ATP Indian Wells, Sinner: "Oggi era importante essere imprevedibili" [AUDIO]

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ATP Indian Wells, Sinner: “Oggi era importante essere imprevedibili” [AUDIO]

“Anche se in campo non sorrido molto, mi diverto” Proseguono i progressi per Jannik Sinner: “Mi sento più sicuro a rete anche nelle volée difficili. Abbiamo lavorato tanto”

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Jannik Sinner - Indian Wells 2023 (foto Ubitennis
 

Dopo Miami nel 2021, Jannik Sinner torna a giocarsi una semifinale in un Masters 1000 e lo fa ancora sul cemento americano ma sta volta al BNP Paribas Open di Indian Wells. In tre set l’altoatesino ha battuto il campione uscente Taylor Fritz (qui la cronaca da bordocampo di Luca Baldissera) e il duro lavoro con Vagnozzi e Cahill sta continuando a pagare. “L’anno scorso siamo stati tanto tempo a lavorare mentre adesso cerchiamo anche qualche risultato” ha affermato Sinner. Di seguito le risposte alla stampa di Jannik, che è già sicuro di salire almeno al N.12 del ranking lunedì prossimo. Se Frances Tiafoe dovesse perdere contro Daniil Medvedev la prima semifinale a quel punto Jannik sarebbe sicuro anche della posizione N.11.

Gibertini: Congratulazioni. Ho avuto la sensazione che fosse decisivo rimanere vicino al campo, alla linea di fondo per stare in una posizione migliore per vincere gli scambi;
Sinner: Sicuramente era una parte importante ma dall’altro senso se sei troppo vicino colpisci male la palla o gliela alzi un poco, era difficile mantenere quella posizione. Oggi secondo me era importante colpire la palla giusta ed essere un po’ imprevedibile perché ad un certo punto giocavamo tanto uguale, diritto, rovescio, più o meno tutti e due sapevamo dove tiravamo. È stata una partita veloce, rapida, anche fisica ad un certo punto ma credo che oggi ho risolto un buon problema.

Baldissera: Però si vedeva che spesso eri tu a cercare l’iniziativa. anche questo fa parte del capire il momento giusto in cui prendersi il rischio.
Sinner: In questo senso stiamo lavorando tanto nella progressione verso la rete e mi sento più sicuro, anche di fare delle volée un po’ più difficili soprattutto quelle basse. io sto anche un po investendo per il futuro però secondo me, ripeto, l’anno scorso ho investito tanto, siamo stati tanto tempo a lavorare su questo mentre adesso cerchiamo anche qualche risultato perché siamo venuti qua comunque per giocare più partite possibili e quindi sono contento del risultato.

 

D: Dal punto di vista mentale, c’è stato un momento in cui dopo le tante occasioni mancate hai titubato un attimo?
Sinner: Semplicemente nel terzo mi sono sentito anche meglio nei game di risposta, anche magari sbagliando, come non facendo il break sul 0-40. Era tosto da accettarlo ma ha servito bene lui, poi ho sbagliato il rovescio sul 30-40. Ma ero contro vento ed era giusto giocare abbastanza profondo. Poi dopo aspettavo un po’ qualche seconda che poi è arrivata, io ero contro vento, lui con vento e ho giocato con più spin e ho trovato il break. Sono stato molto presente e tranquillo.

Baldissera: Questa partita può essere quella della svolta?
Sinner: Ma sicuramente. Quando ho fatto finale a Miami è stato un po’ diverso. Zverev aveva perso contro Ruusuvuori, in semi avevo Bautista Agut, nei quarti Bublik, tutti ottimi giocatori però ora credo di essere un altro giocatore. molto più consapevole delle mie qualità, e dall’altro senso so quanto posso migliorare in tutte le settimane che gioco perché c’è tantissimo da lavorare. Tutti i colpi che faccio non sono un caso. È tanto tempo che non faccio una semifinale in un torneo importante e sono contento, però l’anno scorso ho fatto tanti quarti, e ogni volta che ne giochi uno in più ti senti più consapevole. Quindi sono contento.

Vanni: Come siete arrivati creare la struttura che funziona meglio nel vostro team?
Sinner: Sicuramente ci vuole un po’ di tempo. Ovviamente la mia decisione è quella più importante: ci sono dei tornei dove mi piace tanto giocare, altri dove faccio più fatica apertamente. Poi troviamo anche una soluzione di programmazione, di allenamento, quando facciamo certi esercizi anche fisicamente. Mi ricordo l’anno scorso abbiamo lavorato tanto fisicamente la settimana prima di Madrid e poi lì abbiamo fatto fatica. Comunque ci sediamo a tavola, si parla e si trova la soluzione migliore. Sta funzionando bene.

