âIl 2020 è stato un anno difficile. Non la definirei una buona stagione. Il Roland Garros è stato il mio unico buon torneo. Il tabellone non è molto fortunato, mi sono detta, vedendo che avrei dovuto affrontare Vondrousova, quindi non mi importa, ci proverò e bastaâ. Eccome se ci ha provato:â 6-1, 6-2, 6-1, 6-4, 6-3, 6-2, 6-1 6-2, 6-3, 6-1, 6-2, 6-1, 6-4, 6-1. La diciannovenne polacca Iga Swiatek ha vinto il Roland Garros 2020 senza perdere un set. Il resto è storia.
Dopo altre quattro partecipazioni, la numero uno del mondo è oggi alla sua terza semifinale a Parigi: meglio di lei, nelle prime cinque partecipazioni al French Open, soltanto Chris Evert (5/5) e Monica Seles (4/5). Le altre due volte, poi ha vinto il torneo. Con Iga, il circuito ha ritrovato una dominatrice. Da uno stato di perenne incertezza (che in realtĂ ancora pervade i ranghi inferiori) si è innalzata una giovane donna saggia, inarrestabile e coraggiosa (la coccarda gialloblĂš che porta sul cappellino ne è una prova).Â
Ma non è che Iga domina un po’ troppo? Fin qui, a Parigi ha concesso la miseria di quindici game, la prima a lasciarne cosĂŹ pochi da Conchita Martinez nel 1995. Addirittura, lâultimo set perso risale agli ottavi della scorsa edizione. Nel processo, ha giĂ realizzato quattro bagel: sono in tutto tredici solo in questo 2023.
Dodici invece le vittorie consecutive a Parigi: dal 2020 ha perso una sola partita, contro Maria Sakkari ai quarti dellâedizione 2021. Ă la quarta tennista piĂš giovane a raggiungere tale striscia: sopra di lei, solo Immortali come Monica Seles, Steffi Graff e Chris Evert.
Spesso si dice che i grandi numeri non facciano giustizia ai grandi campioni. Sicuramente oggi servono a inquadrare la numero uno, che ha fatto dei risultati netti e delle vittorie schiaccianti il suo tratto distintivo.
âRiesci a goderti i momenti in cui vinci i match e vai avanti in tabellone? O si riduce tutto al lavoro?â âDevo ancora imparare a godermela mentre gioco e vinco, perchĂŠ quando finisco le partite di solito penso a quelle successive. Le sensazioni positive arrivano dopo il torneo. Spero di migliorare.â, risponde la fredda campionessa Iga Swiatek, ancora divisa fra un po’ di ingenuitĂ giovanile e la saggezza della campionessa affermata. Domani, sulla rossa terra di Parigi affronterĂ la brasiliana Haddad Maia, alla prima semifinale slam, con palmares e personalitĂ opposte. Questâultima viene da dodici ore di gioco, Iga da meno di sei. âTi preoccupa arrivare in fondo agli slam poco allenata?â âNo, posso gestire la cosa. Non credo che mi sentirò arrugginita quando dovrò giocare i punti importantiâ. Il ruolo di favorita, Iga Swiatek ce lâha nel sangue.Â