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Nick Kyrgios: “McEnroe e Sampras non ce la farebbero mai nel tennis di oggi”
Il talento australiano imperversa su Youtube e si diverte con le sue “punture”. Per la fidanzata solo miele: “È la mia forza”

Durante una sua recente apparizione pubblica, Nick Kyrgios si è lasciato andare a considerazioni e a provocazioni che ne rilanciano il personaggio di tennista one of a kind, disimpegnato e leggero, impertinente e salace, apparentemente ingenuo ma ben conscio della eco potenziale delle sue parole nell’ambiente.
Ospite nel podcast “Impaulsive”dell’influencer e youtuber americano Logan Paul, in Australia per il lancio della sua Prime energy drink, il talento di Canberra è andato come si suol dire a ruota libera, furbescamente imbeccato dal suo anfitrione.
Ha inizialmente parlato di basket per ricordare la grandezza di Michael Jordan, che ha accostato a Roger Federer per l’impatto della coppia sui rispettivi sport. La questione si è poi allargata all’argomento GOAT, che ha visto Kyrgios puntare sul compagno di bromance Novak Djokovic, per motivi soprattutto statistici (in questo caso persino lui si è dimostrato prudente…).
La stoccata era in arrivo, ed è planata sui grandi del passato della sua disciplina. Secondo il bad guy aussie “in nessun modo McEnroe, Sampras o Agassi potrebbero sopravvivere nel tennis di oggi; se Jordan potrebbe essere tra i migliori anche nel 2023, per loro non ci sarebbero speranze. Ovviamente” – di nuovo Kyrgios – “in questa mia considerazione non c’è nulla di personale. McEnroe è un bravo ragazzo, anche se un po’ matto”. E se lo dice lui…
La discussione ha spaziato poi dalle piramidi egizie, che “sono perfette, simmetriche, impossibile siano state erette dall’uomo”, all’allunaggio, definito falso secondo una teoria mai sopita e che ha trovato Nick d’accordo: “Tra l’altro gli americani non ne hanno ricavato nulla di buono”.
Staccandosi discretamente dallo scompartimento di treno dove per solito si possono ascoltare scambi di idee paragonabili, Kyrgios ha poi ricordato di come in passato abbia abusato di alcol, bevendo praticamente tutti i giorni, anche subito prima di incontri importanti. Oggi “bevo in maniera occasionale e più controllata, e il merito è di Costeen Hatzi” riferendosi alla sua fiamma da ormai 14 mesi. “È grazie anche a lei che sto giocando il mio miglior tennis di sempre; è sufficiente la sua presenza e quando mi dice, ‘hai talento, puoi farcela’. È grande”.
È infine tornato sull’argomento-big win: “Sono stato vicino a vincere Wimbledon; se fosse successo, probabilmente mi sarei ritirato, almeno per qualche stagione”.
Il podcast è stato registrato una settimana dopo che il giudice ha archiviato il caso che vedeva Nick accusato di aggressione nei confronti della ex fidanzata Chiara Passari per la scarsa entità del fatto e l’inesistente pericolo di reiterazione del reato.
Danilo Gori
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Pagelle Indian Wells: Alcaraz da numero 1 e la vendetta di Elena
Carlos Alcaraz domina Medvedev e torna in vetta al ranking. Rybakina si prende la rivincita su Sabalenka. Un ottimo Sinner mentre Berrettini…

È stato un bel torneo, il primo master 1000 della stagione, ma noi dobbiamo prima occuparci dei problemi di casa nostra.
È evidentemente tutta colpa di Melissa Satta (10) e della pubblicità. Si sa, Bacco, tabacco e Venere riducono l’uomo in cenere, Matteo Berrettini (3) non vince più e Taro e amaro è stato questo torneo di Indian Wells. Con un bagno di umiltà, il nostro ha deciso di “retrocedere” al challenger di Phoenix e non è che lì le cose siano andate molto meglio, anche se ci sta di perdere contro un ex Pallone d’oro. Ma dicevamo, il Tribunale dei Social ha individuato la colpevole nella femme fatale che ha osato distrarre Matteo dalla fatica settimanale, perché diciamolo, fino a pochi mesi fa Berrettini faceva vita da asceta, votato alla castità ed il massimo che poteva concedersi era una serata in casa ad ascoltare una playlist con le canzoni di Sonego (5), oppure una partita a PlayStation con Sinner. Ovviamente anche gli spot hanno la loro colpa, perché i soldi si sa, impigriscono, mica come fino ad un paio d’anni fa quando il nostro Matteo andava avanti a pane e acqua e per fortuna c’era la mensa del Foro italico a sfamarlo. Stendiamo una velina pietosa e andiamo avanti, augurandoci che da Miami la ruota possa girare o, perché no, Melissa si innamori di Alcaraz o Medvedev.
