ATP Barcellona: Alcaraz nonostante le polveri bagnate supera Davidovich Fokina e avanza in semifinale

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ATP Barcellona: Alcaraz nonostante le polveri bagnate supera Davidovich Fokina e avanza in semifinale

Alcaraz ormai domina anche psicologicamente sui suoi connazionali come Nadal ai bei tempi, anche in una giornata negativa

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Carlos Alcaraz – ATP Barcellona 2023 (foto: Roberto dell'Olivo)
 

[1] C. Alcaraz b [10] A. Davidovich-Fokina 7-6(5) 6-4

Dal nostro inviato a Barcellona

Giornata in chiaroscuro con il sole che fa capolino e poi torna a nascondersi. Sembra quasi una metafora della partita odierna: di certo tecnicamente non bella, dominata dagli errori ma che ci ha fatto vedere una volta in più come Alcaraz sia un ragazzo che tiene sicuramente le 3 C, (corazon, co..es y cabeza). Oggi diremmo in questo ordine.

Primo set: Pronti via e subito Alcaraz fa valere il suo lignaggio: parte a servire il 23nne di Malaga e subito Charlie parte forte e conquista opportunità di break che realizza prontamente alla prima occasione. Sembra il prologo per un match nel quale Carlos voglia imporre subito la sua volontà senza lasciare troppo spazio al suo avversario. Ma la realtà sarà un po’ diversa. Match che tarda comunque a decollare, in quanto Alcaraz alterna giocate sublimi (palle corte nascoste come solo lui sa fare, serve and volley, etc) a errori evitabili. Arriva così un’altra palla break per Davidovich che stavolta si apposta ben dietro dal lato del rovescio e spara con i piedi ben piantati una risposta di rovescio lungolinea vincente. 3-3 e tutto da rifare per il murciano che comunque non si scompone. Il suo è un gioco d’attacco, si vince o si perde giocandosela, e nel game successivo nuove opportunità per il numero 2 del mondo. Ma qua Davidovich non ne vuole sapere di fare l’agnello sacrificale e si va a prendere il punto a rete su entrambe le palle break.

Ma Carlitos continua a martellare e si avventa sulla seconda del suo avversario con veemenza: un gesto tecnico che oggi giorno sta diventando sempre più raro, vista la consuetudine di rispondere metri e metri dietro la linea di fondo. Arriva così la terza palla break per Alcaraz che stavolta la trasforma, complice una palla corta del suo avversario pessimamente giocata. Ma Alcaraz oggi non è perfettamente centrato e infatti al momento di servire per il set gira ancora a vuoto e lascia campo aperto al suo avversario, grazie all’ennesima serie di errori. Stavolta però Davidovich non sta a guardare e consolida il recupero, assicurandosi come minimo il tie-break; anzi, siccome l’appetito vien mangiando, il malaghegno si porta addirittura a due punti dal set, con Alcaraz che continua nei sui alti e bassi, ma che riesce a salvarsi por los pelos, e che a un certo punto lo si è visto chiaramente con la tentazione di sfogarsi sulla racchetta. Si va così al tiebreak, con il vento che continua a dare parecchio fastidio a entrambi, sicuramente un fattore da considerare e che per il momento sta facendo andare parecchio fuori giri Alcaraz che sembra davvero in difficoltà: neppure la palla corta, di solito un’arma letale per Carlitos sembra dare una mano. Tie break che si dipana senza una logica apparente in cui si va a strappi. Ma il momento decisivo è quando Davidovich sul 5-4 in suo favore commette due errori banali e manda Alcaraz a set point. Qua l’andaluso perde completamente la testa e spara fuori un dritto di almeno due metri che quasi va a sbattere direttamente sui teloni.

Set che si aggiudica Carlitos dopo indicibili sofferenze in 76 minuti di gioco, nel quale Alcaraz probabilmente stabilisce un record: 27 errori non forzati in un singolo parziale; oggi De Minaur, in una partita mediocre contro Tsitsipas ne ha fatti registrare altrettanti in tutto il match ed è stato sufficiente per farci aprire il pezzo; cosa dovremmo dire di 27 in un set allora? Scherzi a parte il murciano può essere veramente contento per essere riuscito a cavarsela, oggi poteva essere la classica giornata storta che ogni tanto va messa in conto.

Secondo set: dopo la girandola di emozioni del primo set si spererebbe in qualcosa di più normale nel secondo set, ma in realtà già al terzo game Alcaraz va sotto 0-40 ma riesce a ribaltare una situazione complicata, rimanendo fedele al suo DNA: spingendo e andando a prendersi il punto a rete o con il suo marchio di fabbrica, la smorzata di dritto. Alla fine nel lungo braccio di ferro ha la meglio Carlos, che annulla ben 6 palle break al suo avversario. Davidovich accusa il colpo e nel game successivo tocca a lui andare sotto 0-40 e nel frangente trae spunto dal playbook di Alcaraz, giocando aggressivo e anche scendendo a rete in bello stile, facendosi poi aiutare dagli ennesimi non forzati del numero 1 del tabellone di Barcellona.

Ma alla fine se certe cose di solito le fa solo Alcaraz un motivo c’è e Davidovich deve inchinarsi, con un errore su un coraggioso serve and volley. Alcaraz sale così 3-1, beneficiando anche di un calo del vento che adesso è meno fastidioso. ma di fare l’agnello sacrificale l’altro spagnolo non ne vuole sapere e firma immediatamente il controbreak, addirittura con una volee smorzata carica di effetto che dopo il rimbalzo torna nel suo campo. Pubblico che ovviamente gradisce e pure Alcaraz sportivamente se la ride. si arriva così al giro di boa del set sul 3-3, con Carlitos che nonostante le condizioni ambientali meno proibitive continua a sbagliare tantissimo (15 errori non forzati fino a questo punto); le accelerazioni di dritto faticano a partire e spesso e volentieri si perdono a mezza rete. una partita che insomma il murciano si trova a giocare con le polveri bagnate e che dovrà portare a casa accettando anche palleggi prolungati, che sono però il terreno di Davidovich. Si procede così fino al 5-4 Alcaraz e servizio Davidovich, nel quale Alcaraz approfitta di un passaggio a vuoto del suo avversario e sale a match point, che trasforma grazie ad un errore di dirtto di Davidovich.

A fine partita, il murciano ha rilasciato alcune rapide impressioni a Tommy Robredo, parte della grande famiglia del Real Club Tennis anche se non più da giocatore:

“Dicevo anche ieri che sarebbe stata una partita divertente con grandi colpi, oggi mi sono sentito bene, anche se il vento mi ha dato un po’ fastidio. Come prossimi obiettivi voglio cercare di recuperare il numero 1 e fare bene nei migliori tornei, sono un ragazzo ambizioso che non vuole mai perdere.”

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