ATP Umago: Sonego brilla nella notte croata, ma Cecchinato cede con onore

ATP

ATP Umago: Sonego brilla nella notte croata, ma Cecchinato cede con onore

Ottima prestazione di Lorenzo Sonego all’esordio al Croatia Open. Il piemontese domina nel primo set, poi bella reazione di Cecchinato che nel secondo cede solo al tie-break

Pubblicato

il

Lorenzo Sonego – ATP Umago 2023 (foto: Roberto dell'Olivo)
 

[2] L. Sonego b. M. Cecchinato 6-1 7-6(7)

Dal nostro inviato ad Umago

Dopo quello di ieri tra Matteo Arnaldi e Flavio Cobolli, altro derby azzurro al Plava Laguna Croatia Open di Umago. A sfidarsi, nel match serale del Goran Ivanisevic Stadium, la testa di serie n. 2 Lorenzo Sonego ed il campione dell’edizione 2018 Marco Cecchinato. Per il torinese, n. 43 del ranking, si è trattato dell’esordio in questo torneo, mentre il 30enne siciliano era alla sua settima partecipazione: oltre alla vittoria del 2018, da segnalare i quarti raggiunti lo scorso anno (superando le qualificazioni).

Anche in questo caso la vittoria è andata al favorito, Lorenzo Sonego, autore di una scintillante prestazione nel primo set (con un parziale iniziale di 16 punti a 1 a suo favore) che ha inizialmente annichilito il suo avversario. Nel secondo set invece Cecchinato ha reagito e c’è stato equilibrio, con un bel tennis giocato da ambo le parti, ma alla fine il dritto di Sonego ha fatto la differenza nel tie-break. Ora per il tennista piemontese la sfida contro Jaime Munar, che nel pomerggio aveva battuto Marozsan e ieri quel Ramos-Vinolas che la scorsa settimana aveva eliminato proprio Sonego a Gstaad.

Sonego de luxe – Si inizia ed è subito break a zero a favore di Sonego, più però per demerito di Cecchinato, molto falloso, che del tennista piemontese. Poi però sono i meriti del n. 43 del mondo ad emergere: servizio e dritto funzionano da subito a meraviglia e la pressione per il n. 96 diventa insostenibile. Un parziale di 12 punti a zero per il n. 2 del seeding porta al doppio break: il primo punto di Cecchinato arriva dopo 12 minuti, ma poco dopo è 4-0 ed è chiaro a tutti che il primo set ha preso la strada di Torino. Il tennista siciliano poco prima aveva guardato sconsolato il suo coach Sartori, tale l’impotenza di fronte alla scintillante prestazione di “Lollo”. Con orgoglio il semifinalista del Roland Garros 2018 cerca di entrare nel match e tiene finalmente il servizio. Ma poi nel settimo gioco deve cederlo nuovamente alla quarta palla break, che è anche set point, dopo l’ennesimo tracciante di dritto di Sonego, che incamera così il primo set per 6-1 in 28 minuti.

Cecchinato alla pari, ma non basta – Il copione del secondo set è invece da subito diverso. Apprezzabile la grinta con cui Cecchinato si carica dopo ogni punto per cercare di rientrare in partita. E la palla break che si procura nel primo gioco è il segnale che qualcosa è cambiato. Sono più i meriti del siciliano, che ora riesce a giocare con maggiore profondità, che i demeriti del piemontese a cambiare l’inerzia del match.  Il pubblico – che applaude entrambi i giocatori ma sicuramente ha un occhio di riguardo per il campione del 2018, anche perché vorrebbe vedere allungarsi la partita – dimostra di gradire lo spettacolo fornito dai due tennisti azzurri. E proprio quando tutti stanno notando che ora la partita è equilibrata, un paio di accelerazioni delle sue portano Sonego a doppia palla break. Il “Ceck” recupera con orgoglio, ma alla terza occasione per l’avversario deve capitolare. 6-1 3-1 e sembra proprio stiano per partire i titoli di coda del match. Invece nel quinto gioco Cecchinato sfodera subito un rovescio vincente formato Parigi 2018 – che entusiasma anche i tre spettatori sloveni visibilmente alticci che si erano seduti davanti al vostro cronista dall’inizio del secondo set – che dava il la al clamoroso controbreak a zero. Con tanto di warning per time violation a Sonego. Insomma, adesso è partita vera. E anche molto piacevole, fatta più di vincenti che di errori, come testimoniato dai continui applausi provenienti dalle tribune. Nessuno dei due concede più nulla al servizio e si arriva così al tie-break, giusta conclusione di un parziale così equilibrato. Equilibrio che viene inizialmente spezzato dal minibreak del 2-1 per Sonego, grazie ad un altro tracciante di dritto in allungo che fulmina Cecchinato, colto ancora in avanzamento nella terra di nessuno. Il n. 43 ATP sale 4-1 grazie al consolidato schema servizio e dritto, però non coglie l’occasione del secondo minibreak, giocando un rovescio un po’ troppo morbido in uno scambio ravvicinato a rete che Cecchinato trasforma in un vincente. Sul 5-3 e servizio sembra si sia ad un passo dal match point ed invece tre improvvisi errori di dritto di Sonego portano il n. 96 del mondo ad un insperato set point. E Cecchinato urla addirittura “Vamos” credendo inizialmente nel quarto errore consecutivo con quel fondamentale del suo avversario: la palla invece aveva toccato la riga laterale e si va sul 6 pari. Ma quello che il dritto ha tolto a Sonego, glielo ridà poco dopo: è infatti una risposta di dritto devastante che lo porta al  match point sull’8-7. Ed è ancora lo schema servizio e dritto che gli consente di prendere in mano le redini dello scambio finale: Cecchinato le prova tutte, difende anche sul primo smash ma poi sul secondo deve arrendersi. 7-6 Sonego, che chiude cosi in poco più di un’ora e mezza di gioco.

Come detto all’inizio, ad attenderlo nei quarti – ultimo match sul Grandstand – trova il n. 106 del mondo, lo spagnolo Jaime Munar, che oggi ha regolato senza grosse difficoltà in due set l’ungherese Marozsan.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement