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WTA Indian Wells, Swiatek: “Adattarsi alle condizioni di gioco è la cosa più importante”. Raducanu: “Il problema al polso è gestibile”
La numero uno del mondo ha parzialmente confermato le parole di Medvedev sulle somiglianze fra il
BNP Paribas Open e Doha, la britannica si è detta soddisfatta del livello raggiunto

Esordio da numero uno del mondo e campionessa in carica per Iga Swiatek. La polacca ha concesso all’americana Liu un solo gioco, ed ora trova Bianca Andreescu.
Iga si è detta soddisfatta della netta vittoria e di come ha saputo gestire le condizioni ambientali: “E’ stato un match molto solido e sono contenta del modo in cui mi sono regolata col vento, perché in allenamento non era così forte. Tatticamente e tennisticamente, tutto a posto. Questo torneo l’anno scorso mi ha dimostrato che posso giocare ed adattarmi a tutte le condizioni. Vedremo cosa accadrà quest’anno. A parte per la superficie che è lenta-e io preferisco superfici lente-credo che sia il torneo più difficile.
Il clima è secco e il vento può essere molto forte. L’anno scorso sono stata fortunata a dover giocare soltanto la finale nel vento, ma ricordo il match fra Rafa e Carlos. Non so cos’avrei fatto in quella situazione. Quindi sì, adattarsi alle condizioni un po’ meglio dell’avversario è abbastanza difficile ma è la cosa più importante nel tennis. Ho fiducia di poterci riuscire qui, e mi sono allenata bene, perciò ho un’attitudine positiva.”
Come Daniil Medvdedev, anche la numero uno del mondo ha vinto il torneo di Doha, che il russo ha definito ottimo per prepararsi ad Indian Wells per via delle simili condizioni di gioco. Interpellata sul tema, Iga non si è detta del tutto d’accordo: “Direi che tutto è simile eccetto per l’umidità e le palline. Per quanto riguarda il vento ha sicuramente aiutato molto, ma devo ancora abituarmi alle palline. Qui il clima è secco, perciò le palline salgono più velocemente, e a volte si può perdere il controllo. Sono più leggere di quelle con cui abbiamo giocato a Doha e in Australia, ma a volte è più facile giocare senza quel tipo di controllo, perciò dipende.”
Swiatek è poi tornata sul suo essere introversa e sulla sua capacità di non preoccuparsi di ciò che pensano le altre persone: “Nella mia carriera ho avuto la fortuna di fare tutto un passo alla volta. Dopo il primo Roland Garros, ho dovuto imparare a fregarmene di ciò che pensavano le persone e a volte anche io, e concentrarmi semplicemente su lavorare e crescere come giocatrice.
A volte il giudizio degli altri mi provoca ancora un po’ di fastidio. Ad esempio: dopo la vittoria a Doha, le persone erano deluse della mia sconfitta in finale a Dubai. È assurdo, perché se un anno fa avessi avuto lo stesso risultato sarebbe stato fantastico. A volte quei commenti mi infastidiscono più del dovuto.
Non voglio arrivare a quel punto, e non ho molte alternative: o non li leggo o uso la logica e mi ricordo che è comunque un gran risultato. Dicono quello che dicono perché non sanno cosa vuol dire essere una tennista professionista, e quanto è difficile essere continui.”
Poco sotto il nome di Swiatek, scrutando il tabellone si scorge quello di Emma Raducanu, che ha vinto e convinto anche con Linette ed ora affronterà Haddad Maia.
“Sono soddisfatta del modo in cui sto lavorando col mio team”, ha dichiarato Emma. “Non mi esalto né demoralizzo troppo: sto semplicemente facendo progressi un po’ alla volta.”
La britannica ha poi rassicurato tutti sulle condizioni del polso che si è fatta nuovamente trattare in partita: “E’ lo stesso problema di prima. È gestibile. Riesco comunque a vincere match a questo livello.”
Emma si è inoltre espressa sul livello del suo diritto: “Oggi lo sentivo bene. È stata dura a causa delle condizioni, bisognava adattarsi a seconda del lato di campo, perché il vento era da una parte a favore e dall’altra contro. Ho sentito bene la palla col diritto, credo di aver giocato discretamente bene.”
L’interessante sfida fra le due potrebbe concretizzarsi agli ottavi di finale.
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WTA Pechino, il tabellone: Sabalenka e Rybakina nella parte alta. Swiatek e Gauff al debutto in Cina
I quattro bye del torneo sono stati assegnati alle quattro semifinaliste del Toray Pan Pacific Open: Pegula, Maria Sakkari, Veronika Kudermetova e Anastasia Pavlyuchenkova.

