Il successo alle WTA Finals 2021 di Guadalajara che si pensava segnasse il suo ritorno al vertice del tennis femminile, ha invece rappresentato per Garbine Muguruza il punto di non ritorno: l’inizio di un letto ed incessante declino.
Dal trionfo messicano in poi, per tutto il 2022 non è mai riuscita a vincere due partite consecutive sprofondando dalla terza piazza del ranking al 55° posto mondiale. A metà stagione, poi, la frustrazione per i carenti risultati portarono la tennista spagnola – in possesso anche della cittadinanza venezuelana – ad ammettere pubblicamente di aver ormai accettato passivamente la nuova condizione nella quale verteva da diverso tempo a questa parte, ovvero di una giocatrice contraddistinta da un imperante stato di discontinuità e che difficilmente si sarebbe potuta esprimere nuovamente ai livelli ammirati a fine 2021.
E purtroppo per la sua carriera, la situazione sembra oramai non ribaltabile: ha perso tutte e quattro le partite disputate in questo primo scorcio di annata tennistica, e poi si è dovuta ritirare prima del via dagli eventi in Medio Oriente di Dubai e Doha con l’obbiettivo di ricaricarsi e potersi rigenerare tramite opportune sessioni di allenamento.
Questa periodo di pausa e lontananza dalle competizioni non è però privo di conseguenze: infatti la 29enne di Caracas da lunedì prossimo uscirà dalla Top 100. Dovrebbe scendere sino alla posizione 125 WTA, quindi con una perdita di 38 posizioni vista la sua attuale classifica di n. 87. Un grave crollo dovuto in parte anche al fatto che le siano appena usciti i punti del WTA 500 di Doha, dove lo scorso anno aveva ottenuto quello che a posteriori sarebbe stato il suo miglior risultato stagionale: i quarti di finale, che perciò rappresentavano una percentuale consistente del suo bottino totale di punti messi in cascina nell’arco dell’intero 2022.
Dunque, un ritorno ai livelli che le competono a questo punto – francamente – sembra quasi del tutto utopistico, dal momento che ora sarà necessariamente costretta a prendere parte alle qualificazioni degli eventi WTA, anche di quelli minori. Tuttavia in un’intervista rilasciata ad inizio mese, la due volte campionessa Slam aveva dichiarato di non prestare più particolare attenzione alle classifiche: “Sento che quest’anno, ciò che veramente avrà un ruolo cruciale sarà quello di esprimermi con uno stato d’animo sereno. L’anno scorso – il 2022 – mi sono messa molta pressione cercando di spingermi a più non posso per ritornare al Top. Certamente questo mio modo di fare non mi ha aiutato, anzi ha solo complicato ulteriormente la situazione rendendo il tutto ancora più difficile. Nel 2023 certamente la classifica sarà importante ma di sicuro non sarà più, come accaduto in passato, la mia priorità. Ora si tratta unicamente di godermi il tempo in campo che mi rimane da qui alla fine della mia carriera e cercare di portare a casa quanti più trofei possibili, e solo a quel punto presterò attenzione alla mia classifica“.