ATP Roma, clamoroso: un super Marozsan fa fuori Alcaraz!

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ATP Roma, clamoroso: un super Marozsan fa fuori Alcaraz!

Shock sul Centrale: l’ungherese n.135 ATP sciorina un match stellare e batte lo spagnolo in due set. “Non potevo immaginare una cosa simile”, le sue parole

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Fabian Maroszan - Roma 2023 (Twitter @atptour)
Fabian Maroszan - Roma 2023 (Twitter @atptour)
 

(Q) F. Marozsan b. [2] C. Alcaraz 6-3 7-6(4)

Il sogno, l’occasione della vita! Quella di Fabian Marozsan è una storia bellissima che si intreccia in maniera straordinaria con le bellezze di Roma. L’ungherese, n. 135 al mondo, batte la testa di serie n. 1, Carlos Alcaraz al terzo turno degli Internazionali BNL d’Italia con il punteggio di 6-3, 7-6(4) in 1ora e 42’. E’ l’impresa del torneo compiuto dal classe 1999 ungherese capace di mostrare un tennis meraviglioso, non cambiando mai espressione, senza mai sbracare negli atteggiamenti. Travolge il n. 1, virtuale, del mondo senza che lo spagnolo stesso abbia capito come. Si tratta della prima sconfitta stagionale al terzo turno per Alcaraz. Cosa accadrà nella sua giovane mente in ottica del Roland Garros?

Primo set: le accelerazioni di Alcaraz non fanno male a Maroszan

Alla sua prima partecipazione in un torneo ATP, in difficoltà nel cercare sponsor, perché in Ungheria prima di lui c’è Fucsovics a monopolizzare il movimento tennistico maschile, si presenta agli Internazionali BNL d’Italia con la valigia ricca di sogni e speranze. Si mette a lavorare con umiltà dietro la rete e a catturare subito le attenzioni dei tifosi presenti. Mostra grande serenità, gioca veloce, non si scompone sulle accelerazioni di dritto di Carlos Alcaraz e macina dritto, consapevole di essere dinanzi al “treno della vita”. Classe 1999, si presenta alla sfida al numero 1 del mondo da 135 del ranking.

Nel primo set stupisce tutti, forse anche sé stesso. Rimane glaciale, solido, reattivo sull’occasione che gli capita. Alcaraz rimane allibito, prova a sfondare in mille maniere, con palle corte, prendendosi rischi col servizio, ma la palla gli torna sempre rapidamente. Eppure l’inizio lasciava presagire in un proseguo della passeggiata romana dello spagnolo. Ma la palla break del primo game è un fuoco di paglia, è sinonimo di tensione, sciolta rapidamente. Il break si materializza nel quarto gioco addirittura a “0” con Marozsan a giocare di controbalzo, in contropiede a provare le smorzate per non tener fermo Alcaraz. Per non parlare delle sassate di risposta che piegano la reattività del n. 1.  E allora si aspetta il calo dell’ungherese nel nono gioco quando va a servire per il match. Risposta? Due aces e tanti saluti al primo parziale chiuso meritatamente 6-3.

Secondo set: Alcaraz ci prova, ma l’ungherese si ritaglia un momento storico

Il copione non cambia nel secondo set: lo spagnolo prova in tutte le maniere a venir fuori da questa situazione in cui è comparsa, più che attore protagonista. L’ungherese tiene con serenità i primi due turni di battuta non concedendo nessun punto all’avversario. Alcaraz, invece, deve faticare per  tenere i suoi. Sente troppa pressione e, nel frattempo il primo doppio fallo del match lo manda 0-30, mentre l’errore in lunghezza gli costa tre palle break consecutive. Sulla prima, va fuori giri Maroszan, con Alcaraz che è costretto a giocare piano per non mettere in moto i suoi colpi. Sono altri due errori dell’ungherese a rimettere tutto in parità. Le bordate dello spagnolo sono vacue e allora meglio adattare il gioco a quello dell’avversario. Marozsan commette cinque errori in fila e torna in panca, al cambio di campo, con tanti dubbi nella testa. L’umiltà di Alcaraz che si adatta al suo avversario gli vale un approccio diverso anche in risposta dove, però,

Nel settimo gioco va da capo in difficoltà Alcaraz, ma sul 15-30, ma reagisce con un ace e si ripete con una prima straordinaria quando deve fronteggiare palla break. Gioca profondo, centrale e l’ungherese torna rapidamente a palla break. Poi è la magia che scaturisce dalla mano di Maroszan a far partire un lob che scavalca Alcaraz e resta in campo: è il primo break del secondo set.

