(da Indian Wells, il nostro inviato)
[11]J.Sinner b. [4]T.Fritz 6-4 4-6 6-4
PRIMO SET – Inizia Taylor, pronti via ed è subito break per Sinner, che sfrutta un paio di incertezze dell’avversario. Fritz prova a reagire, arriva a sua volta a palla break, ma l’azzurro la annulla con autorità: sarà l’ultima concessa di tutto il set. Di contro, Jannik, mentre tiene senza affanni particolari i suoi turni di battuta, arriva almeno a 30 in ogni game di servizio dello statunitense (in due occasioni, 0-30), mantenendo costante la pressione, e spingendo con entrambi i fondamentali in modo efficace. Sul 5-3 ha una seconda palla break, che è anche un set point, ma Taylor piazza l’ace centrale. Poco dopo, però, Sinner non ha esitazioni e chiude per 6-4 un set magari non troppo scintillante, ma giocato in maniera straordinariamente attenta e concentrata.
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SECONDO SET – Le cose non cambiano troppo rispetto al primo parziale, con la differenza che Fritz riesce a essere più autoritario alla battuta, correndo meno rischi di prima. Jannik continua a martellare, ed è anche bravo nelle chiusure in avanti. Nel palleggio, si vede che Taylor, forse in cerca di sicurezze in una giornata non brillantissima (però il merito è dell’azzurro), tira quasi sempre forte e profondo al centro, senza azzardare troppi angoli, ma la cosa non mette granchè in difficoltà Sinner, che regge tranquillamente e anzi incassa parecchi gratuiti dell’avversario. Non ci sono rischi per chi è al servizio, finchè non arriviamo al 5-4 per Fritz: all’improvviso, Jannik sbaglia un paio di colpi, non mette la prima palla, si trova 15-40, e cede al primo set point, infilato da un bel passante di Taylor. Che sport maledetto il tennis: totale controllo della partita o quasi per un’ora e mezza, e poi, in tre palle che vanno storte, eccoci un set pari, tutto da rifare.
TERZO SET – Bella reazione di Sinner in avvio, con servizio strappato a Fritz giocando molto bene, ma lo statunitense pareggia subito controbrekkando alla prima occasione. Entrambi ora alternano belle cose a errori gratuiti, si capisce che la tensione si sente, il pubblico è molto sportivo e applaude convinto anche i punti dell’italiano. Sull’1-1, Taylor si trova sotto 0-40, ma grazie al servizio e a un rovescio lungo di Jannik si salva, peccato, era una grande occasione. Poco dopo, sul 3-3, un gran braccio di ferro a pallate vinto da Sinner porta un’altra palla break, ma il rovescio diagonale lo tradisce: altra occasione sfumata, iniziano a essere tante. Jannik non demorde, sale di intensità col palleggio, sul 4-4 si trova avanti 30-0 sulla battuta di Taylor, e poi arrivano due palle break consecutive: la prima è quella buona, e lo manda a servire per il match. Senza tremare, Sinner chiude, e diventa il primo italiano di sempre ad arrivare in semifinale qui a Indian Wells. Aspetta il vincente tra Aliassime e Alcaraz. E cioè – aggiungiamo al pezzo originale – Alcaraz che ha battuto 6-4,6-4 Aliassime. Intanto Sinner ha scavalcato nella classifica virtuale Cameron Norrie e sarebbe già n.11 ATP a meno che Tiafoe batta Medvedev e Jannik perda da Alcaraz. In questo caso Tiafoe scavalcherebbe Sinner e sarebbe lui il n.11 mentre Sinner diventerebbe n.12. L’obiettivo dichiarato dal tennista della Val Pusteria di rientrare fra i top-ten è comunque sempre più vicino.
“Partita molto difficile, lui aveva vinto qui, sono stato aggressivo, soprattutto ho trovato la risposta quando serviva, spero di essere pronto per la semifinale“, dice Jannik nell’intervista a fine match.