È stato sorteggiato il tabellone del China Open, l’ultimo evento WTA 1000 della stagione in programma da sabato 30 settembre. Tra conferme e attesi ritorni si rivedono tutte e quattro le prime teste di serie del ranking, a partire dalla numero 1 al mondo Aryna Sabalenka, assieme a Iga Swiatek, Coco Gauff e Jessica Pegula. Swiatek e Gauff sono pronte a fare il loro debutto in Cina. I quattro bye del torneo sono stati assegnati alle quattro semifinaliste del Toray Pan Pacific Open: Pegula, Maria Sakkari, Veronika Kudermetova e Anastasia Pavlyuchenkova.
Nella prima parte di tabellone svetta Aryna Sabalenka, al suo primo torneo come nuova numero 1 del mondo. Assieme a lei, in questa porzione di tabellone, troviamo la campionessa di Wimbledon 2022 Elena Rybakina, la campionessa di San Diego Barbora Krejcikova, e la quindicesima testa di serie Beatriz Haddad Maia. Sabalenka aprirà il suo torneo contro la rediviva Sofia Kenin. Kenin ha già vinto quest’anno su Sabalenka, battendo l’allora numero 2 nel secondo turno di Roma.
Nella seconda parte di tabellone troviamo la testa di serie numero 4 Jessica Pegula insieme alla testa di serie numero 7 Ons Jabeur. La tunisina ha vissuto una settimana intensa a Ningbo, dove ha raggiunto la sua prima finale da Wimbledon e la prima su un campo in cemento dagli US Open del 2022. Grazie al Bye Pegula inizierà il secondo turno contro Donna Vekic o Anna Blinkova. Oltre a loro le teste di serie numero 12 Petra Kvitova e Jelena Ostapenko, testa di serie numero 13.
La terza porzione di tabellone vede protagonista la campionessa degli US Open Coco Gauff, che giocherà il suo primo evento da campionessa major. La numero tre del mondo affronterà Ekaterina Alexandrova al primo turno. In questa sezione ci sono anche la campionessa di Guadalajara Sakkari e Kudermetova, che hanno dei bye al primo turno. Nella parte bassa, al suo debutto nel torneo, la numero 2 del mondo Iga Swiatek guida l’ultimo quarto del tabellone. Con lei c’è anche la campionessa di Wimbledon Marketa Vondrousova e le uniche due ex campionesse presenti nel sorteggio, Caroline Garcia (2017) e Victoria Azarenka (2012). La Swiatek aprirà contro la spagnola Sara Sorribes Tormo.
ATP
ATP Pechino: Arnaldi perfetto, lascia le briciole a Wolf e approda al 2° turno. Out Sonego contro Humbert
Il numero 3 italiano centra un super debutto, lasciando le briciole all’americano. Ora Tsitsipas o Jarry. Il torinese perde all’esordio contro il francese Humbert

U. Humbert b. L. Sonego 7-5 3-6 6-0 (Jacopo Gadarco)
Sconfitta all’esordio per Lorenzo Sonego. Il 28enne di Torino, sceso questa settimana al numero 56 del ranking dopo non aver potuto (ancora) difendere il titolo di Metz del 2022 (il torneo quest’anno è stato spostato ad inizio Novembre), è stato sconfitto da Ugo Humbert.
Il 25enne francese si è infatti imposto col punteggio di 7-5 3-6 6-0.
Nel primo set entrambi hanno controllato senza troppi problemi i turni di servizio nonostante una percentuale piuttosto bassa di prime palle in campo (Humbert 53%, Sonego addirittura 43%).
L’italiano ha sprecato una palla break nel corso dell’ottavo game con un brutto errore di dritto, assolutamente gratuito, per poi perdere il servizio a 15 sul 5 pari a causa di un game piuttosto sciagurato (due errori non forzati di dritto davvero insoliti per Sonego), concluso con un doppio fallo.
Al termine del primo set Sonego però chiede l’intervento del fisioterapista per un problema al collo, un fastidio fisico che potrebbe avere influito sulla prestazione al servizio di Lorenzo (2 ace e 3 doppi falli, solamente il 59% di punti vinti con la prima in campo).
Humbert (numero 36 del ranking) ne approfitta e scappa subito sul 2-0 anche nel secondo parziale, ma il francese, lo sappiamo, spesso incontra delle difficoltà nel momento di azzannare le partite ed infatti spreca immediatamente il vantaggio, e addirittura subisce un altro break nel corso dell’ottavo game (meraviglioso passante di rovescio in cross di Sonego).
6-3 Sonego, che sogna la rimonta: ma la realtà del terzo set è invece piuttosto amara.
Humbert domina dall’inizio alla fine, riuscendo a battere finalmente l’italiano dopo due sconfitte su due nel corso del 2023 (la prima delle quali con quattro match point, a Montecarlo) concedendo solamente una manciata di punti al suo avversario nel corso di tutto il parziale, e chiude la partita in 2 ore e venticinque minuti.
