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Dopo aver vinto un primo turno da incubo contro Humbert, Lorenzo Sonego si prepara al secondo turno del Rolex Monte-Carlo Masters contro il campione uscente del Miami Open: Danil Medvedev. Il direttore Ubaldo Scanagatta ha intervistato il coach del torinese, Gipo Arbino, per capire come intendono affrontare la sfida che li aspetta.
Scanagatta: Sono qui con Gipo Arbino che ha sofferto le pene dell’inferno perché Lorenzo ancora una volta è uscito fuori dalla fossa al primo turno del torneo.
Arbino: “Quando Lorenzo ha delle giornate come oggi, dove subentrano anche dei problemi fisici e alza il livello, mi dimostra davvero quanto margine di crescita c’è ancora. Perché ha giocato un tennis di altissimo livello, sfoderando dei punti incredibili mentre sentiva arrivare i crampi”.
Scanagatta: A proposito di questo, com’è che però Lorenzo riesce a tirare fuori il meglio di sé quasi sempre quand’è in grande difficoltà? Non poteva cercare di risolvere i problemi prima?
Arbino: “Quando si hanno dei problemi fisici la compensazione arriva sempre con la forza dal braccio. Il lavoro che voglio fare proprio con Lorenzo è basato sulla potenza del braccio che viene fuori. Perché deve imparare ad usarla anche quando non ci sono problemi fisici da compensare”.
Scanagatta: Ora deve giocare con Medvedev. Non so se hai visto giocare Alcaraz con Medvedev, ma lui ha fatto un sacco di serve&volley per spiazzare Medvedev in finale, visto che lui risponde sempre più lontano degli altri.
Arbino: “Si certo è vero, anche noi cercheremo di mettere in pratica questa tattica per trarne un vantaggio. Lorenzo oltretutto sa fare molto bene il serve&volley quindi sicuramente ci proverà”.
Scanagatta: Dici che dovrà forzare un po’ la natura del suo gioco per farlo magari due volte a game? O dici che sarà più una volta ogni due game?
Arbino: “Bisognerà sicuramente forzarlo un po’ a fare questa cosa qui. Ma ormai il livello è talmente alto in risposta che sono sicuro sarà d’accordo nel provare a farlo più del solito”.
Scanagatta: Cosa consiglieresti in questo caso contro Medvedev: è più facile fare il serve&volley con una traiettoria più esterna da destra o è più facile giocarla da sinistra? Premesso che Medvedev gioca meglio di rovescio perché riesce ad anticipare di più. E lo faresti più sui punti pari o dispari?
Arbino: “Da destra con lo slice di Lorenzo proverei sicuramente a buttarlo fuori, da sinistra invece proverei con più cick per cercare di buttarlo fuori anche da quel lato e avanzare con una volée. Lo farei sia nei punti pari che dispari, però facendo come sempre attenzione a prendere i rischi quando la situazione di punteggio è più favorevole per Lorenzo”.
Scanagatta: Ultima domanda, l’effetto sorpresa come lo puoi gestire se decidi di fare serve&volley solo quando la situazione è favorevole a Lorenzo? Medvedev se lo aspetterebbe e sarebbe in qualche modo aiutato.
Arbino: “Bisogna sempre pensare che dalla parte opposta alla rete c’è un giocatore di grandissimo livello, sempre pronto in ogni tipo di punteggio. Il discorso di punteggio vantaggioso per noi è quello che ci preserva dal ricevere una risposta magari molto difficile in un momento dove ti può costare molto caro. Sarà comunque lui in campo a gestire le sue sensazioni e il suo istinto. E Lorenzo è un ragazzo molto istintivo quando gioca, lascerò scegliere a lui, sa cosa deve fare”.