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Vagnozzi: “A 19 anni i Fab3 non erano forti come Alcaraz, ma Sinner con lui se la gioca alla pari” [ESCLUSIVA]

Intervista esclusiva con coach Simone Vagnozzi dopo l'ottimo inizio di stagione di Jannik Sinner

Last updated: 25/03/2023 11:18
By Vanni Gibertini Published 24/03/2023
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12 Min Read
Jannik Sinner e, sullo sfondo, Simone Vagnozzi - Miami 2023 (foto Ubitennis)

Quest’anno avete scelto una programmazione che ha rinunciato a giocare nella settimana nella quale si disputavano i due “500” di Dubai e Acapulco, privilegiando la disputa di due tornei “250” tra Montpellier e Marsiglia, dove poi si è dovuto dare forfait all’ultimo minuto. Si è trattata di una programmazione coraggiosa, che ha rinunciato a tornei con potenzialmente tanti punti, ma che forse ha dato i suoi risultati, perché magari la semifinale di Indian Wells non sarebbe arrivata nel caso in cui si fosse deciso di giocare un “500” la settimana precedente. Si è trattato di una scelta fatta a monte ad inizio anno, oppure la decisione è maturata strada facendo?

Già ad inizio anno era stato deciso di non giocare la settimana di Dubai e Acapulco per ricavare il tempo per allenarsi bene e preparare la trasferta in Nord America. Poi è stato deciso di mantenere la programmazione invernale focalizzata sui tornei indoor, di non cambiare da indoor a outdoor, cercando di lasciare Jannik in continuità nelle condizioni in cui lui si trova comunque molto bene. Poi evidentemente lo si impara alla fine se le scelte sono giuste o meno, anche perché Medvedev ha vinto Dubai, e poi a Indian Wells è arrivato in finale. Però Indian Wells si gioca sempre in condizioni abbastanza particolari e noi abbiamo deciso di dedicare il tempo necessario per prepararle quel torneo.

Parliamo di Miami: siete arrivati, vi siete allenati, avete provato campi e palle. L’anno scorso fu un torneo sfortunato per Jannik che fu costretto a ritirarsi a causa delle vesciche in un match certamente possibile contro [Francisco] Cerundolo. Che tipo di sensazioni avete avuto nel primo allenamento? Da fuori il campo sembra abbastanza più rapido rispetto a Indian Wells: voi come lo avete trovato?

Le condizioni sono sicuramente molto più veloci, il campo è molto più veloce, magari la palla nell’aria viaggia un po’ meno perché là è deserto e qui è più umido, ma ci saranno sicuramente meno scambi che a Indian Wells. Bisogna sperare di giocare quando c’è poco vento, perché qui spesso capita che ci sia vento. Ma noi ci siamo allenati bene, Jannik sta bene, bisogna rimettersi a testa bassa a lavorare.

Guardiamo un po’ più avanti, alla stagione sulla terra battuta: quali sono le prospettive sul rosso per questo “nuovo” Sinner, con il servizio migliorato? Che risultati si possono fare, visto che sulla terra si gioca anche a Roma oltre che Parigi dove lo scorso anno le cose non sono andate troppo bene?

Io credo che Jannik possa fare ottimi risultati sulla terra battuta. Lui si adatta abbastanza bene, perché anche se il suo ottimo timing è esaltato dalle superfici rapide, sul lento magari lui riesce a far viaggiare la palla anche quando altri invece fanno più fatica. Dobbiamo essere bravi per ritagliare il tempo giusto per preparare quella parte di stagione al meglio, perché gli scambi sono più lunghi quindi c’è bisogno di un po’ più di forza soprattutto sulle gambe. C’è tempo per fare qualche variazione in più, con palle alte, strette, smorzate, etc… Sì, credo che si possano fare ottimi risultati sulla terra.

L’obiettivo della stagione, ci si era detti prima dell’Australia, è quello di arrivare a Torino. La “race” al momento conferma che si tratta di un’ambizione legittima. Voi come valutate il percorso fatto finora?

La cosa che mi dà più soddisfazione è che in tutti i match giocati quest’anno [Jannik] ha espresso un ottimo livello di tennis. Fisicamente sta bene, l’anno è lungo e bisogna cercare di sfruttare tutte le occasioni che si presentano. Purtroppo lo scorso anno non è stato possibile sfruttare alcune di queste occasioni per sfortuna o per altri motivi, ma quest’anno siamo sicuramente nella posizione giusta.

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TAGGED:ATP Miami 2023featuredjannik sinnersimone vagnozzi
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