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WTA Linz: un primo set straordinario non basta a Bronzetti, fuori al primo turno contro Potapova
Poco decisiva nei momenti chiave del terzo set, Lucia Bronzetti si arrennde alla russa Anastasia Potapova. Fuori a sorpresa Alexandrova

[8] A. Potapova b. L. Bronzetti 2-6 6-3 6-4
Lucia Bronzetti esce al primo turno del torneo Upper Austria Ladies Linz contro Anastasia Potapova con un punteggio di 2-6 6-3 6-4.
Credevamo che ce l’avrebbe fatta a prendersi la sua rivincita dopo la sconfitta di Losanna nel 2022, invece anche oggi, la russa è riuscita a sovrastare la nostra 24enne di Rimini. Dopo un primo set davvero interessante da parte dell’italiana, Potapova ha iniziato una partita diversa: la sua. Eppure i dritti e i rovesci di Bronzetti nel primo set erano quelli di una ragazza pronta a vincere questo tipo di match. Ma forse non del tutto. Non appena la russa ha avuto modo di fermarsi a pensare ha capito che bisognava cambiare ritmo, alzare la traiettoria e con pazienza, attaccare. Bronzetti ha iniziato a perdere il ritmo, a incartarsi coi piedi e la partita si è ribaltata in poco tempo. Peccato, perché la Lucia decisa e reattiva del primo set non le aveva dato tempo neanche di respirare e ci ha regalato un bellissimo inizio di partita. La grande differenza però l’hanno fatta i momenti decisivi dove Potapova ha dimostrato di essere più matura a livello di testa. Mentre Bronzetti sul 4 pari del terzo set non è stata in grado di chiudere il game per portarsi avanti 5-4. E non appena la russa ha visto lo spiraglio le ha strappato il game fatale, per poi andare a servire solo prime vincenti, e senza batter ciglio, ha chiuso il match.
IL TABELLONE DEL WTA 250 DI LINZ
Inizio positivo per Lucia
IL MATCH – Parte benissimo Lucia Bronzetti che con la forza va a prendersi 3 chance di palla break e conquista la prima grazie a un errore in uscita dal servizio della russa. Continua molto decisa nelle sue scelte Bronzetti che consolida il vantaggio: 2 giochi a 0. Potapova tiene il secondo turno di servizio del match e si gira 2-1 per l’azzurra. Nel quinto gioco Bronzetti riesce in una difesa clamorosa e guadagna di nuovo tre chance di break. Potapova annulla la prima con un ace, Bronzetti stecca la risposta successiva, ma la terza palla break è sua. 4 giochi a 1 con doppio break per la 24enne di Rimini che fino a questo momento si sta dimostrando nettamente superiore alla sua avversaria. Nessun problema per l’italiana che continua dritta per la sua strada fino a chiudere questo primo set 6 giochi a 2.
Arrivano i problemi al servizio
Secondo set: Apre con una delicatissima palla corta Bronzetti, la terza di questo match, prosegue con un rovescio ingiocabile e con un dritto imprendibile sono di nuovo 3 chance di break per Bronzetti. Senza concedere nient’altro l’italiana strappa il servizio a Potapova come nel primo set. Arriva però la reazione della russa, aiutata anche da qualche difficoltà per Bronzetti al servizio, che si conquista il contro-break Potapova: 1-1. La russa numero 44 del mondo continua ad attaccare e Bronzetti inizia a scomporsi fino a concedere un altro break a Potapova che sale avanti 3 giochi a 1. La 24enne di Rimini gioca un game eccezionale in un momento delicatissimo dove la russa non è calata ma è Bronzetti ad esser risalita: contro-break: 3 giochi a 2 per Potapova. Ma la russa ormai ha iniziato un’altra partita e per la terza volta nel match strappa il servizio a Bronzetti: 4-2. Inaspettatamente, Potapova commette subito tre errori non forzati consecutivi e l’azzurra chiude a 0 con un attacco di rovescio per recuperare lo svantaggio: 4-3. Ma ancora una volta Bronzetti non riesce a tenere il suo turno di servizio in questo secondo set complicato: 5-3 Potapova che senza tremare chiude 6-3.
