Da Dallas, il nostro inviato
La copertina della terza giornata del Dallas Open e’ sicuramente per il giovane cinese Yibing Wu che dopo aver festeggiato l’ingresso in top 100 questa settimana (qui un approfondimento sull’ottimo momento del tennis cinese sia maschile che femminile) si prende lo sfizio di eliminare in due set la terza testa di serie Shapovalov per 7-6(1) 6-4. Una volta uscito dal campo viene letteralmente preso d’assalto tra gli sguardi sorridenti dei giornalisti che si accalcano nei pressi della sala stampa. Una carriera segnata da molti infortuni me che negli ultimi dodici mesi lo hanno visto trionfare in ben tre Challenger e ottenere il terzo turno allo US Open.
“All’inizio della partita mi sentivo leggermente stanco“ esordisce Wu, “ottenere il break all’inizio mi ha sicuramente aiutato, lui oggi non era nella sua giornata migliore e questo mi ha permesso di allungare gli scambi come volevo”.
Lorenzoni(Ubitennis): Hai avuto molto successo negli ultimi dodici mesi a livello Challenger, quali sono le tue prime sensazioni riguardo alle differenze tra i tornei minori e un 250 come Dallas?
Sicuramente i Challenger non sono facili come le persone tendono a pensare. Se non giochi seriamente puoi davvero perdere contro chiunque, ogni giocatore e’ motivato e nessuno ti regala nulla. Il livello tecnico in un torneo come questo e’ molto alto, la mia maggiore motivazione per migliorare e’ di giocare solamente questo tipo di tornei.
Lorenzoni(Ubitennis): Un anno fa eri alla posizione 1869 del ranking ATP, oggi occupi il 97esimo posto. Quali sono i tuoi obbiettivi a livello di ranking per questa stagione?
All’inizio della scorsa stagione mi sono trovato con molti problemi fisici quindi da qui a Wimbledon ho davvero pochi punti da difendere. Mi piacerebbe riuscire a entrare tra i top 30 nei prossimi mesi, e’ un obbiettivo importante ma penso di potercela fare.