È passato quasi un anno dall’ultima partita a livello WTA di Elina Svitolina, che per diversi motivi non scende in campo dallo scorso 24 marzo, quando venne sconfitta all’esordio del Miami Open da Heather Watson. Da quel momento, complice la maternità e la guerra che ha sconvolto il suo paese, l’ucraina non ha più messo piede in campo.

La preoccupazione primaria dell’attuale n°875 del ranking – che a breve rimarrà senza punti in classifica – era comprensibilmente quella di prendersi cura di Skaï Monfils, la primogenita di Elina e Gaël (anche lui, peraltro, rientrato nel circuito da pochissimo). Parallelamente a ciò, tuttavia, si è drammaticamente affiancata anche la guerra in Ucraina, di cui Svitolina è senza dubbio la più nota e titolata rappresentante nel mondo del tennis. Il suo impegno nel raccogliere fondi per il proprio paese è stato encomiabile, con un pensiero rivolto direttamente anche ai propri famigliari. “Ho cari amici e parte della famiglia in Ucraina e so bene ciò che stanno passando – dichiarava Elina un paio di mesi fa.

“Non ho toccato una racchetta da tennis per sette mesi. Volevo staccare dal tennis, mi sono sentita sopraffatta da quanto era accaduto nel mio paese alla fine di febbraio e da tutta l’ansia e la pressione che ne conseguiva […]. Adesso l’obiettivo è quello di tornare, tuttavia non rimpiangerò questo periodo lontano dai campi“. Sebbene non siano giunte notizie ufficiali da parte della diretta interessata, pochi giorni fa Svitolina ha postato sui propri canali social uno scatto che la ritraeva in allenamento a Monte-Carlo, foto che ha suscitato moltissime interazioni tra cui qualcuna anche dalle proprie colleghe. Daria Saville, ad esempio, le ha chiesto se fosse pronta a rientrare in vista del Roland Garros, pur non ricevendo risposta. Al momento, infatti, non è chiaro quando l’ucraina sarà pronta per tornare a competere.

Ciò che sembra certo, almeno stando a quanto riferisce il De Telegraaf, è che Svitolina avrà un nuovo allenatore. A sedere sulla sua panchina sarà Raemon Sluiter, ex tennista olandese con un passato da n°46 ATP. Sluiter in passato è stato anche coach di Kiki Bertens: ora l’obiettivo sarà quello di rimettere in sesto una giocatrice che, neanche sei anni fa, raggiungeva il n°3 del ranking, spingendosi poi fino alle semifinali di Wimbledon e US Open nel 2019. Da parte delle 28enne di Odessa la strada sembra ormai tracciata. Tornare in campo in buona forma dimostrerebbe anzitutto che si può essere competitive anche dopo la maternità ma, soprattutto, aiuterebbe a fornire ulteriore visibilità all’Ucraina. Lei stessa, infatti, aveva dichiarato di volersi esporre in prima persona per il proprio paese.