A Toronto la rinascita di Raonic: "Verso lo US Open con fiducia"

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A Toronto la rinascita di Raonic: “Verso lo US Open con fiducia”

La svolta è arrivata a Toronto, dopo la battaglia di quasi tre ore vinta contro il top 10 Frances Tiafoe. L’ex top 3 canadese ora guarda avanti

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Milos Raonic - Toronto 2023 (Twitter @NBOToronto)
Milos Raonic - Toronto 2023 (Twitter @NBOToronto)
 

Milos Raonic è tornato. Il canadese era fermo praticamente da due anni per un infortunio al tendine d’Achille, con l’ultima partita giocata risalente a luglio 2021 all’Atp250 di Atlanta. Le ombre di un ritiro aleggiavano sulla carriera di Raonic, poi la luce in fondo al tunnel intravista quest’anno: prima all’Atp250 di ‘s-Hertogenbosch, successivamente a Wimbledon, vincendo una partita per torneo. Ma il Milos che abbiamo visto nelle scorse settimane sembrava un lontano parente del giocatore ammirato per anni, capace di issarsi alla posizione n.3 del ranking mondiale.

Raonic: “Ho fatto tutto il possibile per tornare in forma”

Poi il colpo di scena, tra lo stupore generale, arrivato proprio a Toronto, a casa sua. Al primo turno ha eliminato un top10 come Frances Tiafoe. Un’incredibile battaglia di quasi tre ore, che avrebbe potuto sfiancare chiunque, figuriamoci un giocatore fermo da due anni. Al secondo turno invece è arrivata la netta vittoria con il giapponese Taro Daniel, prima di perdere in due set dallo statunitense MacKenzie McDonald.

Questa iniezione di fiducia ha dato nuova linfa al canadese, che ora può rialzare la testa dopo anni di sacrifici e rinunce. “Penso di aver fatto tutto il possibile da Wimbledon in poi – ha affermato Raonic in conferenza stampa. E anche nelle settimane precedenti. Ho fatto tutto il possibile, passo dopo passo, per cercare di trarre il meglio. Alcune cose sono andate bene insieme. Per altre invece posso fare di meglio. Ma ho dato tutto quello che avevo, e mi ha portato dove sono.

Raonic: “Punto a fare bene allo US Open”

La sensazione di vincere partite, di vedere crescere la fiducia game dopo game, set dopo set, il canadese non l’ha dimenticata, e riscoprirla è un dolce regalo. “Sì, molte cose sono andate meglio del previsto. Mi porto via solo un sacco di cose buone, ma probabilmente mi siederò a pensare a cosa potrei fare di meglio e vedere quali sono i prossimi passi”. L’obbiettivo adesso è presentarsi all’ultimo major stagionale nel miglior modo possibile: “Se tutto va bene, io posso mettermi nella giusta posizione per lo US Open. Posso prepararmi bene per produrre un tennis di alto livello. E poi calpesti il campo e giochi, dai tutto quello che puoi, e cerchi di vedere dove sei. Ma penso di poter ancora giocare a un livello molto alto che non è molto diverso da dove mi trovavo. E poi devo solo darmi una possibilità e coglierla al volo”.

Quella scarica di adrenalina che ti arriva quando competi per qualcosa è come linfa vitale, Milos lo sa bene. “Mi piace il competere, la preparazione, la sfida. Ci sono certe cose a cui non ho mai dato molto peso all’interno del tour. Ma sono molto competitivo su tutto. Non esclusivamente sul tennis. Quindi avere un certo tipo di progresso mirato richiede molto tempo e mi motiva davvero”.

Intanto, Il bilancio di Toronto non può che essere positivo per Raonic. A casa sua, davanti alla sua gente, con quell’ovazione che gli hanno tributato, c’era tanta emozione nell’aria. “E’ stata una delle cose più significativi per me. Non me l’aspettavo. Penso che sia probabilmente la cosa più speciale e accattivante successa in queste tre partite. Da lunedì sera a ieri, attraverso gli alti e bassi di tutto questo, ho sentito quella energia che non puoi quantificare in alcun modo e non puoi dargli un nome. Sono estremamente grato per questo. E dopo tutti gli alti e i bassi negli ultimi mesi e anni, ricevere questo ti ripaga di tutto. Grazie“.

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