Allarme Sinner. Rabbia Musetti (Roland Giammò, Il Corriere dello Sport )
La seconda settimana dello swing sull’erba andrà in archivio senza alcun azzurro capace di spingersi oltre i quarti di finale. Gli ultimi due rimasti in tabellone, Jannik Sinner ad Halle e Lorenzo Musetti al Queen’s, sono infatti usciti di scena ieri vittime di un infortunio, il primo, che lo ha costretto ad alzare bandiera bianca dopo due game del secondo set, e di Holger Rune, vincitore in due set sul ventunenne toscano. Le preoccupazioni maggiori riguardano il n. 1 del tennis italiano. Opposto al kazako Bublik, Sinner nel primo set, inseguendo una palla corta, ha accusato un fastidio alla coscia sinistra che ha finito col rivelarsi un tarlo capace di condizionarne tanto il gioco quanto la concentrazione, inducendolo al ritiro dopo soli due game del secondo parziale. A nulla è valso il “medical time-out” chiamato subito dopo aver perso il primo set: tornato in campo e subito il break, Sinner ha preferito non insistere. […] ESAMI. Seguiranno ora gli accertamenti del caso, anche se la sua presenza a Church Road non pare in dubbio. Da verificare saranno però le condizioni in cui si presenterà al grande appuntamento londinese, dove tornerà per provare a spingersi più in là del quarto di finale su cui si arrestò l’anno scorso la sua corsa. Per Sinner si tratta del terzo ritiro in stagione, il primo a partita in corso, dopo quello alla vigilia del primo turno dell’Open di Marsiglia bissato dal forfait dal quarto di finale di Barcellona opposto a Lorenzo Musetti. In entrambe le occasioni furono due malanni – influenza e febbre – ad estrometterlo dai giochi, stavolta l’allarme arriva invece dal fisico. […] FRAGILITA’. Ancora tutte da decifrare sono invece le sensazioni che accompagnano Lorenzo Musetti. Il toscano ha dimostrato di avere il gioco e il polso dell’erbivoro, e per questo il match di ieri contro il danese Rune era circondato da aspettative diverse da quelli da lui giocati sin qui. Un esame severo, che il n.16 del mondo aveva iniziato a sostenere con il piglio giusto portandosi in vantaggio 41 grazie a un tennis polifonico che ha indotto Rune a chiamare un ‘medical lime-out” per un presunto problema a un polso nella speranza di spezzarne l’ispirazione. Tattica rivelatasi efficace e valsa al danese i successivi cinque game con cui ha incamerato il primo set. Rune ha poi gestito il traffico respingendo gli assalti dell’azzurro, concretizzatisi in due setpoint nel secondo sul 54, con il danese alla battuta. Ed è questo il rammarico più grande: un’occasione che, se acciuffata con la giusta cattiveria, non avrebbe forse alterato il risultato finale, ma che di sicuro avrebbe aiutato a rafforzare un carattere rivelatosi ancora troppo fragile nei momenti in cui invece più servirebbe aggrapparcisi.
Sinner, altro infortunio. Musetti, il ko brucia (Gianluca Strocchi, Tuttosport)
Un altro venerdì amaro per la Giovane Italia del tecmis, che vede svanire le sue ambizioni sull’erba. I quarti di finale sono infatti stati fatali sia a Jannik Sinner che a Lorenzo Musetti nei due tornei Atp 500 in cui erano impegnati i top player azzurri, come già accaduto la settimana scorsa nei 250 di s’Hertogenbosch e Stoccarda. Diverso il modo, però, perché il 21 enne di Sesto Pusteria sui prati tedeschi di Halle è stato fermato da un infortunio, mentre il talento di Carrara nel prestigioso Queen’s Club ha ceduto, non senza rimpianti, nel testa a testa Next Gen con il danese Holger Rune. In particolare, opposto all’imprevedibile kazako Alexander Bublik, il numero uno d’Italia si è ritirato quando era sotto 7-5 2-0 per un problema muscolare all’inguine della gamba sinistra accusato nel primo set dopo uno scatto per recuperare una palla corta. […] Dopo aver subito il break del 2-0 nel secondo Jannik ha alzato bandiera bianca, anche per evitare di aggravare il fastidio in vista di Wimbledon (al via il 3 luglio). Sinner da lunedi sarà n.8 al mondo e quindi una delle prime teste di serie ai Championships, dove nel 2022 ha raggiunto i quarti. Bublik (prima vittoria su un top 10 sull’erba) sfida in semifinale il tedesco Alexander Zverev, due volte finalista in questo torneo, che ha sconfitto 7-5 6-3 il cileno Nicolas Jarry. Stop nei quarti anche per il russo Daniil Medvedev, sgambettato per 7-5 7-6(3) dallo spagnolo Roberto Bautista Agut, opposto ora all’altro moscovita Andrey Rublev (3-6 6-3 6-4 sull’olandese Tallon Griekspoor). L’Italtennis può comunque ancora sperare di festeggiare un titolo a Halle. Simone Bolelli e Andrea Vavassori hanno raggiunto la finale in doppio piegando con il punteggio di 6-3 6-7(0) 10-7 il brasiliano Marcelo Demoliner e il tedesco Andreas Mies. I due azzurri attendono la semifinale odierna fra i tedeschi Oscar Otte e Jan-Lennard Struff e il duo brasil-autraliano Marcelo Melo-John Peers. Qualche rimpianto in più invece per Musetti, che manca il traguardo della prima semifinale green in carriera nel classico appuntamento londinese. Il suo tennis più vario e fantasioso non è bastato, e neppure essere stato in vantaggio per 4-1 nel primo set, contra il 20enne di Gentofte, che l’ha spuntata 6-4 7-5, in un’ora e 54′, dimostrando quanto contino concentrazione, freddezza e forse pure un pizzico di furbizia (leggi il medical time out chiesto sull’1-4 per un problema a polso e avambraccio destro). I dati dicono 19 vincenti contro 7 gratuiti per l’azzurro (21 contro 11 per Rune), virtualmente n.15 (sarebbe nuovo best ranking), ma la vera differenza l’ha fatta la percentuale di punti vinti con la seconda di servizio (28% per il toscano, 54% per Holger) e quella di punti con la risposta alla seconda (46% Musetti, 72% il danese). Così è lo scandinavo, per la prima volta tra i migliori quattro in questa superficie, a sfidare per un posto in finale l’australiano Alex De Minaur; che ha domato 6-4 4-6 6-4 il francese Adrian Mannarino, mentre nella parte alta del tabellone lo spagnolo Carlos Alcaraz (6-4 6-4 al bulgaro Dimitrov) deve vedersela con lo statunitense Sebastian Korda, che ha eliminato per 6-4 7-6(1) il britannico Cameron Norrie. Intanto Matteo Arnaldi vede sempre più vicino il main draw del terzo Slam stagionale. Con il forfait di Karen Khachanov a causa di una frattura da stress all’osso sacro il 22enne di Sanremo è ora il primo degli esclusi e dunque entrerà direttamente in tabellone se un altro giocatore dovesse cancellarsi dalla lista degli iscritti.