servizio nel quinto gioco grazie anche a qualche gratuito che arriva dall’altra parte della rete. Korda è costretto a chiamare il medical time out per un problema al polso destro. Una fasciatura sembrerebbe poter essere compagna di viaggio di Korda, ma il tragitto sarà veramente breve. Al rientro in campo, avanti 40-0, l’americano perde un po’ di certezze e comincia a strozzare i movimenti con la racchetta. Arrivano un errore di dritto e un doppio fallo, con il russo che aumenta l’attenzione in risposta per risalire la corrente e ottenere il break. Korda prova subito a rientrare nel set nel turno di servizio successivo, arriva due volte a palla break ma Khachanov è solido con la prima di servizio.
La partita continua a essere fortemente condizionata dalla precarietà dei colpi del n. 31 del ranking che cerca soluzioni alternative per uscire dallo scambio e restare attaccato all’avversario nel punteggio. La delusione e il dispiacere nel suo angolo è tanta. Korda perde da capo la battuta e si ritrova sotto di due set. Khachanov non si distrae, ma guarda continuamente il suo avversario per capire come si evolverà la gara. Perso il servizio e trovatosi sotto 3-0, arriva il saluto di Korda al russo e al pubblico. Finisce con gli applausi per il vincitore, ma soprattutto per lo sconfitto protagonista di un grande torneo qui in Australia. Adesso Karen attende di conoscere il nome del suo avversario per tuffarsi in quella che sarebbe la sua prima finale Slam.
Con la collaborazione di Giovanni Pelazzo