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Roberta Vinci compie 40 anni: “Ho avuto una carriera meravigliosa… con un unico rimpianto”

Intervistata da "Il Tempo", la tarantina ha ricordato alcuni momenti della sua vita tennistica: dalle prime vittorie in Puglia alla magica partita con Serena Williams a New York

Last updated: 18/02/2023 15:32
By Andrea Mastronuzzi Published 18/02/2023
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5 Min Read
Roberta Vinci - Roma 2018 (photo credit France Pomerleau)


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Se il calcio italiano oggi festeggia i 56 anni di Roberto Baggio, il tennis azzurro fa lo stesso per i 40 di Roberta Vinci. Ad accomunarli non solo la data del compleanno e il nome di battesimo, ma anche l’eleganza che ne ha contraddistinto le carriere sportive, distinguendoli dalla massa dei loro colleghi. Nel giugno del 2016 lo scriba Gianni Clerici disse che di ‘Robertina’ l’aveva sempre attratto “l’eleganza dei gesti, quello che si usa chiamare stile. Uno stile via via scomparso nel tennis femminile, ora basato, soprattutto sul rovescio, sulla presa bimane, che i Maestri di cinquant’anni addietro consigliavano alle bambine, «con il polso troppo delicato per colpire una palla di quasi 60 grammi»”.  Con questi gesti bianchi, che nel panorama del tennis femminile (e anche maschile) degli anni ’10 del 2000 rappresentavano una rarità, Roberta è spesso riuscita a sopperire al gap di potenza che c’era con tante delle sue avversarie.

In un’intervista rilascia a Rocco Viola per “Il Tempo”, la tarantina ha toccato anche questo tema: “Diciamo che affrontare Serena Williams, la Sharapova e la Azarenka non era facile. Sono avversarie che quando ci giocavi contro, non eri particolarmente felice di incontrarle. Colpi e tecnica non mi mancavano. Avere un po’ della loro potenza, resistenza e altezza sinceramente non mi sarebbe dispiaciuto”. Vinci ha avuto comunque modo di togliersi tantissime soddisfazioni: ha raggiunto un best ranking di numero 7 del mondo in singolare nel 2016 ed è stata a lungo numero 1 della classifica di doppio insieme a Sara Errani, con cui ha completato il Carreer Grand Slam in questa specialità.

In singolo ha trionfato in dieci tornei del circuito maggiore e ha disputato, nel 2015, una finale Slam a New York contro l’amica Flavia Pennetta, in un derby italiano e pugliese storico: “Due pugliesi che hanno compiuto il viaggio della vita. Non ci penso più a quella partita. Non sono la tipa che rimugina. Posso dire solo peccato, ma non altro. Flavia è stata più brava di me. Ha meritato. Io sono arrivata probabilmente un po’ stanca e meno lucida. Però insieme abbiamo fatto la storia. Va bene così”. Non è questa sconfitta, infatti, che costituisce l’unico vero rimpianto della carriera di Roberta, da lei definita “meravigliosa” sin dai primi successi in Puglia:  “L’unica cosa che mi dispiace dal punto di vista tennistico è non essere riuscita a vincere una medaglia alle Olimpiadi. Ci siamo fermate due volte nei quarti, in doppio, io e Sara: una volta con le Williams e un’altra con due ceche. Peccato. Ci è un po’ girata male. Dispiace perché avrebbe significato chiudere il cerchio. Ma pazienza”.

Come non parlare poi della vittoria su Serena Williams proprio allo US Open del 2015, quando l’americana era a due match dal Grande Slam: “Difficile da spiegare. Uno alla fine ci prova e non dico che i miracoli a volte succedono, anche se penso che questo sia stato quasi un miracolo. Però se uno ci crede, alla fine qualcosa riesce a portarla a casa. Quella volta si sono incastrate un po’ di cose: fortuna, talento, Serena era più nervosa del solito perché era a due passi dal centrare il Grande Slam. Tutto si è allineato per permettermi di giocare la finale con Flavia”.

Oggi Roberta, ritiratasi nel 2018, commenta alcuni match dei tornei dello Slam per Eurosport e continua la sua vita senza follie ma sempre all’insegna della leggerezza e del divertimento: “Vivo molto alla giornata. Cerco di tenermi in forma con il paddle e divertirmi un po’. Per il momento mi basta la mia casetta a Milano. Sto bene così. Il sogno è quello di vivere lì il più a lungo possibile. Ma mi accarezza l’idea, un giorno di trasferirmi su un’isola, al caldo”. Non sorprende che come regalo per i suoi 40 anni non voglia niente di particolare: “Va bene un mazzo di fiori o semplicemente un messaggio d’auguri via WhatsApp. Sarò felice nel sapere che qualcuno ha pensato a me”.

Ubitennis ti ha pensato e ti fa i suoi più affettuosi auguri, Robertina.


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