Coco Gauff a un bivio?

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Coco Gauff a un bivio?

L’ex prodigio non è la prossima “qualcuno”, è la prima… Coco Gauff, che lavora e si fa strada attraverso la tarda adolescenza cercando allo stesso tempo di sviluppare una chiara identità come tennista

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Coco Gauff - Indian Wells 2023 (foto Twitter @bnpparibasopen)
 

di Peter Bodo, pubblicato da Tennis.com l’11/04/2023

Vista dall’esterno, Coco Gauff dà l’impressione di vivere la migliore delle vite possibili. Ad appena 19 anni è già una superstar globale. Il novero dei suoi fan include, tra gli altri, Roger Federer. Gauff ha la sua scarpa da tennis, un onore riservato ai giocatori d’élite. Classificata al n.6 del ranking, Gauff è brillante, articolata, riflessiva e non ha paura di affrontare il mondo fuori dalla bolla del tennis. Nelle ultime settimane, ha girato un’apparizione come ospite per la serie televisiva All American: Homecoming, ha partecipato al World Baseball Classic e si è intrattenuta con la star dei Miami Heat, Jimmy Butler, il quale aveva presenziato al Miami Open per vederla giocare.

Coco Gauff ha tutto. Tutto, cioè, tranne che il riconoscimento massimo nel tennis, un titolo del Grande Slam in singolare.

Non dubitate, Gauff sta lavorando anche a quello.

Sul suo tabellino troviamo già due importanti quarti di finale, e l’anno scorso la sua corsa è stata fermata solo dalla numero 1 della classifica Iga Swiatek nella finale dell’Open di Francia. Ha iniziato l’anno con un titolo ad Auckland ed è stata un modello di continuità, vincendo almeno tre partite in quattro dei sei eventi a cui ha partecipato quest’anno, con un bilancio di vittorie e sconfitte di 15-5.

Tuttavia, mentre in Europa prendono il via le danze sulla terra battuta, Gauff sembra essere a un bivio.

“Sta cercando di scoprire chi è”, mi ha detto di recente Zina Garrison, ex finalista di Wimbledon ed ex numero 4 del mondo. “È a un bivio di età, maturità, essere sotto gli occhi del pubblico, essere un’atleta donna, oltretutto donna di colore. . . è parecchia esposizione da sopportare. Tutti hanno gli occhi puntati su di lei… Non ho detto niente sul tennis, vero?”

Quando si tratta di tennis, parafrasando le intenzioni di Garrison, Gauff ha in effetti del lavoro da fare. Anche questo è stato evidente all’inizio di quest’anno. L’elegante parabola ascendente di Gauff – la sua classifica ha raggiunto il numero 4 lo scorso ottobre – è stato interrotto da tre feroci picchiatrici: Jelena Ostapenko l’ha sconfitta nel quarto round dell’Australian Open, Aryna Sabalenka l’ha eliminata in uno scontro nei quarti di finale a Indian Wells e, in una battaglia del terzo round a Miami, Anastasia Potapova si è fatta strada sulla pelle della giovane americana.

Non è esattamente giusto descrivere queste tre sconfitte recenti come battute d’arresto. Ostapenko e Sabalenka sono vincitrici di Slam in singolare, Potapova lo è dell’edizione junior dii Wimbledon 2016. Sabalenka, in particolare, rappresenta un ostacolo formidabile, ora che ha trovato la sicurezza necessaria a chiudere i match.

Non c’è motivo per Coco di farsi prendere dal panico, ma i giorni in cui Gauff, tennista prodigio che da qualificata raggiunse il quarto round a Wimbledon all’età di 15 anni, era acclamata come “la prossima Serena Williams” sono finiti da tempo.

No, non è la prossima “qualcuno”, è la prima… Coco Gauff, che lavora e si fa strada attraverso la tarda adolescenza cercando nel contempo di sviluppare una chiara identità come tennista.

“Saranno un paio di mesi interessanti per Coco”, mi ha detto l’analista itinerante ed ex campionessa di doppio Rennae Stubbs, riferendosi all’inaspettata separazione di Gauff poco dopo il torneo di Miami dal suo allenatore, Diego Moyano, con il quale collaborava da circa un anno (lui ha detto che la separazione era dovuta a “motivi personali”). Moyano aveva orchestrato la fantastica corsa di Gauff sulla terra rossa nel 2022. “Le tempistiche sono piuttosto insolite, considerando quanto bene ha fatto sulla terra battuta l’anno scorso”.

