La prima volta di Flavio Cobolli resta Carlos Alcaraz. Nel circuito Challenger a Todi nel 2020, negli Slam a Parigi nel 2023. Dopo la sconfitta al primo turno del Roland Garros, il ventunenne romano scarica la tensione in unâintervista post partita che segna per lui un passaggio piĂš unico che raro: lâingresso nel mondo dei grandi. Ecco cosâha dichiarato.
D. Comâè stato giocare contro il numero 1 del mondo?
Cobolli: âĂ stata unâemozione unica e ho imparato tanto da questo match. Ho iniziato un poâ frastornato dalle emozioni perchĂŠ era molto difficile giocare un campo del genere contro un giocatore del genere. Credo di essere stato bravo, sono molto contento della mia prestazione nonostante la sconfitta. Mi porto tanto a casa, ho buoni margini di miglioramento â almeno cosĂŹ mi dice il team (sorride, nrd) â, quindi sono molto soddisfattoâ.
D. Rispetto alla partita a Todi nel 2020 contro Alcaraz, quanto sei cresciuto tu e quanto è cresciuto lui?
Cobolli: âĂ cresciuto piĂš lui (ride, ndr). LĂŹ è stata una partita completamente diversa rispetto a questa, ma anche stavolta il destino ha voluto che giocassi contro lui la mia prima partita: a Todi Challenger, qui Slam. Sono cambiate tante cose dal 2020: Carlos è diventato numero 1 del mondo, ha vinto uno Slam, ha vinto tanti titoli e ha perso poche partite. Io sono cresciuto meno ma comunque sono cresciuto tanto. Stanno arrivando anche per me piccoli risultatiâ.
D. Qualche settimana fa giocavi in un Challenger a Torino. Come descriveresti la differenza tra quel contesto e giocare una partita al Roland Garros contro Carlos Alcaraz?
Cobolli: âCredo che il movimento Challenger si sia alzato notevolmente negli ultimi anni, molti giocatori che durante lâanno giocano Challenger stanno dimostrando di saper fare bene anche nei tornei ATP. Non credo che ci sia tantissimo distacco tra noi e loro, se possiamo dire cosĂŹ. Dico semplicemente che hanno un altro passo e per questo riescono a portare a casa il match. Ma, fatta eccezione per quei tre, quattro, o anche cinque o sei â come abbiamo visto oggi Alcaraz â, ce la giochiamo con tutti. Personalmente penso di essere migliorato e di aver meritato di giocare qui. Spero di vivere anche Wimbledonâ.
D. Se dovessi dare un consiglio a un giocatore che ora deve affrontare Carlos Alcaraz, cosa gli diresti?
Cobolli: âQuando giochi contro il numero uno del mondo e sei un qualificato non puoi consigliare molte cose. Ă impressionante come gestisce i punti importanti, è una delle sue qualitĂ migliori. Ha una velocitĂ di palla superiore a quella di molti giocatori che giocano questo torneo, poterlo mettere in difficoltà è molto difficile. Tuttavia, come tutti noi esseri umani, anche lui ha i suoi punti deboli (non dice quali, ndr)â.
D. Siamo a metà stagione: qual è il bilancio della prima parte e quale obiettivo ti poni per la seconda?
Cobolli: âCredo di aver fatto una buona prima parte di stagione. Dopo essere tornato dallâAustralia sono stato infortunato per due mesi. Dopo lâinfortunio sto reagendo bene al lavoro che sto facendo, non posso dire altro che di essere soddisfatto. Spero di continuare su questa strada con lâobiettivo principale di crescere mentalmente perchĂŠ questo mi permetterebbe di mettere in difficoltĂ tanti giocatori in ATPâ.
D. Come ti avvicinerai a Wimbledon? Dove andrai a giocare per prepararti?
âDopo qualche giorno di riposo, andrò a Heilbronn, in Germania, poi a Perugia e Parmaâ.
D. Nuovo tatuaggio? Una racchetta col logo del Roland Garros?
âDomani forse vado a tatuarmi qualcosa, ma il team dice che il logo sarebbe arrogante. Con tutto il rispetto per il torneo francese, che è da sempre il mio preferito, forse mi tatuerò qualcosa sulla Romaâ.
Marianna Piacente