Per fortuna ci ha pensato Jannik Sinner (8) a tenere alto il tricolore in terra americana, battendo un altro top-5 e arrendendosi solo allo scatenato Alcaraz. Anche Jannik però va bocciato, vorrà mica cavarsela con una semifinale ad Indian Wells, una roba che riesce persino a Tiafoe (8), perché non esiste che un giocatore che veste la maglia dell’Italia, nota potenza del tennis mondiale che ha dalla sua trenta slam, perda contro uno sbarbatello diciannovenne spagnolo. Insomma Sinner alla veneranda età di ventuno anni e mezzo non ha ancora raggiunto una semifinale di uno slam, non ha ancora vinto un 1000 e non è ancora arrivato nei primi 8 del mondo. Giocatore finito, e senza nemmeno essere stato fidanzato con Melissa Satta, figuriamoci.
E veniamo al torneo. Rune (5) le ha prese dal vecchio Stan (7) e ha dimostrato ancora una volta di essere il più simpatico del circuito. Non siamo informati sulle frequentazioni di Casper Ruud (4) ma i rumors raccontano di serata milanese in compagnia di Berrettini e dunque tutto torna. Lorenzo Musetti (4) invece sta mettendo in atto una strategia geniale: perdere tutte le partite possibili e immaginabili per non avere punti da difendere nel 2024, l’anno della sua consacrazione. Ha vinto Carlos Alcaraz (10), che torna numero 1 del mondo e finché a Djokovic sarà concesso di giocare un torneo su tre, così sarà. Medvedev (9) si è arreso dopo una carrellata di vittorie consecutive, anche se non gli va bene il campo, non gli vanno bene le palle, forse nemmeno il pubblico e gli avversari: figuriamoci se fosse tutto di suo gradimento.
Ha vinto anche Elena Rybakina (10) che si è presa una gustosa rivincita dopo il ko australiani contro Sabalenka (9). Insomma dietro Swiatek (7) c’è vita e consentiteci un pensiero dolce alla “vecchia” Petra Kvitova (7) che è tornata a ruggire Le azzurre? Salviamo Camila Giorgi (6) che per un’oretta ha messo sotto Pegula e Martina Trevisan (6) che ha vinto una partita. Si va a Miami, mi ami o non mi ami, questo è il problema, l’importante è che nulla distragga i giocatori…
ATP
ATP Indian Wells, Alcaraz: “Mi aspettavo una partita più dura. Sentiamo la mancanza di Novak”
“Il mio tennis non è migliorato, ma ora non subisco la pressione” Sul ritorno al numero 1, Carlos Alcaraz dice: “Essere davanti a giocatori come Novak Djokovic e gli altri top player è straordinario”

Vittoria e ritorno in vetta al ranking. La domenica di Carlos Alcaraz in quel di Indian Wells non poteva avere un finale migliore. Il tennista spagnolo si scrolla di dosso i fantasmi dei problemi fisici di inizio anno e con una solida prestazione regola in due set il russo Daniil Medvedev. Nella conferenza stampa post match lo spagnolo commenta le sue prestazioni nel deserto della California e la gioia di essere tornato in testa alla classifica mondiale ATP.
MODERATORE: Benvenuti alla conferenza stampa di Carlos Alcaraz. Prima di tutto, congratulazioni, Carlitos. Il tuo primo titolo qui a Indian Wells, il tuo terzo titolo ATP Masters 1000 e tornerai al numero 1 del mondo. Potresti riassumere la tua settimana qui a Indian Wells.
ALCARAZ: “È fantastico sollevare il trofeo qui e riconquistare la posizione numero 1 del ranking. Direi che questo è stato il torneo perfetto. È stata un’ottima settimana per me, volevo davvero vincere questo torneo e per me è fantastico.”
D. Quali progressi hai fatto nel tuo gioco dallo scorso anno quando qui ad Indian Wells hai giocato la partita con Nadal, e 12 mesi dopo sei il numero 1 al mondo? Cosa hai migliorato nel tuo tennis?