Nella conferenza stampa in lingua inglese invece ha detto:

Sulla collaborazione con il coach Darren Cahill

“Io e Darren Cahill non parliamo molto prima delle partite, ma lui mi dà sempre qualche ottimo consiglio a livello mentale. Mi aiuta anche tatticamente, ma non vi dirò ciò di cui parliamo. Abbiamo iniziato a studiare e capire sempre meglio anche il gioco degli avversari, modellandolo sul mio modo di interpretare le partite. Un anno fa pensavo solo al mio gioco, senza considerare quello del mio rivale, ma ora sono un giocatore diverso. Ho ancora molto da migliorare, ma in un anno sono cambiate molte cose. La cosa più importante che mi dice sempre Darren è di divertirmi ed essere orgoglioso di dove sono. Anche se in campo non sorrido molto, mi diverto tanto”.

Sul suo fisico
“Darò ancora tanto tempo al mio corpo per svilupparsi. Ora, però, sicuramente sono messo meglio fisicamente rispetto ad un anno fa. Ci prendiamo cura di ogni dettaglio e conosco meglio il mio corpo, so quando allenarmi o quando magari è il caso di andare solo in palestra. Tutti gli infortuni subiti lo scorso anno sono stati difficili da assorbire anche a livello mentale: nel 2023 mi sento molto meglio anche sotto questo aspetto. Tre due o tre anni so che sarò messo molto bene fisicamente”

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ATP Miami, Fritz: “Ora almeno 10, 15 tennisti possono vincere i grandi tornei, è fantastico”

Il tennista americano Taylor Fritz vuole essere protagonista: “Mi sento di avere le stesse possibilità di chiunque altro”

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Taylor Fritz - Indian Wells 2023 (foto Twitter @bnpparibasopen)

Taylor Fritz vuole essere grande protagonista in questo Masters 1000 di Miami. Si sente abbastanza bene e vuole continuare a dimostrarlo strada facendo. Il suo debutto nel torneo è stato positivo e ha eliminato Nava in due set. Ad eccezione di quel break iniziale subito dopo aver commesso due doppi falli, la sua gara è stata straordinaria. “Sono stato bravo – afferma l’americano – a recuperare prontamente il break di svantaggio nel primo set e ritengo di aver giocato un ottimo tennis. Soprattutto nel secondo parziale, quando ero molto più rilassato, ho giocato una gara solida. Per essere l’inizio va bene”.

Fritz si sente a suo agio sui campi di Miami e ha sentito tanto tifo in occasione del suo esordio ed è felice di essere protagonista in questa fase del tennis in cui c’è un ricambio generazionale doveroso, con Djokovic e Nadal assenti e Federer ritirato: “Sono felice del momento, un’Era nella quale posso ancora crescere tanto per continuare il mio percorso. C’è davvero la sensazione che tutti possano vincere. Io direi almeno 10, 15 tennisti hanno queste chance, si tratta solo di vedere chi gioca meglio quella settimana. È cambiato molto per me nell’ultimo anno e mezzo o giù di lì perché ho sempre voluto vincere tornei, e molte volte mi è sembrato altamente improbabile che ciò sarebbe accaduto con molti di questi ragazzi nei sorteggi visto quanto erano imbattibili. Quindi è fantastico sentire di poter partecipare a questi tornei e rendersi conto di avere le stesse possibilità di chiunque altro di vincere“.

Il derby tutto americano con Nava ha segnato il suo esordio. Si sente, ovviamente veterano, nei confronti del classe 2001 e n. 187 del ranking: “E’ sulla strada giusta e deve solo giocare più gare di questo livello per scalare la classifica. Contro di me ha cercato di vincere ogni punto, ma poi è calato, perché non puoi avere questo ritmo per tutta la gara. Ma il suo livello è molto buono. Sono errori che si fanno quando sei giovane e giochi poco”.

 

Morgan, la ragazza di Taylor Fritz, sta spopolando sui social mostrando contenuti del dietro le quinte dei tornei. Era qualcosa che i tifosi cercavano, visto il gran successo che lei ha riscontrato su TikTok e Youtube: “È sempre stato uno dei suoi obiettivi rendere il tennis più popolare al di fuori del circuito e dei suoi appassionati. Con i social riesci davvero a raggiungere tutti senza limitazioni, è davvero straordinario. Nella nostra generazione di tennisti la comunicazione è molto importante, ti rende ancor più popolare oltre ai risultati che ottieni sul campo. Non c’è niente di sbagliato nel voler solo giocare a tennis e avere la tua vita e far vedere quello che fai. E’ un modo prezioso per far crescere il tennis”.

