La terza giornata del tabellone femminile del Mutua Madrid Open si apre con diverse sorprese, in primis la sconfitta della tre volte campionessa di Madrid (e recente campionessa di Miami) Petra Kvitova, che dura solo un set contro Jule Niemeier, sciogliendosi nel secondo. Vincono senza troppi problemi Maria Sakkari e Coco Gauff, ma la vera notizia di giornata è l’impresa di Mirra Andreeva, che prosegue la sua cavalcata battendo anche Beatriz Haddad Maia. È la tredicesima vittoria consecutiva per lei – imbattuta sulla terra quest’anno – che le consente di guadagnare una trentina di posizioni nel ranking live, portandosi al momento al n°164, chiaramente suo best ranking.
[WC] M. Andreeva b. [13] B. Haddad Maia 7-6(6) 6-3
La vittoria di ieri contro Leylah Fernandez ha fatto sgranare gli occhi di tanti appassionati su Mirra Andreeva, giovane astro nascente del circuito femminile. A 16 anni da compiere il prossimo 29 aprile, la siberiana in questa stagione ha perso soltanto una partita su 18 – la finale dell’Australian Open juniores contro la connazionale Korneeva, durata oltre 3h15 – vincendo le ultime dodici consecutive. Anche nel suo match odierno contro Beatriz Haddad Maia, testa di serie n°13 e n°14 WTA, la classe 2007 non ha mostrato alcun timore reverenziale, procurandosi in apertura due palle break che, tuttavia, la brasiliana cancella con merito. Dal 2-2 ci sono tre break consecutivi, due dei quali in favore della 26enne di San Paolo, che risale da 0-40 nell’ottavo game e si porta sul 5-3.
Il set, tuttavia, è ancora lontano dalla sua conclusione: Andreeva conquista tre game di fila, tutti molto lottati, e si porta nuovamente in vantaggio: 6-5. Haddad Maia ha le spalle al muro, ma riesce ad annullare un set point e, una volta al tie-break, sembra poter avere la meglio, infilando quattro punti di fila dal 2-3 e costruendosi tre set point di fila. Ancora una volta, però, la russa rientra splendidamente nel parziale ed è lei a trovare la striscia vincente, ottenendo gli ultimi cinque punti e chiudendo 7-6(6) dopo quasi un’ora e un quarto.
La straordinarietà di questa ragazza viene a galla anche in momenti come quello tra il terzo e il quarto gioco del secondo set. Già sotto di un break, Haddad Maia tiene un game lottatissimo da 18 punti, provando a scuotersi e accorciando sull’1-2. Poteva essere l’occasione per dare la spallata definitiva all’incontro, ma la giovane russa domina il quarto gioco, tenendolo a zero e dimostrando anche grande forza mentale. A livello di tennis, poi, è uno spettacolo: si muove benissimo, è molto centrata sia con il dritto che con il rovescio e, soprattutto, gioca splendidamente la smorzata, che oggi le porta tanti punti. Il meritatissimo 7-6(6) 6-3 finale, con cui approda al terzo turno (dove sfiderà Magda Linette), le permette di diventare la settima tennista di sempre ad aver battuto una top20 prima di aver compiuto 16 anni.
[9] M. Sakkari b. [Q] A. Rus 6-4 6-4
Le quattro vittorie di Maria Sakkari su altrettanti precedenti con Arantxa Rus – nei quali ha perso un solo set – non lasciavano presagire un esito molto diverso da quello che alla fine si è verificato. Un esordio durato poco più di un’ora e mezza quello della greca, che ha chiuso con un doppio 6-4 senza spendere troppe energie. Sotto gli occhi di Leylah Fernandez, la n°9 WTA ha paradossalmente faticato meno nel primo parziale, deciso dall’unico break in suo favore arrivato nel quinto gioco.
