È arrivato uno dei momenti preferiti dell’anno per Nick Kyrgios: il tour sbarca sui prati verdi sparsi in Europa. Anche se quest’anno l’australiano ha dovuto saltare tutta la prima parte di stagione a causa di un infortunio, niente sembra poterlo turbare in vista di Wimbledon. In una recente intervista a ATPTour.com, Kyrgios riflette su che cosa renda i Championship così speciali per lui. «Penso sia Wimbledon in generale», dice, «semplicemente la sistemazione, nel senso di stare proprio accanto ai campi e il solo mettere piede in quel luogo. La sensazione è che quello sia veramente il tennis».
Che l’australiano si trovi particolarmente a proprio agio sui prati lo dimostrano anche i numeri: record di 36 vittorie a fronte di 19 sconfitte in carriera nei tornei disputati su questa superficie, con uno fantastico 20-8 se si considera solo Wimbledon. «Penso che l’abilità di staccare la mano dalla racchetta sia fondamentale sull’erba», prosegue Nick nell’intervista, «volée, slice, risposte bloccate, tutte le cose più impalpabili. Ci sono tanti cattivi rimbalzi sull’erba e si deve essere in grado di colpire in slice e fare palle corte e portare molte cose diverse nel gioco». Mischiare le carte ed essere imprevedibile sono sicuramente le caratteristiche più importanti nel gioco dell’australiano, ciò che lo rende così unico rispetto agli altri giocatori e hanno fatto la sua fortuna anche sull’erba.
Kyrgios non sembra, inoltre, sentire la pressione di dover tornare a calcare i prati che l’anno visto raggiungere l’anno scorso la sua prima finale Slam in carriera. «Le persone dicono sempre che una volta raggiunti certi risultati, è in quei momenti che la pressione inizia a farsi sentire. Ma per me è sempre stato il contrario durante tutta la mia carriera». Poi aggiunge: «Non penso di avere nulla da dimostrare ancora, sarò sincero. Ho battuto alcuni grandi giocatori, vinto tornei importati, raggiunto la finale di uno Slam in singolare e ne ho vinto uno in doppio. Penso che questo sia quello per cui uno lavora. Quindi adesso posso semplicemente divertirmi».
Se queste parole siano solo un tentativo di distogliere un po’ l’attenzione da se stesso o se siano, invece, totalmente genuine forse non lo sapremo mai. Sta di fatto che Kyrgios si è giocato il titolo a Wimbledon l’anno scorso, strappando un set a Djokovic in finale, e questo ha un certo valore. Pubblico e commentatori hanno ancora negli occhi la bellezza di quella cavalcata dell’australiano e non aspettano altro che vederlo di nuovo vincere partite e mettere a frutto il suo incredibile talento. Certo l’unico match giocato fin qui in stagione è stato una sconfitta – a Stoccarda contro Wu –, ma ogni volta che Kyrios scende in campo, può succedere qualcosa di inaspettato. Messaggio lanciato. Nick tocca a te.
Sara Zabeo