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Giornata speciale per la Federazione Italia Tennis e Padel. A pochi giorni dall’inizio degli Internazionali BNL d’Italia 2023 la FITP è stata ospite in Vaticano, ricevuta da Papa Francesco nell’aula Paolo VI, l’ex Sala Nervi. Evento in Vaticano che ha rappresentato l’apertura del Simposio Internazionale in programma il 6 e il 7 maggio al Foro Italico. L’udienza generale con il Papa ha preso il via alle ore 10:30, con le parole del presidente della FITP Angelo Binaghi che ha preceduto l’intervento del Pontefice.
Davanti a seimila persone che hanno riempito l’Aula Paolo VI, Papa Francesco è giunto sorretto da un bastone e accolto da calorosi applausi. Il Pontefice ai ragazzi, ai giocatori e ai maestri presenti all’evento ha ricordato l’importanza di considerare lo sport come un divertimento, non facendosi distrarre dagli egoismi dell’agonismo. “Il tennis e il padel sono un gioco, la loro forza educativa è nella dinamica del gioco. Fate sport per passione, per divertirsi e per divertire – ha dichiarato il Pontefice – Quando lo sport si fa per altri interessi, perde la sua bellezza. Non perdete il gusto di fare sport per passione. L’agonismo è buono se non toglie questa dimensione. Se prevale solo la dinamica della competizione questa fa scattare varie forme di egoismo che rovinano la pratica”
Il Pontefice si rivolge direttamente ai maestri di tennis e padel, presenti in platea, per il ruolo che ricoprono nella vita dei loro allievi. “Il maestro non è solo un tecnico, è soprattutto un educatore. Vi incoraggio a proseguire su questa strada.”
Messaggio veicolato attraverso una storia semplice ma diretta degna di un grande oratore ed appassionato di sport come lo è il Papa: “Il buon gioco viene da una giusta dinamica di attacco e difesa, si tratta di combinare bene il rischio e la prudenza e non è facile. Un bravo giocatore non può sempre rischiare, ci sono qualità per l’attacco e qualità per la difesa e vanno esercitate entrambe. Il maestro che si concentri troppo su un gruppo di queste qualità lo lascia scoperto nelle altre. Un bravo educatore sa come combinarle. Il rischio è ad esempio permettere a un bambino di fare esperienze nuove. Impedirglielo pensando di proteggerlo non è prudenza, è paura”
Per Papà Francesco è arrivato anche un dono speciale consegnato dal presidente Binaghi. Una racchetta da padel. Un regalo a cui è seguito saluto al Santo Padre fatto dal presidente in nome del modo del tennis. “Il nostro sport è diffuso in tutto il mondo ed è un grande veicolo culturale ed educativo che promuove e consolida ovunque principi fondamentali quali l’autodisciplina, la lealtà, il rispetto dell’avversario e delle regole, l’amicizia che prescinde dalle differenze con gli altri e, specie nel nostro caso, persino dal confronto diretto in campo. Valori questi che contribuiscono alla formazione di persone spiritualmente sane, in grado di utilizzare anche nella vita di tutti i giorni il bagaglio etico raccolto in campo”.
Prima dell’arrivo del Pontefice nell’aula sono intervenuti brevemente Toni Nadal, Emilio Sanchez, Riccardo Piatti e Miguel Sciorilli, che rappresentano alcune dei principali relatori del Simposio, guidati dal presentatore di giornata, il comico Max Giusti. Presenti anche due giornalisti quali Francesco Giorgino e Roberto Giacobbo.