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ATP Miami, doppio: subito fuori Fognini/Bolelli. Eliminati anche i campioni dell’Australian Open

La coppia italiana cede ai maestri Ram/Salisbury. Avanzano i numero 1 Koolhof/Skupski che eliminano i campioni dell’Australian Open 2023 Hijikata/Kubler

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Fabio Fognini e Simone Bolelli – Davis Cup 2022 by Rakuten Bologna

Non solo singolare. Ha iniziato a muovere i primi passi anche il tabellone di doppio del Miami Open presented by Itaù 2023 e non sono mancate sfide emozionanti e sorprese.

Per i colori italiani vi era un unica coppia al via, ma l’avventura in Florida è finita rapidamente. Ovviamente il team made in Italy presente in tabellone era la coppia composta da Bolelli e Fognini. I “Chicchi”, tuttavia, non erano stati fortunati nel sorteggio trovando subito la coppia numero 2 del seeding composta dai “maestri” Rajeev Ram e Joe Salisbury. 6-4 6-3 il punteggio a favore della coppia anglo-americana a cui è stato sufficiente un break nelle fasi finali di ognuno dei due set per portare a casa la partita. Bolelli e Fognini dal canto loro hanno avuto tre palle break nel corso del match ma gli avversari sono stati bravi ad annullarle tutte.

Dopo i quarti di finale raggiunti ad Indian Wells, arrivano uno stop prematuro per i due italiani che rallentano la loro corsa nella Race verso Torino, che li vede al momento alla posizione numero 22. Il successo nell’ATP 250 di Buenos Aires rimane il miglior risultato in questo inizio di stagione dei “Chicchi

 

Al secondo turno Ram/Salisbury affronteranno una coppia composta da due singolari a stelle e strisce. Due top 40 come Tommy Paul e Ben Shelton che hanno strappato il pass per il secondo turno, aggiudicandosi per 10-8 al match tie-break la sfida con i due teenager Damm/Shang, omaggiati con una wild card.

Se le teste di serie numero 2 non hanno avuto particolari problemi ancora meglio è andata ai numero 1 del seeding Wesley Koolhof/Neal Skupski. La coppia anglo-olandese era stata sorteggiata al primo turno con i vincitori dell’Australian Open 2023 Rinky Hijikata e Jason Kubler. Nonostante le premesse di match combattuto, la sfida è stata a senso unico. 6-1 6-2 il risultato finale per i primi favoriti del tabellone, vendicando la sconfitta patita in Australia.

Koolhof/Skupski hanno convertito sei delle nove palle break con due partenze a razzo che hanno annichilito i rivali, visto che in entrambi i set si sono trovati rapidamente a condurre 4-0.

Molta curiosità per una nuova coppia che si è creata nel circuito, quella composta dallo statunitense Austin Krajicek e il francese Nicolas Mahut. Krajicek si è presentato a Miami orfano del suo abituale compagno Ivan Dodig, out per infortunio.

Nonostante fosse la prima volta insieme il duo franco-americano è riuscito a sorprendere i campioni olimpici e vincitori del Miami Open 2021 Nikola Mektic e Mate Pavic. Krajicek/Mahut si sono aggiudicati il primo set e nel tie-break del secondo set hanno anche avuto un match point. Il set poi ha preso la direzione dei croati che si sono trovati a condurre 6-4 nel match tie-break. Da quel momento Krajicek/Mahut hanno messo il piede sull’acceleratore e con un parziale di sei punti a uno hanno chiuso la pratica 6-3 6-7(6) 10-7. Al secondo turno il duo franco-americano partirà favorito contro la coppia Matos/Vega Hernandez, trionfatori contro gli spagnolo Munar/Zapata Miralles.

Tra coloro che sono approdati al secondo turno vi sono gli olandesi Haase/Middelkoop, vincitori in due set su Baez/Etcheverry, Bublik/Kecmanovic, che regolano con un doppio 6-3 Cachin /F. Cerundolo, e gli statunitensi Lammons/Withrow che si aggiudicano la sfida contro gli alternate Escobar/Reboul con un doppio tie-break.

