1899: prima edizione del Cincinnati Open
Il club fondato nel 1880 prosegue nel suo compito di âambasciatoreâ del nuovo sport. Cambia location, dalla Music Hall alla âTennis Laneâ tra Oak Street e Reading Road, per poi trasferirsi temporaneamente lungo Vernon Place e, infine, al 1880 di Dexter Avenue.
Ă lĂŹ che nel 1899 troviamo quattro campi da gioco e la primissima clubhouse. Gli iscritti sono ben 186, ma possiamo scommettere che lâattenzione di molti di loro è spostata verso un secondo circolo, lâAvondale Athletic Club, fondato due anni prima e sede del protagonista di questo articolo: il Cincinnati Open.
Infatti, se il primo club, fondato alla Burnet House, ha il merito di aver diffuso il tennis tra le strade della cittĂ ; il secondo, caratterizzato da una struttura polisportiva, riesce a introdurre la competizione e lâagonismo, organizzando una modalitĂ âopenâ, ovvero aperta a tutti i giocatori, e oltrepassando cosĂŹ le restrizioni degli âstate tournamentsâ a cui potevano accedere solo i tennisti di quello Stato.
Certo, lâedizione 1899 del singolare maschile viene poi vinta dal âlocaleâ Nat Emerson, ma a trionfare in quella femminile è Myrtle McAteer, tennista nativa di Pittsburgh, capace di battere la futura Hall of Famer Juliette Atkinson.
Ora provate ad immaginare lâatmosfera. State percorrendo una via di Queen City. La cittĂ ha accolto un sorprendete sviluppo industriale, i tram di fianco a voi si stanno progressivamente convertendo allâelettrico e ci si trova lungo la Underground Railroad, la ferrovia sotterranea utilizzata per sfuggire allo schiavismo.
Soltanto cinque anni prima, nel 1884, sono avvenuti quei tragici disordini al tribunale di Cincy che tanti vorrebbero cancellare, ma ecco che il tennis, o meglio il Cincinnati Open, porta in cittĂ una ventata di eccitazione e ottimismo. âI migliori giocatori degli Stati Uniti sono quiâ, sbandiera il Cincinnati Times-Star, e infatti la gente accorre, circa duemila spettatori su degli spalti spartani in occasione della giornata conclusiva. Si gioca su campi che sembrano realizzati di argilla e polvere di mattoni, con la clubhouse sullo sfondo, in cima ad un rilievo da cui si dipanano delle sinuose stradine che serpeggiano tra i prati tagliati di fresco.
Sempre il Cincinnati Times-Star acclama âIl torneo di piĂš grande successo mai svolto in cittĂ , o addirittura nellâintero Ovestâ. GiĂ , perchĂŠ è cosĂŹ che, nellâottica del diciannovesimo secolo, veniva considerata Cincy: la âportaâ verso il Deserto Americano e il primo grande insediamento costruito al di lĂ degli Allegani.
Torneo âOpenâ e longevo che segna la strada
Per questa ragione, il Cincinnati Open ha fin da subito ricoperto un ruolo unico nel panorama culturale (non solo sportivo) statunitense. Secondo gli abitanti di Queen City, si trattava di un baluardo della civiltĂ , una sorta di âpioniereâ, ma anche un torneo capace di rivaleggiare con quelli della costa orientale grazie ad un format âapertoâ, ideale per attirare i piĂš grandi giocatori del Paese.
Lo scrittore Phillip S. Smith nel suo FromClubCourttoCenterCourt,The EvolutionofProfessionalTennisinCincinnati(2022), sostiene che Queen City è âdavvero una cittĂ che vive di tennis, con una storia del torneo diversa da quella di qualsiasi altra cittĂ dâAmericaâ. In fondo, considerando gli States, il Cincinnati Open è la piĂš antica competizione di tennis ad essere organizzata nella cittĂ di origine, stabilendo cosĂŹ una strettissima e tangibile identitĂ con il luogo. Riprendendo un concetto caro a Christian Norberg- Schulz, il tennis è il geniuslocidi Cincy, la sua essenza. Organizzato, come sappiamo, per la prima volta nel 1899, prima del Rose Bowl di football, prima della Indy 500, e addirittura prima delle World Series di baseball, è un torneo che ha però saputo aggiornarsi con la stessa capacitĂ con cui si è inserito nel cuore degli abitanti di Cincinnati.