Ora l’ungherese è costretto a respirare e a non pensare a quello che gli sta succedendo. Il centrale del Foro Italico tifa per lui, ammaliato dalla gran giornata di Maroszan.

Con palle nuove, Alcaraz ottiene il primo punto dell’ottavo gioco, poi un diritto in back finisce fuori. Stare 0-30 sotto, impone grattacapi all’ungherese. Ma è ancora tempo di delizia per gli spettatori presenti: una palla corta con saltello finisce a filo rete, impossibile per Carlos da fronteggiare. L’occasione per rientrare nel match si materializza con l’accelerazione di Alcaraz che porta l’avversario a sbagliare. Lo spagnolo respinge i fantasmi con una palla corta che chiama a rete l’ungherese il quale, con una controsmorzata, non riesce a metterlo in difficoltà. L’urlo dello spagnolo è emblematico dello scampato pericolo.  Ancora difficoltà per Alcaraz nell’ottavo gioco: si porta a palla game, ma arriva una risposta micidiale e vincente sulla seconda di servizio. Arriva il “vamos” eloquente del n. 1 al mondo (da lunedì) che reagisce in maniera eloquente con due prime solidissime e vincenti. Col servizio Marozsan riaggancia subito l’avversario. Ancora lo spagnolo va in difficoltà con due vincenti straordinari dell’ungherese, ma poi trova con orgoglio prime palle superiori ai 210 km/h per far partita pari. Tutti in piedi quando in spaccata Fabian trova un vincente in risposta a un dritto pesantissimo: è palla break! Quando si innesta l’allarme “rosso”, lo spagnolo pesca dal manuale dei giocatori vincenti e trova tre servizi vincenti che gli garantiscono il tie-break.

Alcaraz tira un sospiro di sollievo e costringe agli straordinari l’avversario che deve risalire da 15-30 per andare al tiebreak. Lo fa con un colpo d’autore a rete che ricaccia via le speranze di Alcaraz di equilibrare i set. E’ una smorzata larga di pochi centimetri a dare il “la” all’allungo spagnolo, con il campione di Murcia che sale 4-1. Gara ribaltata? Ditelo sottovoce, perché l’ungherese sembra essere un computer impostato in maniera perfetta. E’ glaciale e continua a seminare il panico dall’altra parte della rete. Via con due vincenti sul suo turno di battuta. Poi arriva la smorzata sbagliata da Alcaraz e un colpo strepitoso col dritto mentre indietreggia: è il minibreak che decide la gara! Sul suo servizio non trema e costringe Alcaraz a due errori provocati.

Roma ai suoi piedi, Fabian Marozsan è l’uomo copertina del torneo!

LE PAROLE A CALDO – Queste le parole di Fabian Maroszan nell’intervista a caldo: “Non so cosa dire, non potevo immaginare una vittoria così. Ieri con il mio coach abbiamo parlato di questo match e mi sono detto che avrei dovuto fare qualcosa di speciale. Ho giocato contro il reale numero uno del mondo e ho vinto… Come ho dormito la notte? Non ci sono stati problemi. Oggi ha funzionato tutto e sono contento di aver fatto bene il mio lavoro. Nel tie-break ero sotto 4-1, ho vinto sei punti di fila. Ho cercato solo di dare il massimo, di fare il mio meglio, e di vincere più punti possibili senza pensare al punteggio. A chi telefonerò ora? Non lo so, probabilmente alla mia famiglia”.

A breve il servizio completo

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