Troppi alti e bassi premiano la russa Potapova
Terzo set: Non parte bene Bronzetti che regala subito una palla break alla russa che con un rovescio devastante chiude perfettamente: break Potapova 1-0. Arriva la reazione dell’azzurra che va a prendersi il contro-break fondamentale per la ripresa di questo terzo set: 1 pari. Il terzo gioco è una lotta ai vantaggi che alla fine vince Bronzetti e finalmente tiene di nuovo il turno di servizio: 2-1. Anche il quarto game è una lotta ai vantaggi dove la 24enne di Rimini ritrova la fiducia del primo set e con il braccio libero riesce a vincere gli scambi più duri: break Bronzetti 3-1. Le cose si complicano di nuovo ai vantaggi sul servizio dell’azzurra che alla fine deve arrendersi ai cambi di ritmo della russa, contro-break: 3-2. Ora Potapova sembra avere più energia dell’italiana: vince uno scambio durissimo e tiene il turno di servizio: 3 giochi pari. Ma Bronzetti non molla e tiene testa lottando con tutte le forze che ha per andare a sedersi avanti 4-3. Tornano due palle break a favore di Bronzetti nell’ottavo gioco ma Potapova si fa trovare pronta ad annullarle: 4 pari. Questa volta la prima palla break arriva per Potapova che riesce a mettere il dritto lungolinea all’incrocio delle righe e strappa il servizio all’italiana. Ora la russa serve per il match. E con solo prime di servizio vincenti chiude il game, il set ed il match: 2-6 6-3 6-4.
IL TABELLONE DEL WTA 250 DI LINZ
AVANTI VONDROUSOVA E VAN UYTVANCK – Passa il primo turno del torneo Upper Austria Ladies Linz anche la tennista cieca Marketa Vondrousova con un doppio 6-3 su Viktoriya Tomova. La numero 89 del ranking è riuscita a guadagnarsi 10 chance di palle break, sfruttarndone 5, contro le sole 2 di Tomova; e si è rivelata nettamente più solida nei punti giocati sulla sua seconda di servizio. Eva Lyz conquista il secondo turno dopo aver battuto la russa Kamilla Rakhimova numero 102 del ranking 6-4 7-6. Una partita equilibrata in cui la 21enne tedesca è riuscita a conquistare una palla break nel primo set, per poi portare a casa il tiebreak del secondo set per 7 punti a 5. Avanza anche Alison Van Uytvanck che vince il primo turno 7-6 6-2 contro Linda Noskova. La tennista belga numero 76 del mondo ha vinto il tiebreak 7 punti a 3, e senza esitazioni ha velocemente conquistato il secondo set, sfoderando un totale di 7 ace. Ma la vera differenza l’hanno fatta i punti vinti con la prima di servizio: 71% contro lo scarso 47% della sua avversaria.
FUORI LA TESTA DI SERIE N.2 ALEXANDROVA – Rebeka Masarova sorprende tutti e batte la testa di serie numero 2, Ekaterina Alexandrova: 4-6 6-1 7-6. Dopo un solido primo set la russa numero 17 del ranking mondiale è precipitata sotto di un set dominato dalla spagnola numero 99 del mondo. Nel terzo set Alexandrova era riuscita a rimontare da 4-2 sotto fino ad arrivare 5-4 sopra. Masarova però ha stretto i denti fino il tiebreak decisivo che ha meritatamente vinto 8 punti a 6. Nel complesso, il merito più grande di Masarova è quello di essere riuscita a portare a casa il 70% di prime di servizio contro lo scarso 56% di Alexandrova che oggi ha inoltre commesso ben 7 doppi falli. Accede al secondo turno anche la testa di serie numero 6 Petra Martic dopo essersi imposta 6-1 7-5 contro Marina Bassols Ribera. La croata numero 34 del mondo ha infuocato il campo di Link con 11 ace e quasi il doppio dei punti vinti in risposta rispetto alla spagnola.
