Dopo la pioggia che ha caratterizzato parte della giornata di martedì, il day 4 del Western & Southern Open ha visto scendere in campo tanti big, molti dei quali hanno però tradito le attese. Se per gli italiani è stata una giornata da dimenticate (con le sconfitte di Sinner, Musetti e Sonego), anche qualche altro nome altisonante non è stata una passeggiata. Salutano subito il torneo Casper Ruud e il campione uscente Borna Coric, così come il finalista di Toronto Alex De Minaur. Vediamo come sono andati i match.
[14] T. Paul b. U. Humbert 6-1 7-6(4)
Il primo set di questo mercoledì porta la firma di Tommy Paul, ad ora l’unico dei quattro semifinalisti di Toronto ad approdare agli ottavi. Lo statunitense infatti, dopo aver perso il primo game del match contro Ugo Humbert, ne infila sette di seguito, perdendo appena tre punti al servizio in tutto il primo set. C’è decisamente più partita nel secondo, con il francese che non offre palle break fino alla fine del parziale e anzi non ne sfrutta due, una nel terzo e una nel settimo gioco. L’allungo arriva comunque al tramonto della seconda frazione, portandolo a servire per il set sul 6-5. Il n°13 del mondo, però, torna subito in partita e parte decisamente meglio al tie-break, portandosi prima sul 5-1 e chiudendo 6-1 7-6(4) dopo poco più di un’ora e mezza. Agli ottavi per lui ci sarà una nuova sfida a Carlos Alcaraz, sconfitto in Canada la scorsa settimana e con cui conduce 2-1 nei precedenti.
[16] A. Zverev b. Y. Nishioka 7-5 6-4
Un’altra sfida molto interessante sarà quella tra Daniil Medvedev e Alexander Zverev, che per la quarta volta su quattro si affronteranno nel 2023 negli ottavi di un Masters1000 (con le tre precedenti partite vinte tutte dal russo, che conduce 9-6 negli scontri diretti complessivi). Sono però servite due ore al tedesco, dopo il brillante esordio contro Dimitrov, per aver ragione di Yoshito Nishioka. L’ex n°2 del mondo è in realtà partito bene, con un break in avvio difeso fino al 5-4 e servizio, salvo poi cederlo nel decimo game. Il giapponese ha però ceduto un’altra volta la battuta sul 5-5 e, a quel punto, Sascha non si è fatto pregare per chiudere il set. C’è lotta anche nella seconda frazione, ma nel momento topico emergono le qualità del 26enne di Amburgo, che vince gli ultimi tre game della partita e si impone 7-5 6-4.
[4] S. Tsitsipas b. B. Shelton 7-6(3) 7-6(2)
Uno dei match di cartello della quarta giornata maschile a Cincinnati era senza dubbio quello tra Stefanos Tsitsipas e Ben Shelton, che non ha tradito le aspettative. Un incontro stra-dominato dai servizi, come ben testimonia il fatto che nessuno dei due giocatori abbia mai offerto alcuna palla break (con un solo gioco finito ai vantaggi). In una partita d’altri tempi piovono servizi vincenti ma anche tanti scambi spettacolari a rete, mentre nessuno dei due riesce a rendersi mai realmente pericoloso in risposta. Si decide di fatto tutto nei due tie-break, nei quali il greco fa pesare la sua classifica, non sbagliando praticamente nulla e perdendo complessivamente soltanto cinque punti. Nel secondo inoltre, dallo 0-2, inanella sette punti di seguito e chiude 7-6(3) 7-6(2).
Nel mezzo della sfida, Stef ha dovuto apparentemente difendersi da un’ape molesta, ma in realtà era una spettatrice (altrettanto molesta).
H. Hurkacz b. [15] B. Coric 5-7 6-3 6-3
Sarà intrigante anche l’ottavo di finale che vedrà opposti Stefanos Tsitsipas, che in caso di semifinale sarà testa di serie n°4 allo US Open, e Hubert Hurkacz, che ha estromesso il campione uscente Borna Coric. Il croato, che lo scorso anno aveva stupito tutti conquistando il titolo più importante della sua carriera, non attraversa un momento esaltante e abbandona prematuramente il torneo, scivolando al n°28 del ranking live (ma potrebbe perdere ulteriore terreno). Non era cominciata bene la partita per il 26enne di Zagabria, che pure era riuscito a ribaltare il primo set, recuperando da 2-5 (vincendo 20 degli ultimi 22 punti) e conquistandolo prima del tie-break. Alla lunga, tuttavia, il polacco è emerso, facendosi più pericoloso in risposta e pareggiando i conti dopo quasi un’ora e tre quarti. Sulla scia del parziale appena ottenuto Hurkacz trova un break in avvio nel terzo, conservato al 5-3 e trovandone un altro in chiusura di match, concluso 5-7 6-3 6-3.
M. Purcell b. [5] C. Ruud 6-4 3-6 6-4
Il risultato più rumoroso di questa giornata è indubbiamente la sconfitta di Casper Ruud, che giunge così al terzo KO negli ultimi quattro incontri. I campi molto veloci dell’Ohio non sono sicuramente il suo terreno di gioco preferito, ma per uno che tra meno di un paio di settimane dovrà difendere 1200 punti a New York vincere una sola partita tra Toronto e Cincinnati non è certo una grande iniezione di fiducia. Per Max Purcell arriva la prima vittoria in carriera contro un top10, ottenuta riuscendo a contenere il rientro del suo avversario, a cui ha annullato con coraggio tre palle break pesantissime sul 4-4 al terzo. Il norvegese non è riuscito a concretizzare le chance a sua disposizione ed è stato costretto ad arrendersi 6-4 3-6 6-4 dopo due ore di gioco. L’australiano aspetta ora Frances Tiafoe o Stan Wawrinka.
M. McDonald b. [6] H. Rune 6-4 2-0 rit.
Stupisce ma fino ad un certo punto invece la sconfitta di Holger Rune, che si presenterà allo US Open senza aver vinto una partita da Wimbledon. Il danese continua a mostrare un gioco tutt’altro che incisivo, non riuscendo mai a far male a Mackenzie McDonald, che dilaga tra la fine del primo e l’inizio del secondo set. Lo statunitense, nei tre quarti d’ora in cui rimane in campo, non concede mai palle break e vince 18 punti su 19 con la prima di servizio, oltre ad un più che dignitoso 6/10 con la seconda. Nonostante serva per secondo il n°43 del ranking resta sempre a contatto e dal 3-4 del primo parziale vince cinque game consecutivi. Sul punteggio di 6-4 2-0 il n°5 ATP opta per il ritiro, anche se non sembravano esserci particolari impedimenti fisici. Per McDonald agli ottavi c’è Adrian Mannarino. Rune deve ora sperare che Tsitsipas non arrivi in semifinale per essere tra le prime quattro teste di serie a New York.
[PR] G. Monfils b. A. De Minaur 7-5 6-4
Se il vincitore di Toronto non è riuscito ad andare oltre il secondo turno a Cincinnati, neanche il finalista del ‘1000’ canadese raggiunge gli ottavi. La stanchezza di Alex De Minaur è ancora più giustificata, visto che l’australiano ha disputato 13 partite in 14 giorni. Ad approfittarne è quel Gael Monfils che, zitto zitto, continua a farsi strada nei tornei importanti, mettendo in campo un’altra prestazione di sostanza e imponendosi in due set. Bastano due break al francese, uno per parziale, per archiviare la pratica 7-5 6-4 in due ore. Non basta la solita grande generosità dell’australiano, che ora può godersi qualche meritato giorno di riposo.