Coppa Davis, Canada-Cile 2-1: agli azzurri basterà vincere un match contro la Svezia

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Coppa Davis, Canada-Cile 2-1: agli azzurri basterà vincere un match contro la Svezia

Sfida risolta al doppio dopo che la vittoria di Galarneau ha evitato all’Italia il rischio di un’eliminazione precoce

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Canada – Coppa Davis 2023 (foto di Roberto dell'Olivo)
 

Coppa Davis 2023 – Group Stage
Gauppo A, Bologna

Canada b. Cile 2-1

Stavano per farci un mezzo scherzetto nel finale, i canadesi, che vanno in ogni caso ringraziati per aver regalato alla nazionale italiana un’altra grande giornata di Coppa Davis – e nemmeno hanno dovuto giocare, gli azzurri! Da evitare assolutamente era la vittoria del Cile per 3-0 sul Canada, risultato che avrebbe precluso all’Italia un posto tra le otto di Malaga.

Ci ha pensato subito il n. 200 Alexis Galarneau a far tirare un sospiro di sollievo un po’ a tutti (tifosi, giocatori, capitano – non necessariamente in quest’ordine) in virtù della sua vittoria in due set sul mancino Tabilo, schierato al posto di Garin. L’altro singolarista, Gabriel Diallo, non è riuscito a ripetere le prestazioni precedentemente offerte contro Lorenzo Sonego e il più forte degli Ymer in attività (Elias, visto che Mikael si dice ritirato e Rafael è ancora a zero punti ATP).

Poi il doppio, un primo set vinto sbadigliando da Pops e Alexis; poi, dal nulla, al decimo game tre set point per il Cile. Pericolo scampato e tie concluso 2-1, punteggio che ci permette di affrontare la Svezia senza troppe pressioni: per staccare il biglietto per Malaga, basta battere Borg (o uno degli altri svedesi). Insomma, è sufficiente vincere un incontro individuale (un rubber, come si dice parlando di serie), quindi, anche se perdiamo 2-1, magari non ci facciamo una gran figura ma la qualificazione per la fase finale delle… Finali è cosa fatta. Perché perdere tre match su tre sarebbe proprio imprevedibile, come dice il direttore Scanagatta. (di M.S.)

A. Galarneau (CAN) b. A. Tabilo (CHI) 6-3 7-6(5)

L’inizio di partita è contraddistinto da un ottimo livello, con Galarneau che dei due appare il più costante e più sicuro da fondo, capace di andare in surplus sulla diagonale di rovescio. Tabilo a tratti trova delle belle risposte e buoni vincenti, ma sembra accusare l’importanza del match ed è un po’ troppo rigido. É però a suo favore la prima palla break dell’incontro, cercando di togliere riferimenti al canadese, bravo a risalire con un dritto vincente sulla riga e un paio di ottimi servizi. L’occasione, che se capitalizzata avrebbe potuto svoltare in positivo l’incontro, venendo sprecata spezza le ali del cileno, che gioca un sesto game horror al servizio, con più errori in uscita. Galarneau non si fa pregare e, imponendo una maggior qualità e solidità, con belle e pulite sbracciate, va a strappare il primo break. Gioia di breve durata, dato che, vuoi per la fretta, vuoi per la pressione, il gioco successivo è fatto da una tendenza ad osare…in maniera eccessiva, il coraggio si trasforma in errori che rimettono Tabilo (poco propositivo) nel set. Ma alla fine si dimostra solo un piccolo imprevisto sul percorso, dimostrando come a fare, e a disfare, la partita sia Galarneau, senza dubbio il migliore tra i due, che va prontamente, anche sfruttando le incertezze e la timidezza di Tabilo, a riprendersi il break di vantaggio, che sarà poi decisivo per chiudere con il punteggio di 6-3 un primo parziale in cui il Canada ha giocato al massimo in 8 game su 9.

Secondo parziale che procede con un maggior equilibrio sui binari dei servizi. Sempre bene dal centro del campo Galarneau, riesce a esprimere un tennis un po’ più ricco Tabilo, ma comunque ancora a tratti. Deve prendere decisamente più rischi, con giusto sostegno del gioco, se vorrà tentare di forzare il terzo. Esemplificativo dell’andamento lineare e dell’attesa di entrambi è il fatto che su nove game neanche uno sia finito ai vantaggi, con una costante palleggio da fondo che raramente sale di ritmo. Da notare però il tentativo che ogni tanto inizia ad arrivare da parte del cileno di giocare stretto e in cross sul rovescio di Galarneau a mandarlo fuori ritmo. E, finalmente, Tabilo trova anche il tanto atteso coraggio nel decimo game, che va a rinvigorire anche i tifosi sudamericani presenti. Si issa fino a tre set point, che cozzano però contro il servizio canadese. E proprio la miglior gestione dei punti importanti (non così scontata per ranking ed esperienza) si rivela la carta decisiva. Un tie-break del secondo set giocato con solidità, grande spinta e manovra con il rovescio, oltre che maturità negli scambi, tiene ancora una volta lontano il cileno, e finisce nelle casse del n.200 al mondo per 7 punti a 5. Decisivi i due mini-break iniziali, che subito spezzano la fiducia di Tabilo, mai entrato veramente in partita, e si trascineranno fino alla fine grazie tanto anche agli errori del cileno.

N. Jarry (CHI) b. G. Diallo (CAN) 6-4 6-4

Jarry protagonista sin da subito, trovando molto agio in risposta. Una serie di ottime ribattute complicano le cose anche all’ottimo servizio di Diallo, costretto a cederlo già nel primo game, trovandosi in difficoltà a reggere il forcing da fondo del cileno. Al servizio quest’ultimo mostra qualche noia in più ma si cava d’impiccio confermando il vantaggio. Col progredire del match Jarry acquista più certezze in battuta, pur rimanendo un po’ falloso da fondo, con Diallo bravo a reggere lo scambio e offrire anche colpi profondi e angolati per muovere il gigante cileno. A fare più gioco, tentare più soluzioni è a dirla tutta il giovane rappresentante del Canada, che non disdegna anche provare un po’ di discese a rete e schemi non canonici. Deve trovare però un modo di arginare il servizio del n.22 al mondo, decisivo nel mantenere il gap. E alla fine, nonostante due doppi falli che segnano un minimo di pressione nel decimo gioco, Jarry va a chiudere per 6-4 un ottimo primo set, in cui l’aver iniziato in una maniera migliore si è dimostrato l’elemento principale fino alla fine. D’altronde 20 punti su 25 con la prima, in campo l’83% di volte, ben descrivono l’andamento del parziale.

Come si era aperto il primo, si apre anche il secondo set. Jarry aggressivo in risposta, quasi anticipa e prende in mano lo scambio, imponendo il suo ritmo. Diallo, complici un paio di errori di incertezza, non riesce a tenergli dietro, e subisce nuovamente il break in apertura. Appare decisamente tranquillo il cileno, tante prime, buona resa, e soprattutto solidità da fondo, così da chiudere qualsiasi spiraglio di speranza all’avversario e non fargli salire entusiasmo che alla lunga potrebbe cambiare l’incontro. Prestazione devastante alla battuta di Jarry che, ottenuto il break, non ha più avuto bisogno di spendersi chissà quanto in risposta, limitandosi sì a non lasciare troppa iniziativa al canadese, così da non dargli costanza, e riservando il massimo per quando è lui ad aprire il gioco. Il decimo game, l’ultimo, sembra una gara a chi sbaglia di più, con il Cile che rischia, concedendo addirittura palla break. Ma, alla fine, il festival degli errori premia Diallo, a metà tra il coraggio e la paura, con errori banali e palle o in rete o ampiamente fuori che ridanno linfa al campione di Ginevra, che chiude con il decimo ace di una partita vinta specie al servizio, e che tiene in vita il Cile.

V. Pospisil / A. Galarneau (CAN) b. A. Tabilo / T. Barrios Vera (CHI) 6-3 7-6(7) (di M.S.)

Pospisil e Galarneau battono in due set Tabilo e Barrios Vera, assicurando la vittoria al Canada che chiude il girone a punteggio pieno neanche fossero i campioni in carica. Però lo sono, quindi va bene. Non un match entusiasmante che però si è acceso nel finale, quando una serie di errori canadesi al volo ha concesso un ghiotto 0-40 alla coppia cilena che significava tre set point. Niente da fare, con la volée di Tabilo che pareva cosa fatta. Emozionante il tie-break, chiuso dai canadesi al terzo match point.

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