Più sofferto del previsto anche l’esordio di Maria Sakkari, N.1 del seeding austriaco: dopo aver dominato il primo set per 6-1 contro la spagnola Nuria Parrizas-Diaz, le due giocatrici hanno datto vita a un secondo set lottatissimo durato ben 93 punti e vinto dalla greca al tie-break per 8 punti a 6 dopo aver servito inutilmente per il match nel dodicesimo gioco. Secondo turno ancora abbordabile contro la lucky loser russa Gracheva che ha vinto il derby contro Blinkova con un doppio 7-5.
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Tim Henman su Alcaraz: “Sa quando giocare il colpo giusto al momento giusto, ma va anche d’istinto. Musetti? Non so se credesse di potercela fare”
Voci di Eurosport: “Dev’essere così intimidatorio per i suoi avversari vedere un tennista così completo a 20 anni” ammette Tim Henman. “È incredibile che quando perde il punto sorrida!” dice Mats Wilander

Purtroppo il grande atteso match di ottavi di finale tra Carlso Alcaraz e Lorenzo Musetti, seppur ha regalato punti spettacolari, ha mancato di patos nel punteggio, nettamente in favore dello spagnolo. Il numero 1 del mondo infatti ha vinto 6-3 6-2 6-2, e di seguito riportiamo le parole dei commentatori di Eurosport/Discovery+. Il sette volte campione Slam Wilander questa volta si è limitato ad esternare il suo grande stupore per un aspetto da non sottovalutare nell’atteggiamento di Alcaraz: il sorriso; mentre Henman è andato più a fondo nell’analisi del gioco di Carlos.
Mats Wilander: “Per me è il tennista più incredibile che abbia mai visto, perché lui sorride! Quando perde il punto sta sorridendo, questo ragazzo è semplicemente un atleta incredibile, semplicemente wow”.
Tim Henman: “Ha una grande sensibilità per il gioco, e questo deriva dalla comprensione di sapere quando giocare il colpo giusto al momento giusto. Ha quel talento e non si vuole mai limitare questa capacità di colpire. Ed è per questo che è così eccitante per lui ed è così eccitante per il tennis avere qualcuno come Alcaraz al vertice del gioco. Quando lo vedi giocare sulla terra battuta, sembra così a suo agio, ma poi ricordi il suo successo su altre superfici. Sta davvero maturando incredibilmente velocemente, e ha ancora solo 20 anni. È così entusiasmante per noi osservare il suo sviluppo, ma deve essere molto intimidatorio per i suoi avversari e i giocatori che lo guardano vincere e sembrare così completo all’età di 20 anni“.
In particolare sul match dello spagnolo vinto contro Lorenzo Musetti, il quattro volte semifinalista di Wimbledon ha aggiunto: “Ha distrutto Musetti dopo aver perso quelle prime due partite. Ha schemi su cui lavora con il suo allenatore, radicato nelle buone abitudini, ma poi gioca anche con istinto, ed è lì che ha una grande sensibilità per il gioco; una comprensione naturale. Musetti era in vantaggio di 2-0 nel primo set, e Alcaraz non ha giocato un buon primo turno al servizio, e abbiamo pensato che non fosse un inizio ideale, ma poi non c’è stata gara. Alcaraz poteva dettare quando voleva, e non so se Musetti credesse davvero di poter vincere la partita. Non è sembrata una strenua resistenza da parte di Musetti negli scambi; sceglieva il drop shot troppo presto, senza essere in una posizione di vantaggio per usare quella tattica. Per quanto Alcaraz fosse contento di vincere, Musetti sarà deluso dalla sua prestazione in un così grande palcoscenico”.
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L’anno del riscatto di Nico Jarry. Chi lo ferma ora?
