ATP Roma, Alcaraz dopo la sconfitta: “Fisicamente stavo benissimo, ho fatto fatica a entrare nello scambio”

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ATP Roma, Alcaraz dopo la sconfitta: “Fisicamente stavo benissimo, ho fatto fatica a entrare nello scambio”

Lo spagnolo, sorprendentemente sconfitto dal numero centotrentacinque del mondo, ha fatto i complimenti al suo avversario e escluso un problema fisico

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Carlos Alcaraz - Roma 2023 (foto Francesca Micheli, Ubitennis)
 

Si possono contare sulle dita di una mano, negli ultimi dieci anni, sorprese di portata simile a quella cui abbiamo assistito oggi a Roma. Carlos Alcaraz, che da lunedì tornerà numero uno del mondo, è stato battuto in due set dall’ungherese Fabian Marozsan, centotrentacinque della classifica, al suo quinto match ATP. Ecco le parole del campione spagnolo dopo il match. 

D: Quanto sapevi di Marozsan prima del match e quanto ti ha impressionato oggi? 

Alc: Non avevo visto molto di lui prima del match, avevo soltanto letto di molti suoi risultati nei challenger. Stava già facendo bene. Mi ha ovviamente molto sorpreso, il suo livello è stato molto alto. Credo che entrerà in top 100 a breve. 

D: Perché non ti sentivi in grado di portare la partita al terzo, nonostante fossi così vicino nel punteggio? 

Alc: Beh, certamente non ho giocato al mio meglio, ma lui ha giocato ad un livello davvero molto alto, non sono riuscito a stargli dietro. È stato molto difficile, perché è rimasto allo stesso livello per tutto il match. Ho provato a giocarmela fino all’ultima palla, ma non è stato abbastanza. Nel secondo set ero molto vicino, avrei potuto vincerlo, ho avuto le mie chance sul 6-5 15-30. Ovviamente si merita la vittoria. Se continua a giocare così, sorprenderà molti altri. 

D: cosa hai intenzione di fare ora? Andare a casa a riposarti? Quando comincerai a concentrarti su Parigi?  

Alc: Mi riposerò qualche giorno, ne ho bisogno per poter essere fresco a Parigi. Ovviamente, bisogna allenarsi. Devo essere migliore se voglio fare un buon risultato a Parigi. Negli ultimi tempi non ho potuto allenarmi per più di tre quattro giorni di fila, ho giocato molto. Credo mi sarà utile stare un po’ di giorni a casa. 

D: come ti fa sentire essere la testa di serie numero uno?  

Alc: È una gran bella cosa essere numero uno in uno slam, a Parigi voglio ottenere un buon risultato. Ma provo a non pensarci: per me non fa differenza, probabilmente il tabellone è lo stesso di quello del numero due o tre. È bello, ma allo stesso tempo non è che mi aiuti. 

D: Eri un po’ sottotono fisicamente, oggi? Di solito tendi a entrare molto dentro al campo, oggi ti abbiamo visto lontano dalla riga. Si tratta forse di un problema fisico? 

Alc: Assolutamente no, ero in perfetta forma. Semplicemente mi ha fatto sentire poco a mio agio in campo. Lui era sempre aggressivo, è stata dura per me entrare nel match, negli scambi. Ho fatto molti errori che di solito non commetto. Ovviamente queste giornate possono capitare nel tennis, e bisogna saperle gestire. Come ho detto, nel secondo set ho avuto le mie chance, ma non le ho sfruttate. Si è meritato di vincere fino all’ultimo punto. 

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