Al secondo turno afffronterà il vincente del match tra Rublev (5) e Norrie.
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[Q] M. Arnaldi b. [Q] J.J. Wolf 6-2 6-2
Inizia come meglio non poteva l’avventura al China Open di Pechino per Matteo Arnaldi, che dopo le due vittorie nelle qualificazioni coglie anche la prima vittoria in tabellone principale ad un ATP500. E che vittoria! Lascia solo quattro game ad un giocatore comunque esperto, anche lui qualificato, come J.J. Wolf, tutt’altro che facile da affrontare sui campi in cemento, e che sembra essere decisamente più distante delle sole 3 ufficiali posizioni in meno rispetto all’italiano nel ranking. Ranking che per Matteo continua a dare grandi notizie, e lo vedrà, con questa vittoria, almeno al n.42 al mondo da lunedì. La top 40, e il sogno di essere testa di serie all’Australian Open, sono tutt’altro che pianeti lontani. Nel frattempo Arnaldi può godersi la vittoria e il riposo, in attesa di scoprire chi affronterà in un secondo turno che già si prevede scoppiettante, tra il cileno Nicolas Jarry e il n.4 del tabellone Stefanos Tsitsipas.
Primo set
Arnaldi mette a segno il primo break della partita già nel terzo game. Inizio positivo, buon ritmo da fondo e giusta strategia nel muovere Wolf e spesso costringerlo a lasciare scoperte larghe porzioni di campo. Non positivissimo l’americano, che con due non forzati, dopo essere stato certo provato psicologicamente da un pazzesco recupero da dietro la schiena di Matteo, concede il servizio all’azzurro. Alla distanza esce la grande maturità che costantemente sta sviluppando Matteo. Wolf non trova mai occasioni in risposta, e a tratti vacilla anche al servizio, non riuscendo ad imporre il suo gioco, ma cercando di fare da parabrezza all’avversario.
E così nel settimo game, infilando un altro paio di punti di qualità, tra cui un bellissimo rovescio stretto che manda fuori tempo l’americano, il n.48 al mondo conquista il doppio break di vantaggio. Ed è preludio a un netto 6-2 che permette ad Arnaldi di conquistare un primo set in cui perde solo due punti al servizio (entrambi nell’ultimo game tra l’altro) tenendo sempre in mano lo scambio con gran solidità, così da impedire all’americano il suo gioco di accelerazioni improvvise e colpi particolari che escano fuori dal palleggio.
Secondo set
Se il primo set è giocato troppo bene da Matteo, con neanche troppi errori di Wolf, il n.51 al mondo inizia malissimo il secondo. Tre dritti in corridoio, con il suo cavallo di battaglia che non riesce a dargli quanto sperato, e uno smash lungo, regalano già nel primo gioco il break al ragazzo di Sanremo. Non sfugge una palla a quest’ultimo, che rimanda l’impossibile al “povero” JJ, che accusa la differenza sulla diagonale di destra, patrocinio di Arnaldi nella partita odierna. E infatti due non forzati di dritto di fila, quasi di frustrazione, per il non trovare contromisure né colpi che possano dare difficoltà all’italiano, regalano nel terzo gioco il doppio break al nostro, che si porta sul 3-0.
Non smarrisce neanche per un attimo la concentrazione Matteo, che costringe Wolf agli straordinari su ogni punto, attaccando in risposta e senza concedere nulla al servizio. Con un ace, coronamento di una partita senza sbavature, condotta dall’inizio alla fine, Arnaldi chiude anche il secondo parziale per 6-2. Wolf mai è arrivato ai vantaggi in risposta, mai è riuscito a creare un surplus nello scambio. Ha subito tanto sul dritto, ancor di più sul rovescio, spesso giocato stretto da Matteo trovando grandi angoli. Una prestazione da incorniciare, che anche in vista del secondo turno non pone alcun tipo di limite.
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Classifica ATP: prime 10 posizioni invariate. Zverev settimo nella race
Sonego in discesa esce dai primi 50, Roman Safiullin a un passo dalla top 40

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Ringraziamo la Cina per i suoi tornei, che hanno fatto sì che questa settimana la nostra rubrica di commento alla classifica ATP non sia rimasta bianca, almeno per quanto riguarda le posizioni di vertice.
Quelli disputati nel corso della settimana scorsa a Zhuhai e Chengdu conclusisi nel tardo pomeriggio di martedì e vinti rispettivamente da Karen Khachanov e Alexander Zverev hanno infatti determinato gli unici (piccoli) cambiamenti nelle prime venti posizioni.
Hanno infatti guadagnato un posto Karen Khachanov, Cameron Norrie e Grigor Dimitrov mentre ne hanno perso uno Felix Auger-Aliassime, Hubert Hurkacz e Benjamin Shelton.
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