Nel 2019 si era già affacciato tra i primi 40 giocatori del mondo. Poi la squalifica per doping e una lenta risalita fino alla svolta di quest’anno con il torneo di casa. Gli ottavi a Parigi (affronterà Ruud, battuto pochi giorni fa) non sono una sorpresa

Non sono pochi i nomi inattesi che hanno raggiunto gli ottavi di finale del tabellone maschile di questo strano Roland Garros 2023. Ofner è indubbiamente quello più sorprendente, seguito da Varillas, Etcheverry e in parte anche Nishioka, che comunque è accreditato della 27esima testa di serie. C’è poi Nico Jarry: unseeded sì, ma forse la sorpresa meno inaspettata di tutte. Si tratta infatti di uno dei giocatori più in forma del momento e, più in generale, di questa prima metà di stagione e siamo certi che i big abbiano tirato un bel sospiro di sollievo quando hanno visto il suo nome posizionato dal sorteggio ben lontano dal loro. Il cileno, però, pian piano si sta avvicinando a tutte le teste di serie più alte e, anzi, una l’ha già raggiunta: dopo aver superato Dellien, Paul e Giron, agli ottavi se la vedrà infatti con il numero 4 e finalista dello scorso anno Casper Ruud in un match dall’esito tutt’altro che scontato.
Nico viene infatti da sette vittorie consecutive e tra queste ce n’è una ottenuta proprio contro il norvegese. Nell’ultimo torneo prima di Parigi, a Ginevra, Jarry ha giocato un tennis di altissimo livello che gli ha permesso di battere per l’appunto Ruud ai quarti di finale (in tre set) e poi anche Zverev in semifinale e Dimitrov – un altro che sta attraversando un ottimo momento di forma – nell’atto conclusivo del 250 svizzero. Con questa cavalcata degna anche di un torneo di categoria superiore, Nicolas ha conquistato il secondo titolo della stagione: la stagione del suo riscatto. Nella prima classifica del 2023 Jarry era infatti in 152esima posizione, mentre ora è virtualmente tra i primi 30 del mondo.
IL BEST RANKING NEL 2019 – Già qualche anno fa, nel 2019, il giocatore di Santiago aveva iniziato a respirare l’aria dell’alta classifica: risultati come i quarti a Barcellona, la finale a Ginevra e il successo a Bastad lo avevano portato al numero 38 del ranking. Alto quasi 2 metri e dotato di un servizio molto pesante, si stava costruendo la fama di specialista della terra ad alta quota, dove l’aria è più rarefatta e la palla va quindi più veloce. Tra i suoi primi risultati più importanti, nel 2018, ci sono infatti le semifinali a San Paolo e Kitzbuhel: oltre 700 metri sul livello del mare in entrambi i casi.
LA SQUALIFICA PER DOPING – Negli ultimi tre anni, però, di Jarry ci eravamo sostanzialmente dimenticati. Il cileno era infatti letteralmente scomparso dai radar, nel senso che dall’ottobre del 2020 al febbraio 2021 il suo nome non figurava più nel ranking. Mentre tutto il circuito era fermo causa pandemia, Nico scontava infatti una squalifica per doping ed era quindi l’unico a perdere punti in classifica. Il nipote d’arte (suo nonno materno è quel Jaime Fillol ex numero 14 del mondo e in campo anche nella finale di Davis del ’76 vinta dall’Italia di Panatta, Barazzutti, Bertolucci e Zugarelli), in realtà, aveva dimostrato la sua innocenza: gli integratori incriminati non erano vietati ma erano stati cross-contaminati alla fonte, cioè in fase di produzione in laboratorio. Nicolas ricevette comunque una squalifica di 11 mesi dall’ITF e decise di rinunciare al ricorso dal momento che, come detto, in quel periodo non si giocava alcun torneo.
LA RIPARTENZA – Ripartire da zero o quasi, però, non è stato affatto semplice: Jarry perse i primi tre match dopo lo stop, a novembre 2020, in un Challenger e in due Futures, cedendo anche a un diciottenne americano numero 980 del mondo. Solo a marzo della stagione successiva Nico ricominciò a ottenere qualche risultato. Lo fece sfruttando l’aria di casa a Santiago: prima onorò al massimo delle sue possibilità in quel momento la wild card concessagli nel torneo del circuito maggiore combattendo per quasi tre ore contro Tiafoe e poi tornò a vincere due partite di fila nel Challenger che si disputava sempre sui campi della sua città.