ALCARAZ: “Non penso che il mio tennis sia migliorato così tanto dallo scorso anno. Quello che ho migliorato molto è il non subire la pressione, giocare in maniera rilassata. Questa è per me la cosa più importante. Ecco perché mostro un ottimo livello di gioco, perché mi sento come se non ci fosse pressione su di me. Sto giocando rilassato e direi che ho migliorato molto questo aspetto. È per questo che sto giocando ad un buon livello.”
D. Guardando dall’esterno, sembra che quando giochi, non hai dubbi sui tuoi colpi. È vero? Hai completa fiducia nei tuoi colpi ogni volta che colpisci la palla? Perché sembra davvero che tu non abbia dubbi su quello che stai facendo e su quale sia la cosa giusta da fare.
ALCARAZ: “Non ho dubbi sui miei colpi. Mi sento davvero a mio agio in campo. Mi fido di ogni colpo che gioco. È per questo che sto giocando un ottimo livello, perché se sbaglio qualcosa, non mi importa di aver commesso un errore. Sto solo cercando di giocare al 100% ogni colpo.”
D. Il tuo match è durato un minuto in meno rispetto al primo set della finale femminile. Ti sei sorpreso da quanto bene sei riuscito a giocare oggi e di quanto sei stato dominante? O ti aspettavi che fosse così?
ALCARAZ:” Onestamente, non me lo aspettavo. Mi attendevo una partita più dura. Ma possiamo dire che ho giocato in maniera perfetta. Ho già detto in passato che contro Daniil devi giocare al meglio e devi gestire l’aspetto tattico al massimo. Contro di lui è sempre una partita tattica e oggi sono stato perfetto. Ecco perché è sembrato un successo facile, ma non è stato così” (sorridente).
D. Di nuovo al n. 1. Come ti senti ora a riuscirsi di nuovo?
ALCARAZ: “È bello tornare al numero 1. Ovviamente ogni giocatore vuole essere il numero 1, e per me è di nuovo un sogno diventato realtà. Ovviamente essere davanti [in classifica] a giocatori così importanti come Novak e come gli altri top player, è una sensazione straordinaria.”
D. Congratulazioni. Molti giocatori possono essere nervosi nel giocare le finali dei tornei importanti come Indian Wells, US Open, ma guardandoti sembra che tu sia molto sciolto e rilassato. Hai un segreto su come riesci a farlo?
ALCARAZ: “Cerco di sembrare sciolto e rilassato ma onestamente ero nervoso. Si tratta di un aspetto che ho affrontato con il mio team, capire come fare per mostrare all’avversario che sono rilassato, che mi sto godendo la finale. Ma ovviamente è normale essere nervosi e devi essere in grado di gestirlo. Tutti i migliori giocatori del mondo gestiscono la tensione davvero bene in queste sfide ed infatti esprimono un livello molto alto. Questo è quello che cerco di fare. Ma ero nervoso (sorridente).”
D. Ben fatto. È passato quasi un anno da quando hai giocato l’ultima volta con Novak Djokovic. Tu hai saltato l’Australian Open; lui non è presente negli Stati Uniti. È una sfida di cui senti la mancanza e che non vedi l’ora di giocare?
ALCARAZ: “Certo. Novak è uno dei migliori giocatori del mondo. Se vuoi essere il migliore, devi battere i migliori. Voglio davvero giocare di nuovo contro Novak. Sentiamo la sua mancanza nel tour e speriamo di riaverlo molto presto. Sarà incredibile giocare di nuovo contro di lui.”
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Scanagatta: “Alcaraz trionfa su un Medvedev irriconoscibile. Sinner gli aveva reso la vita molto più dura” [VIDEO]
Il Direttore Ubaldo Scanagatta commenta la finale maschile di Indian Wells 2023, vinta dallo spagnolo 6-3 6-2

Alcaraz trionfa su un Medvedev irriconoscibile. Sinner gli aveva reso la vita molto più dura. E lui meriterebbe di essere considerato il secondo giocatore del torneo. Ma che straordinaria varietà nel tennis di Carlitos! Una decina di Serve&volley, volée acrobatiche alla Boris Becker, tocchi deliziosi alternati a fucilate impressionanti. Tre smorzate vincenti di fila, tutte diverse. Medvedev non ha fatto neppure un ace e soltanto nell’ultimo game e’ arrivato a 40 sul servizio dello spagnolo di nuovo n1 del mondo. La striscia vincente di Medvedev si ferma a quota 19. Anche i campioni possono avere brutte giornate.