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ATP Miami, Alcaraz: “Vincerò un altro Slam”

Il tennista spagnolo dopo il successo contro Bagnis parla dell’importanza della vita fuori dal campo: “Devo prendermi cura di me stesso un po’ di più, sinora non l’ho fatto così bene come avrei voluto”

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Carlos Alcaraz - Indian Wells 2023 (foto Ubitennis)

Si rivela poco più che una formalità l’esordio del numero 1 al mondo Carlos Alcaraz al Miami Open presented by Itaù 2023. Il tennista spagnolo ha lasciato solo due game al malcapitato Facundo Bagnis in una sfida durata poco più di un’ora di gioco. Nella conferenza stampa post partita il tennista spagnolo ha ribadito la voglia di conquistare un altro torneo del Grande Slam, focalizzandosi sull’importanza di ciò che accade fuori dal campo.

D. Hai detto che l’anno scorso questo è stato un torneo molto importante per te. Quando hai vinto qui, forse hai pensato di poter vincere un Grande Slam. Ad un anno di distanza, quanto ti senti cambiato rispetto a quella persona che ha giocato il suo match di primo turno qui l’anno scorso?
ALCARAZ: “è diverso tornare qui come campione in carica. Penso che quando ho detto lo scorso anno non è sbagliato, ero pronto a vincere un Grande Slam. Adesso dirò la stessa cosa: vincerò un altro torneo del Grande Slam. Ovviamente è fantastico giocare qui. Giocare un primo turno qui non è diverso rispetto allo scorso anno. L’unica differenza è che quest’anno ho giocato sul Campo Centrale, non è stato così lo scorso anno.”

D. Pensi di essere cambiato come persona?
ALCARAZ: “Sono cresciuto molto dall’anno scorso. È stato un anno fantastico per me come giocatore ma anche come persona. Ho imparato molte cose, non solo in campo ma anche fuori.

 

D. Ti stai approcciando a questo torneo come campione in carica o lo stai affrontando come se fosse un nuovo torneo?
ALCARAZ:Come un nuovo evento. Cerco di non pensare al fatto di essere campione in carica. Sto cercando di non pensare che ho vinto qui nella passata edizione. Dico sempre la stessa cosa quando gioco la prima partita in un torneo: per me è sempre qualcosa di nuovo. Vivo la cosa giorno dopo giorno, turno dopo turno, cerco di giocare al meglio ogni giorno e provo anche a divertirti in ogni partita. Questo è l’unico obiettivo e l’unico pensiero nella mia mente in ogni partita.”

D. Lo US Open, è stato uno sforzo fisico enorme per te. Si è trattato di vincere match al meglio dei cinque. Hai giocato fino a tarda notte. Guardando indietro, pensi che ciò abbia contribuito ai problemi fisici che ti hanno fatto saltare l’Australian Open?
ALCARAZ: “Direi di no. Non ha avuto impatti sul mio problema fisico. Era passato molto tempo dallo US Open e il mio primo infortunio è stato a Parigi. Mi sono ripreso molto velocemente e molto bene. Direi che si tratta solo sfortuna. Probabilmente non mi sono preoccupato abbastanza di tutti gli aspetti fuori dal campo. Ma lo US Open non ha influito su questo.”

D. Questa settimana abbiamo parlato di te con Andy Murray. Ha detto che gli piace il modo in cui giochi senza pensieri. Nella sua carriera, ha detto che poteva giocare così solo quando aveva 18 o 19 anni. Quando è cresciuto, è diventato più difficile perché aveva molti più pensieri nella sua testa. Pensi che questo possa accadere?
ALCARAZ: Probabilmente sì. Devo approfittare di questo momento, visto che sono abbastanza giovane. Sono d’accordo con quello che ha detto. Sono giovane e non mi preoccupo di nient’altro se non di giocare e divertirmi in campo. Questa è l’unica cosa. Probabilmente quando sei più grande, pensi di più.”

D. Ad Eurosport, hai dichiarato che hai dovuto cambiare alcune cose per proteggerti dagli infortuni. Puoi dirci cosa hai dovuto cambiare? Devi essere a letto ogni sera alle 9:00, non puoi bere qualcosa con i tuoi amici o cose del genere?
ALCARAZ: “Ho detto che devo prendermi cura di me stesso un po’ di più fuori dal campo, preoccupandomi di andare a letto presto, riposare meglio, mangiare bene, prendermi cura di me stesso fuori dal campo. Questa è la cosa più importante per me. Direi che sinora non l’ho fatto così bene come avrei voluto. Ma dopo l’infortunio di gennaio ho iniziato a gestire meglio le situazioni fuori dal campo.

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