ATP Roma, Rune: “Se i colpi funzionano con Djokovic, funzionano contro quasi tutti”

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ATP Roma, Rune: “Se i colpi funzionano con Djokovic, funzionano contro quasi tutti”

Il ventenne danese si porta avanti 2-1 nei confronti diretti con Nole. Ora punta al titolo, con un occhio al Roland Garros: “Torneo molto più aperto quest’anno”

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Holger Rune - Roma 2023 (foto Francesca Micheli, Ubitennis)
 

Ancora una volta Rune è riuscito a sorprendere Djokovic, che a Roma si è sempre comportato molto bene negli ultimi 17 anni, raggiungendo sempre minimo i quarti di finale e vincendo ben sei titoli. Dopo una pausa pioggia, i due sono rientrati in campo: Nole è riuscito a riportare i giochi in equilibrio, conquistandosi il secondo set, mentre il campione di Bercy è stato molto bravo a rimanere concentrato e a portarsi subito avanti nel terzo parziale. Lui stesso afferma che “Il ritardo per pioggia è stato fastidioso, ma sono riuscito a venirne a capo ritrovando il tennis che avevo giocato nel primo set”.

Qui le sue parole in conferenza stampa:

D: Hai battuto Novak due volte. Pensi che il tuo modo di giocare possa essere un problema per Nole per alcuni aspetti del tuo gioco?

Rune: “Lo spero! Cerco di rendergliela difficile (sorride). Penso di esserci riuscito due volte di fila, ma sicuramente anche lui mi mette in difficoltà. È una grande battaglia ogni volta che ci incontriamo, ma mi piace lottare contro di lui. Nole è un grandissimo giocatore da sfidare, perché rende il tutto stimolante, così che io possa vedere veramente quello che sta funzionando e quello che c’è da migliorare. Se i colpi funzionano contro Novak, funzionano contro quasi tutti”.

D: Con quello che hai già raggiunto quest’anno sulla terra, ti vedi come uno dei favoriti al Roland Garros?

Rune: “Penso che, se Rafa sarà pronto, lui e Novak saranno i due più grandi favoriti. Ovviamente c’è anche Alcaraz, Sinner, e alcuni altri ragazzi che in questa stagione sulla terra, fino ad adesso, hanno fatto bene. La situazione la vedo più aperta quest’anno rispetto a quelli passati: sarà interessante, e ciò rendere il torneo ancora più divertente. Vedremo. Io lotterò ogni singola volta che scenderò in campo”.

D: Hai perso un set con Popyrin, il che è un po’ strano visto da fuori. Oggi hai giocato un’incredibile partita contro Novak, a parte un piccolo intervallo mentale nel secondo set. Pensi che sia l’aspetto mentale quello su cui devi lavorare di più?

Rune: “Penso che siano state due partite molto diverse. Popyrin ha un servizio devastante; ha servito molto bene nel secondo set, infatti era difficile per me brekkarlo. Ho avuto alcune palle break sul quattro pari 0-40, ma ha messo ha segno tre servizi che andavano a 225 km/h. Non c’era molto da fare. Lui è riuscito a brekkarmi, ma fortunatamente sono riuscito a trovare un modo per uscire da quella situazione. Oggi ero di nuovo molto preparato, e sono riuscito a mettere in pratica la tattica e il modo di giocare che avevo preparato con il mio team. Sono stato molto contento di essere riuscito a rimanere composto e a giocare bene quando serviva.

D: Questo è il primo anno in cui andrai al Roland Garros come uno dei favoriti. Qualche anno fa hai detto che uno degli obiettivi della tua carriera era quello di vincere più Roland Garros di Nadal. Pensi ancora di poterci riuscire?

Rune: “Prima devo iniziare con uno, poi vedremo (sorride). Voglio vincere un Grande Slam quest’anno. Questo ho detto in passato, e mi attengo a quello. Ovviamente spero che questo possa accadere al Roland Garros; se non dovesse essere così, mi auguro di poter conquistare gli altri due Slam di quest’anno.

D: Alcune persone ti vedono come il cattivo ragazzo del circuito. Come ti senti riguardo a questo? È un motivo di carica in più per te, o non ti piace questa definizione?

Rune: “Non mi vedo sicuramente come un cattivo ragazzo. Quando sono in campo gioco con molta passione ed energia. Penso che molti giocatori lo facciano. Non vedo perché questo dovrebbe farmi considerare un cattivo ragazzo; lo è chi rompe racchette e cose di questo genere. Se dico bene, io non spacco racchette quando gioco, e non mi vedrei nel farlo. Ci sono ovviamente alcune cose qua e là, come ad esempio il giudice di sedia oggi. Ma ancora, io ho visto la palla fuori e lui dentro; dopo ho visto con l’occhio di falco che la palla era fuori, quindi non saprei”.

D: Riguardo ai segni delle palle sul campo, stai già pensando al giorno in cui non ci saranno più i giudici di linea e tutto sarà elettronico?

Rune: “Non mi dispiace avere i giudici di linea; la maggior parte delle volte sono molto precisi. Non faccio mai vedere un segno di cui non sono sicuro al 100%. Nel caso di oggi, ero sicuro al 100%. Apparentemente avevo ragione, perché sono andato a vedere l’occhio di falco dopo la partita, e la palla era fuori. Questa è la decisione dell’arbitro, ma ci sono stati molti casi in cui Mohamed ha commesso errori: ad esempio nel match di Murray. La questione è solamente su come uno vede il segno, e lui ogni tanto lo vede male”.

D: Hai chiamato il medico alla fine del secondo set. C’era un problema reale o lo hai fatto per ritrovare la concentrazione dopo quello che è successo con l’arbitro?

Rune: “No, ho sentito qualcosa al mio ginocchio destro. L’ho sentito mentre spingevo dal lato del dritto. Ho continuato ogni giorno a lavorare su questo con il mio fisioterapista. Cerco di farlo vedere il meno possibile quando gioco, perché non voglio far vedere una debolezza. Andrò a fare un trattamento dopo che avrò finito qui. Ho preso un antidolorifico e mi sento bene; per adesso tutto a posto”.

Andrea Binotto

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