Concluse le qualificazioni, ha inizio il Galaxy Holding Group Guangzhou Open (WTA 250). In attesa dell’esordio in singolare dell’unica italiana in tabellone, Lucia Bronzetti, impegnata martedì contro Yang Ya-yi, facciamo il punto della situazione sugli incontri della prima giornata. Per quanto riguarda il doppio, l’unico match in programma ha visto proprio la tennista azzurra, Bronzetti, in coppia con la 22enne cinese Xiyu Wang perdere 6-4 6-3 dal duo Piter/Detiuc.
[5] Rebeka Masarova b. Kateryna Baindl 7-5 6-2
La spagnola Rebeka Masarova, testa di serie n. 5, ha vinto per due set a zero (7-5, 6-2) contro l’ucraina Kateryna Baindl in un’ora e 40 minuti. Ottima prestazione con 11 aces e 72% di punti vinti con la prima di servizio. Al secondo turno, la Masarova, classificata 64esima al mondo dalla WTA, affronterà la vincente dell’incontro tra la canadese Rebecca Marino e la qualificata svizzera Viktorija Golubic.
Diana Shnaider b. [8] Claire Liu 6-1 6-3
Di scena sul campo centrale, nel secondo incontro di giornata la russa Diana Shnaider ha nettamente dominato l’americana Claire Liu, testa di serie n. 8 (6-1, 6-3), per raggiungere gli ottavi di finale. Al prossimo turno, la Shnaider, classificata all’83° posto al mondo della classifica WTA, affronterà la vincente dell’incontro tra l’argentina Nadia Podoroska e la cinese Xiyu Wang.
Clara Tauson b. [6] Linda Fruhvirtova 6-2 7-6(6)
La danese Clara Tauson approda agli ottavi di finale battendo a sorpresa la testa di serie numero 6 Linda Fruhvirtova. Tauson, n. 76 in classifica, giocherà contro la vincente del match tra la wildcard cinese Xiaodi You e la kazaka Yulia Putintseva.
[7] Greta Minnen b. Diane Parry 6-2 6-2
Vittoria facile per la belga Greet Minnen, testa di serie numero 7, impegnata contro la francese Diane Parry. Doppio 6-2 rifilato in un’ora e 35 di gioco senza mai perdere il servizio, 8 le palle break salvate da Minnen durante l’incontro. Minnen, n. 68 in classifica, affronterà la qualificata Harriet Dart vincitrice sulla tedesca Jule Niemeier per 6-3 6-2.