Nella seconda frazione i break sono stati due per l’ellenica: quello arrivato in apertura sembrava poterle spianare la strada verso il successo, ma un pessimo quarto game ha rischiato di compromettere tutto. Per sua fortuna, a sua volta l’olandese è piuttosto altalenante e cede nuovamente la battuta nel settimo gioco. Prima di archiviare la pratica c’è spazio anche per un’accesa polemica tra Sakkari e la giudice di sedia, che hanno visioni controverse su un segno che l’arbitro giudica fuori, mentre per Maria il suo servizio era sulla riga. Il risultato è la mancata stretta di mano tra le due a fine partita, con la greca che dopo aver salutato la sua rivale si dirige verso la sua panchina senza rivolgerle il minimo sguardo. Al terzo turno per l’ellenica Rebecca Masarova, che ha eliminato la n°20 del tabellone Donna Vekic con il punteggio di 6-1 7-6(5).
J. Niemeier b. [10] P. Kvitova 7-6(9) 6-1
Anche quello tra Jule Niemeier e Petra Kvitova era, sulla carta, un incontro abbastanza a senso unico, ma questa volta il pronostico è stato ampiamente ribaltato. Nel 100° match nel main draw di un WTA1000 della ceca – unica a sfondare quota 100 insieme a Pavlyuchenkova – c’è stato equilibrio soltanto nel lottatissimo primo set, durato oltre un’ora e un quarto. La 33enne di Bilovec è stata per due volte avanti di un break, venendo però immediatamente riacciuffata dalla sua avversaria, brava a non mollare mai la presa. È avvenuto sia tra terzo e quarto game che tra l’undicesimo e il dodicesimo, prima dei quali la due volte campionessa di Wimbledon aveva anche annullato due set point.
Al tie-break è stata la tedesca la prima ad arrivare a set point, procurandosene tre di seguito dal 6-3 ma non sfruttandone nessuno. Ne ha avuti due anche Kvitova, entrambi evaporati prima che Niemeier chiudesse il primo set 11-9 e, di fatto, anche il resto dell’incontro. La ceca, al primo match stagionale su terra, non giocava dal WTA1000 di Miami, dove vinse il titolo. Nel secondo parziale non c’è stata storia, con la n°10 del mondo che ha rischiato anche il bagel. Quattro break in altrettanti turni di risposta permettono a Niemeier di imporsi 7-6(9) 6-1, ottenendo la sua seconda vittoria in carriera contro una top10 dopo quella di Wimbledon 2022 ai danni di Kontaveit. Per lei al terzo turno Elise Mertens.
[6] C. Gauff b. [Q] I. Burillo Escorihuela 6-4 6-1
Le oltre 300 posizioni di differenza nel ranking tra Coco Gauff (n°6) e Irene Burillo Escorihuela (n°318) vengono immediatamente cancellate dall’avvio shock della statunitense, che cede subito la battuta sotto lo sguardo attendo di Barbora Krejcikova, che nei suoi giorni liberi spesso sceglie di dare un’occhiata alle sue colleghe. L’immediato contro-break, che fissa il punteggio sull’1-1, non scaccia le nubi dalla testa della 19enne di Atlanta, spesso sopraffatta dalla sua avversaria che gioca senza timore reverenziale. Nel quinto gioco la classe 2004 perde ancora il servizio, con la qualificata spagnola che questa volta conferma il break e sale meritatamente sul 4-2.
Serve un po’ di tempo a Gauff per prendere le misure ad un’avversaria che, evidentemente, non conosceva proprio benissimo, rischiando però di compromettere l’intero primo set. Dal 2-4 0-30, tuttavia, la statunitense cambia marcia, vincendo otto punti di fila e infilando una serie di nove giochi consecutivi. Conquistato a fatica il primo set – nonostante il saldo 4-16 tra vincenti ed errori gratuiti – il secondo è quasi una formalità per la n°6 WTA, che sente decisamente meglio la palla e commette molti meno errori. In poco meno di 1h20 Coco si impone 6-4 6-1, raggiungendo il terzo turno dove attende Paula Badosa, vittoriosa a fatica su un’ottima Elisabetta Cocciaretto.