IL RITORNO AD ALTI LIVELLI – Da lì è iniziata una graduale risalita che ha avuto un’altra tappa fondamentale di nuovo a Santiago, pochi mesi fa. A dire il vero il 2023 di Jarry era già partito con il piede giusto: qualificazione al main draw dell’Australian Open e vittoria al primo turno su Kecmanovic e poi un ottimo percorso nel 500 di Rio de Janeiro interrotto solo da Alcaraz in semifinale (e per giunta dopo tre set). Nella città natìa, però, Nico ha dato la conferma di essere tornato quello del 2019, se non addirittura più forte. Dopo una serie di lotte su tre set ha infatti conquistato il titolo in assoluto più significativo per lui facendo impazzire i suoi connazionali e concittadini sugli spalti.
Nei tornei di Marrakech, Barcellona, Madrid e Roma ha poi attraversato un naturale calo fisiologico, ma a Ginevra il cileno ha ripreso il filo del discorso. Gli ottavi a Parigi, adesso, significano due cose: i geni di nonno Jaime, di cui Nico ha eguagliato il miglior risultato al Roland Garros, hanno funzionato bene e, soprattutto, non si può più dire che Jarry sia solo un giocatore da tornei in altura.
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Mischa Zverev: “Per Sasha tornare a giocare sullo stesso campo dell’infortunio è una soddisfazione”
Il fratello maggiore di Alexander, ora voce di Eurosport, commenta le sensazioni positive ritrovate dopo l’infortunio subito l’anno scorso a Parigi

Una delle storie più interessanti sul versante maschile di questo Roland Garros è sicuramente il ritorno di Alexander Zverev che 12 mesi fa sulla terra di Parigi subì un grave infortunio alla caviglia, nel suo momento migliore della semifinale contro Rafa Nadal. A parlare del tennista tedesco ci ha pensato uno dei volti nuovi del roster di Eurosport/Discovery+, Mischa Zverev, fratello maggiore ed ex tennista.
Come la percezione del tennis di Alexander è cambiata dopo il suo infortunio: “È difficile dirlo perché non ci ho mai pensato e non ne parliamo davvero, – ha spiegato Mischa – ma posso dire che è estremamente concentrato. È molto determinato. Vuole fare bene a Parigi e anche nelle settimane successive, ovviamente, ma ormai è passato un anno dall’infortunio. È tornato, ha giocato sullo stesso campo ed è stato bello vederlo dallo stesso lato del campo in cui l’infortunio è avvenuto, nello stesso angolo, colpendo lo stesso tiro e non aveva paura di farlo. Questo è molto importante per qualsiasi giocatore dopo essere tornato da un infortunio. E penso che gli piacciano le vittorie. Gli piace stare là fuori, vincere punti, vincere, set e partite perché questo è ciò che ama di più e gli è mancato. E penso solo, sai, la soddisfazione che ottiene dal sapere che ora è sano, il suo piede non gli dà più fastidio. E ora può semplicemente godersi il suo gioco e concentrarsi sul fare ciò che ama di più”.
Mischa Fiducioso per l’ottavo di finale contro Dimitrov
Adessi per l’attuale numero 27 del mondo c’è il bulgaro Dimitrov. Così commenta la sfida Mischa: “Grigor è ovviamente un ottimo giocatore, un grande giocatore. Non direi che la terra battuta sia la sua superficie preferita in base ai risultati del passato, ma le cose che possono cambiare, i risultati passati non dovrebbero mai essere una previsione per il futuro. Quindi, ma secondo me, penso che Sasha sia un giocatore migliore nel senso che è molto forte fisicamente. Ha un servizio più potente. Ha un’ottimo back, e quindi può anche cambiare sul lungolinea a velocità molto elevate. Quindi lo vedo favorito anche se ovviamente sarà una partita molto dura e tutto dipenderà da come si sentiranno quando si sveglieranno, come si sentiranno, perché alla fine due settimane sono molto lunghe e già al mercoledì può succedere di tutto. La prima settimana, all’improvviso ti senti bene e due giorni dopo non ti senti più bene, cosa che abbiamo visto accadere molte volte in passato ai giocatori. Ma ad essere onesto, sono davvero molto fiducioso e credo che Zverev possa giocare ancora bene contro Dimitrov e penso che possa vincere in tre o forse quattro set”.