SĂŹ, è questa unâaltra caratteristica fondamentale. Ma come? vi starete chiedendo. Ancora una volta la risposta riguarda quella âscenografiaâ di cui parlavamo al principio. E dunque ritorniamo nella nostra macchina del tempo e facciamo un rapido âflashbackâ al 1903, lâanno in cui la strada del Cincinnati Tennis Club (ricordate?) incrocia quella del Cincinnati Open. In quella edizione, infatti, sotto il nome di Tri-State Championship, i migliori giocatori si trasferiscono allâangolo tra Wold e Dexter Avenue, accalcando cosĂŹ tanto pubblico da rendere difficoltoso assistere alle partite finali.
Se ci fossimo trovati lĂŹ, nel bel mezzo di qualche finale, magari disponendo dellâaccesso alla clubhouse progettata dagli architetti Rudolph Tietig e Walter H. Lee, avremmo potuto incrociare James Norris Gamble (inventore del famoso Ivory Soap) e il futuro Presidente degli Stati Uniti William Howard Taft. Delle possibilitĂ che ci permettono di comprendere il valore di questo torneo, da alcuni persino considerato (dâaccordo, forse con un poâ di sportswashing) superiore al Western Championships di Chicago e addirittura allo stesso US Open.
I migliori scelgono Cincinnati
Unâesagerazione? Non proprio, dato le cinquemila persone che si addossarono lâuna allâaltra nel 1905, appostandosi persino sulle scale, i tetti delle case, gli alberi⌠E poi per la decisione della californiana May Sutton, fresca vincitrice di Wimbledon e campionessa US Open 1904 che preferĂŹ partecipare al Cincinnati Open rispetto a difendere il titolo agli US Championships.
Da lĂŹ in poi lâascesa e il valore di questo torneo sono praticamente inarrestabili. Oltre ai giĂ citati Beals Wright, Nat Emerson e May Sutton ci giocano Bill Tilden, George Lott, Bobby Riggs⌠la lista non avrebbe fine. Il Tri-State Tournament, seppur con delle âtrasferteâ (in Indiana, ad esempio) diventa infatti un appuntamento fisso, un leitmotiv dellâestate di Cincinnati, emblema di unâamericanitĂ pura, tanto da essere considerato un evento patriottico (con conseguente somma di denaro inviata allâesercito statunitense) durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale. Sospeso solo nel 1918, nel 1921 (per la recessione deflazionistica) e nel 1935 (per la Grande Depressione) il Cincinnati Open accompagna il Tennis Club fino al 1971, quando, ormai in âera Openâ e con il nome di Western Tennis Championships, viene spostato al Queen City Racquet Club di Sharonville, Ohio. LĂŹ ci resta soltanto un paio dâanni, toccata e fuga, perchĂŠ nel 1974 si gioca per la prima e unica volta in condizioni indoor, nellâimmenso Cincinnati Convention Center in downtown. Partite a mezzogiorno, lâesclusione del circuito femminile (resterĂ cosĂŹ per altri quattordici anni) e lâencomiabile inizio di una partnership di beneficenza con il Childrenâs Hospital Medical Center ne caratterizzano lâorganizzazione; che poi cambierĂ di nuovo lâanno seguente con il trasferimento al Sunlite Swim and Tennis Club a Old Coney, dove si testerĂ per la seconda volta (la prima nel 1967) e solo per un anno la superficie in cemento, poi definitiva dal 1979.
a Pagina 3: lâera moderna sul cemento