La sfida immediata per Gauff è semplice: preso atto del fatto che viene sopraffatta con una certa costanza dalle giocatrici più potenti, almeno sui campi in cemento, si ritrova incapace di ribaltare la situazione con le sue capacità difensive. In seguito alla sconfitta di Miami, l’analista di Tennis Channel Chanda Rubin ha dichiarato: “Non è una bella sensazione quando vieni sconfitto. È successo un po’ con Sabalenka. Qui (a Miami) era Potapova, a comandare gli scambi uno dopo l’altro. Gauff deve assolutamente cercare di resettare e giocare un tennis un po’ più offensivo e sfruttare il suo gioco completo.

Il problema – se quella parola può essere applicata a un gioco che ha portato l’adolescente stabilmente nella Top 10 – potrebbe essere che Gauff non ha ancora abbracciato uno specifico stile di gioco, un processo ostacolato dalla differenza fra il suo rovescio solido e un diritto attaccabile ed irregolare.

“Su superfici più veloci Coco continuerà a fare fatica contro tenniste che la sovrastano fisicamente fino a quando non troverà un modo per tenerle lontane dal suo diritto”, ha detto Stubbs. “Deve trovare un modo per rendere quel diritto più profondo e non sbagliarlo così spesso.”

Sebbene sia naturalmente esplosiva e straordinariamente atletica, Gauff è andata sempre più affidandosi eccessivamente alla difesa, e ne è cosciente.

Dopo la sconfitta contro Potapova, ha dichiarato: “Penso che sia stato lì che ho sbagliato in tutte le mie partite quest’anno. Penso che [la difesa] dovrebbe essere usata più come strumento in una cassetta degli attrezzi che come arma. Penso di dover cambiare la mia mentalità di gioco”.

Garrison crede che il percorso da seguire per Gauff sia un gioco a tutto campo, con un’enfasi sull’avanzare nel rettangolo di gioco.

“Lei ha bisogno di un po’ più di esperienza e di un po’ più di consapevolezza di sé per arrivarci e sentirsi bene”, dice Garrison. “Per tutta la vita Coco è stata circondata da adulti che le dicevano cosa fare. Ma la sicurezza di giocare in quel modo, di venire avanti sul break point e mettere pressione e porsi di fronte al suo avversario, viene dall’esperienza e dall’impegno. E questo percorso è tutto sulle sue spalle”.

Stubbs crede che Gauff abbia tutti gli strumenti fisici per essere più aggressiva.

“Coco è molto a suo agio quando va a rete. Le piace. La sua voglia di andare avanti è fantastica, sa coprire la rete e ha grande manualità. Potrebbe essere come [Carlos] Alcaraz, sfruttando velocità e prestanza atletica per arrivare a rete dopo un colpo profondo o un buon approccio”.

Il passaggio alla terra battuta innescherà un reset anche se Gauff non è ancora completamente dedita al tennis d’attacco. La superficie può aiutare Gauff a combattere i bombardieri WTA come Sabalenka ed Elena Rybakina, che hanno sì vulnerabilità, ma anche anni di esperienza rispetto a Gauff.

“Sarà di nuovo una vera minaccia sulla terra battuta”, ha detto Stubbs. “Le darà più tempo e un rimbalzo più alto, il che le faciliterà il diritto. Se colpirà profondo, la sua velocità le permetterà di andare a rete”.

La regina della terra battuta Iga Swiatek, che ha concesso a Gauff solo quattro game lo scorso anno al Roland Garros, è un caso completamente diverso. Ma secondo Garrison Coco Gauff non ha bisogno di perdere il sonno preoccupandosi della fuoriclasse polacca.

“Non ha bisogno di preoccuparsi di nessun altro”, conclude Garrison. “In questo momento, sta cercando di scoprire chi è e come vuole giocare. Il tempo di Coco sarà il tempo di Coco, e credo che arriverà.

Alla sua età, Gauff ha tutto il tempo del mondo e il potenziale per sfruttarlo al meglio.

Traduzione di Michele Brusadelli

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