R. Carballes Baena – [Q] M. Arnaldi 6-7(0) 6-4 6-3 3-2 int.

L’unico italiano superstite delle qualificazioni scende in campo con disinvoltura all’esordio di Wimbledon contro lo spagnolo Roberto Carballes Baena. Stiamo parlando di Matteo Arnaldi che dopo un primo set dominato dai servizi e con solamente due palle break – una a testa – fa suo un tiebreak per 7 punti a 0. Il 30enne spagnolo peò riesce ben presto a prendere le misure del suo giovane avversario (8 gli anni di differenza tra i due) e ribalta completamente il punteggio col passare dei parziali.

Il secondo set prosegue sui binari dell’equilibrio, con un break dell’italiano nel terzo gioco, subito restituito allo spagnolo. Fino all’ottavo gioco, quando Roberto Carballés Baena si procura, e trasforma, una palla break – in corridoio il rovescio di Matteo Arnaldi – che lo porta sul 5-3. Il successivo turno di battuta, tenuto a zero, porta lo spagnolo a chiudere sul 6-3. Uno ad uno il conteggio dei set, e si ricomincia.

Terzo set: problemi di stomaco per Arnaldi

Inizia subito in salita il terzo set per Arnaldi, con Carballés Baena che ha due palle break. La seconda è quella buona, ma è un regalo dell’italiano, che commette doppio fallo. Evidente il calo, più fisico che mentale, del ventiduenne ligure che pare soffrire qualche fastidio di natura fisica. Nonostante l’ormai evidente problema il giocatore sanremese, con un game sontuoso, riesce a rientrare in partita ed a riportare il risultato sull’1 a 1.

Un altro dritto in rete di Arnaldi nel terzo gioco consente al giocatore di Tenerife di brekkare nuovamente. Ci si attende da un momento all’altro un medical time out per un trattamento, invece una pastiglia fa supporre ad un qualche altro tipo di problema fisico, forse di stomaco: Matteo è in grande difficoltà, pare non essere più in grado di continuare, si piega sulle ginocchio tra un punto e l’altro, resiste.

La postura in campo è quella di un giocatore sofferente, ma nonostante tutto non desiste dalla lotta, rimanendo attaccato allo spagnolo ed arrivando addirittura a conquistarsi due palle break consecutive nel game successivo. Un ace dello spagnolo e un’incertezza dell’italiano portano il game ai vantaggi, prima di chiudersi a favore del primo. Nonostante la pastiglia stia facendo il suo effetto ed Arnaldi dia, quantomeno a sprazzi, incoraggianti segnali di ripresa, il terzo set si chiude sul 6-4 per Carballés Baena, ora in vantaggio per due set ad uno.

Toilet break prima dell’oscurità

Il toilet break di Matteo è piuttosto lungo, tanto che Roberto si lamenta con l’arbitro che, fiscale, lo richiama al suo rientro in campo. Pronti, via e subito Arnaldi subisce il break: il successivo turno di battuta porta Carballés Baena, nonostante una palla break contro, sul 2 a 0, con il sanremese sempre più spesso in ritardo sulla palla. Le difficoltà dell’Azzurro permangono, impedendogli di giocare il proprio tennis e portandolo a cercare sempre più spesso di accorciare lo scambio: “Non riesco più a fare un passo” dice al suo angolo al cambio campo.

Nonostante ciò, dopo 2 ore e 40′ di sofferenza Arnaldi è ancora in scia del tinerfeño: è in questo momento che arriva l’interruzione per cattiva visibilità, accolta dal giocatore italiano come una vera benedizione. Tanto che, quasi temendo un cambio di idea, si affretta ad uscire dal campo mentre Baena sta ancora perorando le proprie ragioni all’arbitro. Tutto quindi rimandato a giovedì, nella speranza che qualche ora di riposo possa consentire a Matteo di poter quantomeno giocarsi il finale di match ad armi pari.

Matteo Trombacco