ATP Finals 2023, partito il countdown. Binaghi: “Faremo di tutto per tenerle in Italia oltre il 2025”

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ATP Finals 2023, partito il countdown. Binaghi: “Faremo di tutto per tenerle in Italia oltre il 2025”

Presentato il Masterplan dell’appuntamento di novembre. Il presidente federale annuncia: “Sarà l’edizione dei record”. E non nega che altre città italiane potrebbero candidarsi per il futuro

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dal nostro inviato a Torino

“La terza edizione delle Nitto ATP Finals è quella che ogni dirigente sogna di vivere. La prima, quella del 2021, è stata ricca di problemi a causa del Covid; la seconda, quella del 2022, è stata quella dell’assestamento ed è stata un successo. Quella del prossimo novembre deve essere l’edizione dei record”. Parole e musica di Angelo Binaghi, presidente FITP. Parte ufficialmente il conto alla rovescia verso la terza edizione del torneo di fine anno dell’ATP che vedrà sfidarsi gli otto giocatori del mondo. Se al PalaAlpitour si dovesse giocare domani, i partecipanti sarebbero Alcaraz (l’unico ad essere già qualificato), Djokovic, Medvedev, Rublev, Sinner, Tsitsipas, Rune e Ruud. Proprio di Jannik si è parlato a Torino quest’oggi, nel Grattacielo Intesa Sanpaolo, dove si è tenuta la presentazione del Masterplan delle Nitto ATP Finals 2023.

“Aver sentito Sinner dire a inizio anno che il suo obiettivo stagionale è la qualificazione alle Finals è stata la cosa più bella che potessi sentire dire – ha commentato Binaghi -. Ha avuto un inizio di stagione entusiasmante, qualche intoppo durante la parte di annata su terra rossa ma poi si è rifatto con gli interessi a Wimbledon, diventando il terzo giocatore italiano a raggiungere la semifinale. Siamo orgogliosi di lui. Avere un giocatore italiano a Torino cambierebbe molto per noi, perché trasformerebbe gli spettatori in tifosi, con una serie di conseguenze positive. Jannik è a buon punto, ma chissà, se Musetti o Berrettini vincessero lo US Open… A noi basta ci sia almeno un italiano”, è la battuta di Binaghi.

Il numero uno federale ha esposto i numeri che lo rendono molto ottimista in vista dell’edizione del torneo che si disputerà dal 12 al 19 novembre 2023. “Abbiamo già venduto i due terzi dei biglietti totali venduti l’anno scorso. Abbiamo un incremento del 30% in termini economici e del 19% sui biglietti venduti rispetto allo stesso momento dello scorso anno. Abbiamo venduto quasi 80 mila biglietti ma credo che il dato più interessante sia l’esplosione di biglietti venduti all’estero: 11.498 venduti finora, ovvero l’80% in più rispetto all’anno scorso quando la percentuale totale di spettatori dall’estero è stata del 38%”.

Come già da qualche mese a questa parte, l’attenzione generale è rivolta anche alla speranza di poter trattenere le ATP Finals a Torino anche oltre il 2025. Binaghi è stato stuzzicato molto su questo tema. “L’obiettivo è trattenere le Finals in Italia per altri cinque anni e faremo tutto ciò che di lecito si può fare per centrarlo – ha detto il presidente federale -. Abbiamo fondate speranze dettate dai riscontri molto positivi che abbiamo ricevuto da pubblico e giocatori. Sarà fondamentale il sostegno delle aziende nostri partner per presentare all’ATP l’offerta migliore possibile, e in merito quello economico è solo uno degli aspetti. Se potrebbero candidarsi altre città italiane che non siano Torino? Io sono presidente di un ente federale e devo parlare in termini generali, ma è chiaro che tutti siamo contenti di Torino: qui le istituzioni e gli enti coinvolti hanno saputo fare sistema superando divisioni e personalismi. Anche se altre città hanno dei palazzetti da almeno 12mila posti: Pesaro, Bologna e Milano, se tutto va bene…”, si lascia scappare Binaghi.

A proposito, Binaghi – pur senza specificare il riferimento – fa un accenno alle preoccupazioni relative all’organizzazione dei giochi di Milano-Cortina, rimarcando le differenze con il modello Torino. “Arrivando qui leggevo i giornali. Ho visto altre grandi manifestazioni sportive che hanno problemi che noi non abbiamo dovuto affrontare. Nel nostro paese spesso si arriva all’ultimo momento con grandi preoccupazioni. Il nostro contesto invece vede realtà che sanno fare le cose, le fanno per tempo, non buttano i denari, valorizzano il territorio. In Italia ci sono anche esempi positivi”.

Presente per l’occasione a Torino anche Gian Maria Gros-Pietro, Presidente di Intesa Sanpaolo, che ha commentato: “Questo è il terzo anno in cui Intesa Sanpaolo è Host Partner delle Nitto ATP Finals di Torino e ci accingiamo ad ospitare nuovamente i migliori tennisti al mondo per un evento di grande sport e spettacolo. Nei primi due anni abbiamo visto crescere questo appuntamento che per Torino significa visibilità internazionale, ricadute economiche significative e uno slancio di ottimismo. Lo sport è un indispensabile portatore di valori universali in cui si ritrova anche Intesa Sanpaolo: l’aspirazione a migliorarsi, la competizione leale, il rispetto delle regole. Per questo, non facciamo mancare il nostro sostegno a iniziative sportive in tutto il Paese, con particolare attenzione ai giovani”.

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