Continua il sogno cileno al Movistar Chile Open 2023. Il pubblico di Santiago del Cile avrà, infatti, la possibilità di tifare per un beniamino di casa nell’ultimo atto del torneo cileno.
Il redivivo Nicolas Jarry sopravvive alla battaglia con lo spagnolo Jaume Munar e ritorna in finale tre anni e mezzo dopo il titolo conquistato a Bastad nel luglio 2019.
1-6 7-6 (4) 6-1 il risultato finale che permette a Jarry di divenire il secondo cileno a raggiungere la finale del torneo di casa dopo Cristian Garin, trionfatore nel 2021. Per Jarry si tratterà della quarta finale in carriera.
Per Jarry continua il periodo felice nella gira sudamericana con il cileno che si era spinto sino in semifinale anche la settimana precedente a Rio de Janeiro arrendendosi solo in tre set con lo spagnolo Carlos Alcaraz.
“È fantastico essere qui in Cile e poter giocare una finale” ha dichiarato Jarry. “Ricordo ancora quando da bambino guardavo lo stesso torneo a Vina del Mar. In questo torneo vedevo Fernando [Gonzalez], Nico [Massu], Marcelo [Rios] e ora sono qui per giocare la finale. “
Dopo aver vinto il primo game, Jarry ha subito un parziale di otto game consecutivi persi trovandosi sotto 6-1 2-0. Supportato dal pubblico locale, il cileno è stato in grado di rimontare trovandosi a servire per il set. La pressione ha presentato il conto e Jarry ha subito il controbreak che poteva rivelarsi decisivo in negativo.
Conquistato il tie-break del secondo set, il cileno ha dominato il terzo parziale chiudendo la sfida dopo due ore e 37 minuti. “[Stavo cercando] di giocare punto per punto, cercando di ottenere quanta più energia possibile dal pubblico e da me stesso”, ha concluso il tennista cileno.
Grande gioia per il numero 87 ATP che aveva vissuto nel 2020 con una sospensione per doping in seguito ad una positività registrata nel dicembre 2019. Jarry aveva dimostrato che la sua violazione era stata non intenzionale e ha accettato la squalifica di 11 mesi comminatagli dall’ITF dato che le vitamine assunte dal cileno erano state cross-contaminate alla fonte, cioè nel laboratorio che le produceva. Nel novembre 2020 Jarry è dovuto ripartire dal basso per ricostruire il suo ranking che lo aveva visto raggiungere come best la posizione 38.
In finale Jarry affronterà l’argentino Tomas Martin Etcheverry, vincitore a sorpresa nel derby contro il connazionale Sebastian Baez, testa di serie numero 3 del seeding.
7-5 6-3 il risultato finale della seconda vittoria contro un top50 in tre giorni di Etcheverry. Successo che vale la prima finale a livello ATP per il numero 76 ATP.
“Non ci posso credere”, ha dichiarato Etcheverry al termine della sfida. “Questo è un sogno per me, per la mia famiglia, per i miei amici, per tutte le persone che mi hanno aiutato a raggiungere i miei obiettivi. È fantastico. [Proverò] a godermela domani. Questa sarà la chiave per la mia prima finale della carriera”.
Etcheverry ha giocato un match solido non concedendo nemmeno una palla break al suo avversario. Primo set che ha seguito l’andamento dei servizi. Quando sembrava tutto pronto per il tie-break, Baez è andato in difficoltà trovandosi sotto 0-40. Il numero 35 ATP è stato bravo ad annullare quattro palle break ma è stato costretto alla quinta. Anche nel secondo set è stato sufficiente un break (conquistato nel quarto gioco) per permettere ad Etcheverry di portare a casa la sfida.
“È stato incredibile, così come nella sfida con Lajovic.“, ha dichiarato Etcheverry, che nella sfida dei quarti con il serbo aveva perso solo tre game. “Era la mia prima semifinale in carriera, quindi ho cercato di giocare in modo aggressivo, come nelle altre partite. In questo momento ho molta fiducia in me stesso che mi permette di poter giocare così. Spero di continuare a giocare così anche in finale, perché sto giocando ad un buon livello questa settimana”.
Successo contro Baez che permette ad Etcheverry di entrare in top60, stabilendo il suo best ranking che in caso di successo in finale lo vedrebbe proiettarsi per la prima volta in top50.
Sono tre i precedenti tra Jarry ed Etcheverry tutti giocati in Centro e Sud America e tutti giocati sul mattone tritato. L’argentino è stato in grado di vincere tutti e tre gli incontri. Due a livello challenger a Campinas e Città del Messico e uno a livello ATP, lo scorso anno all’ATP 250 di Cordoba.