Challenger: a Bordeaux brilla Gasquet. Salta la sfida con Wawrinka a causa di Humbert

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Challenger: a Bordeaux brilla Gasquet. Salta la sfida con Wawrinka a causa di Humbert

In un tabellone degno di un ATP purtroppo mancavano gli italiani che non sono andati tanto bene neanche a Tunisi e Oeiras

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Richard Gasquet - Instagram
 

Settimana ricca per il circuito Challenger che aveva in programma un altro torneo di categoria 175, oltre a quello di Torino (Qui la cronaca della giornata di ieri). Parliamo di Bordeaux che al Tennis Club Villa Primrose presentava un tabellone di gran lusso che vedeva l’ottava testa di serie al n.67 ATP. Dunque un livello del tutto paragonabile a quello di un ATP 250, se non addirittura meglio. Pensate che all’esordio, nella parte alta del tabellone abbiamo avuto la sfida tra Dominic Thiem e Benoit Paire, e nella parte bassa Stan Wawrinka contro Andy Murray, match che solo qualche anno fa non avrebbero sfigurato in una finale Slam. Non erano presenti atleti italiani, a meno che non si voglia considerare un po’ italiano Luca van Assche, figlio di madre italiana, che però è rimasto delusissimo dall’eliminazione al secondo turno contro lo svedese Mikael Ymer. Un po’ perché giocava proprio nella sua città adottiva, un po’ perché così non ha potuto festeggiare al meglio il suo nuovo best ranking (n.85) appena conquistato. Il torneo, che ha già tagliato il traguardo delle semifinali, vede la corsa apparentemente inarrestabile di un caldissimo Jan-Lennard Struff (n.28 e testa di serie n.1) che nei quarti ha fatto fuori Corentin Moutet con un secco 6-3 6-2. In semifinale troverà sulla propria strada l’argentino Tomas Martin Etcheverry, anche lui in gran forma (21/13 il suo bilancio stagionale). Nella parte bassa del tabellone avremo Richard Gasquet che, a dispetto dei quasi 37 anni, ne porta ancora a scuola parecchi con quel suo rovescio da cineteca. Peccato che sia venuta a mancare la sfida con l’altro grande vecchio Stan Wawrinka che è stato fermato da Ugo Humbert.

Il Challenger 75 di Tunisi (terra battuta) vedeva cinque italiani ai nastri di partenza. Eliminato nelle qualificazioni Andrea Arnaboldi, l’unico a vincere un match è stato Alexander Weis che non solo ha superato le qualificazioni, ma ha pure battuto l’inglese Liam Broady (n.138, testa di serie n.2 del torneo), confermando l’ottimo stato di forma già evidenziato a Francavilla. Gli è stato poi fatale l’incrocio con l’olandese Jesper de Jong che l’ha eliminato col punteggio di 6-4 6-3. Molto male gli altri, con Matteo Gigante costretto al ritiro contro il cileno Tomas Barrios Vera mentre era sotto 6-1 1-0. Discorso a parte meritano due dei nostri più promettenti giovani, Francesco Maestrelli e Mattia Bellucci, che dopo un 2022 fantastico, stanno disputando una stagione nettamente al di sotto delle aspettative. In terra tunisina Maestrelli ha ceduto 6-3 6-4 al belga Kimmer Coppejans e Bellucci al rumeno Nicholas David Ionel 7-6(5) 6-2. Sarà compito dei loro staff capire se si tratta di una normale fase di ripiegamento dopo l’enorme balzo in avanti, o di qualcosa di cui preoccuparsi. Anche il torneo tunisino è già arrivato alle semifinali, dove è inevitabile indicare come favorito il croato Borna Gojo (N.102 ATP e prima testa di serie) che nei quarti ha fermato la corsa del 17enne astro nascente Jakub Mensik, fresco vincitore a Praga. La sconfitta non impedisce comunque al giovane ceco di ritoccare il proprio best alla posizione n.236.

Si giocava anche in Portogallo a Oeiras (Challenger 75, terra battuta) dove l’unico azzurro presente era Alessandro Giannessi che, costretto a partire dalle qualificazioni, ha battuto nell’ordine Alberto Barroso Campos (n.452) e Daniel Michalski (n.289). Si è poi fermato all’esordio nel tabellone principale, battuto dal britannico Jan Choinski (n.179) col punteggio di 6-3 4-6 6-4.

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