dal nostro inviato a Dallas
(WC) J. Sock b. I. Ivashka 7-6(2) 4-6 6-4
Sei mesi dopo la sua ultima affermazione a livello Atp Jack Sock sconfigge in una battaglia di tre ore e tre minuti Ilya Ivashka guadagnandosi la sfida di secondo turno contro la testa di serie numero uno del Dallas Open Taylor Fritz. Una partita decisa su pochi punti in cui ha fatto la differenza la capacità di Sock di annullare ben 15 delle 18 palle break concesse. La combinazione servizio e dritto ha aiutato l’americano in diverse occasioni, allo stesso tempo Ivashka è lontano dal livello mostrato nel 2022 fino allo US Open. La sconfitta odierna infatti è la sesta consecutiva per il bielorusso. Sock dopo aver deciso per il secondo anno consecutivo di saltare l’Australian Open dove sarebbe dovuto passare dalle qualificazioni ha esordito la scorsa settimana nel challenger di Cleveland. Una sconfitta al primo turno contro la giovane promessa Alex Michelsen, fuori dai primi 400 del mondo aveva destato dubbi sulle sue condizioni fisiche. Nonostante l’ultima stagione chiusa tra i primi 100 risalga al 2017, gli organizzatori del Dallas Open hanno deciso non solo di dargli una wild card per il tabellone principale ma anche di inaugurare il torneo con il suo match in primetime.
Fuori dal Stlysinger complex della Southern Methodist University sono ormai calate le luci della sera, un piccolo boato accoglie i due giocatori che fanno il loro ingresso in campo dopo l’inno che, come da tradizione, inaugura ogni sessione serale. Ivashka si fa apprezzare per l’ottimo rovescio bimane lungolinea ma non ha la velocità di braccio del suo avversario con il dritto. Il piano partita dei due giocatori è chiaro: Ivashka cerca di inchiodare Sock sulla diagonale sinistra che a sua volta cerca di spostarsi sul dritto per prendere in mano il gioco. Ivashka conquista immediatamente un break di vantaggio nel primo parziale ma nel settimo game con un game di soli errori gratuiti restituisce il break a Sock. La partita fatica a decollare nel primo set, Ivashka commette parecchi errori mentre l’americano a sua volta è in difficoltà ogni volta che si trova a giocare il rovescio su palla bassa o senza peso. Si arriva al tiè break dove è Sock a prevalere con un paio di ottime accelerazioni con il dritto per la gioia del pubblico.
Nel secondo parziale Ivashka conquista il break nel primo game e non corre più pericoli al servizio riuscendo a chiudere il parziale 6-4. Il bielorusso è incisivo con il dritto e abile a recuperare le numerose smorzate che Sock gioca per uscire dallo scambio.
Nel parziale decisivo Sock conquista il break in apertura ma Ivashka non solo riesce a recuperare lo svantaggio ma nel nono game ha cinque palle break per andare a servire per il match. Sock si salva con la combinazione servizio e dritto e dopo tre ore di gioco chiude il match 6-4 al terzo set.
Vittoria importante soprattutto a livello mentale per Sock che dopo aver raggiunto l’ottava posizione del ranking nel 2017 dopo la sorprendente vittoria nel 1000 di Bercy è scivolato in una crisi di risultati che lo ha addirittura portato a fine 2019 a non avere più alcun punto ATP dopo un infortunio al pollice destro. Negli Stati Uniti ha cavalcato l’immagine di talento inespresso che gli ha permesso di avere numerose Wild Card negli ultimi anni ma ciò nonostante non è ancora riuscito a tornare tra i primi 100 giocatori del mondo. Il servizio e il dritto funzionano ma è apparso lento sia in uscita dal servizio sia sul lato sinistro dove si è trovato spesso a dover usare lo slice. La partita contro Fritz (3-2 i precedenti per Fritz) potrebbe dargli quelle motivazioni che nelle ultime stagioni è riuscito a trovare solo nei palcoscenici più importanti. Al terzo turno dello US Open del 2021 stava conducendo un set e un break contro Zverev prima di infortunarsi. Le difficoltà maggiori le ha trovate a livello Challenger, ne ha giocati ben ventisette dal 2019 a oggi con solamente due affermazioni, a Little Rock nel 2021 e a Savannah l’anno scorso. Qui le sue parole nel post partita.