ATP Zhuhai: Korda-Etcheverry e Karatsev-Norrie, si completa il quadro dei quarti. Fuori Murray

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ATP Zhuhai: Korda-Etcheverry e Karatsev-Norrie, si completa il quadro dei quarti. Fuori Murray

Discesa verso i quarti per Etcheverry e Norrie, Korda e Karatsen allungano la strada ma ci arrivano ugualmente: il game over degli ottavi

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Aslan Karatsev - ATP Madrid 2023 (foto via Twitter @MutuaMadridOpen)
 

(LL) S. Korda b. A. Muller 6-1 2-6 6-3

È Sebastian Korda il primo della seconda giornata di ottavi a sigillare la vittoria sul cemento dell’ATP 250 di Zhuhai. In neanche due ore di gioco, il ventitreenne statunitense n.33 al mondo è riuscito a difendere la sua posizione in classifica contro il francese n.84 Alexander Muller. Tre set (6-1 2-6 6-3) durante i quali, fatta eccezione per quello intermedio, si è visto condurre dall’americano un gioco veloce verso la vittoria. Buona la prima nel primo e nel terzo parziale, in cui ha realizzato rispettivamente tre e quattro ace (zero in entrambi l’avversario). Dal sapore sospeso il secondo set che, a metà tra riposo (per l’uno) e speranza (per l’altro), ha finito per allungare un match già deciso col break di Korda in apertura. Con una percentuale di punti vinti pari al 53%, l’americano avanza in attesa della prossima preda.

[5] T. Etcheverry b. D. Svrcina 6-2 6-3

Che è Tomas Martin Etcheverry. Minimo sforzo per massima resa, il ventiquattrenne argentino n.24 del ranking ha chiuso facilmente il match degli ottavi contro il ceco Dalibor Svricna, lontano in classifica – è n.167 – e (anche) dal suo gioco sul cemento: a Etcheverry è bastata un’ora e mezza per rifilargli un 6-2 6-3 che, tranne due break – uno per parziale – subìti, non nasconde troppi testa a testa all’interno dei singoli giochi. Sei ace e un doppio fallo l’argentino, un ace e cinque doppi falli il ceco: un servizio che rende bene l’idea.

A. Karatsev b. A. Murray 6-4 3-6 6-2

A giocarsi il posto per l’ultimo match dei quarti sono stati Andy Murray e Aslan Karatsen, il quale ha superato il britannico con una rimonta in tre set (6-4 3-6 2-6) in quasi tre ore di gioco. Non è colpa della superficie – Murray è al quinto posto (dopo Federer, Djokovic, Agassi e Nadal) nella classifica ATP per numero di vittorie sul cemento – se, dopo il primo parziale, ha finito per consegnare la partita nelle mani dell’avversario con un terzo set messo a fuoco solo al quinto gioco, quando ormai l’avversario era già con un piede nei quarti. Non è neanche la prima volta, ma a Murray si può (e si deve) perdonare anche questo.

[2] C. Norrie b. M. Polmans 6-0 6-3

Ancora un britannico per Karatsen: l’ultimo giocatore che arriva ai quarti è Cameron Norrie (n.17), autore di una facile vittoria in due set (6-0 6-3) su Marc Polmans (n.152). Non pervenuto nel primo parziale il ventiseienne australiano che, a parte l’ultimo game portato ai vantaggi e in cui ha annullato due set point, ha dato carta bianca all’avversario per disegnare la strada più veloce verso la vittoria. Sulla falsariga del primo set l’inizio del secondo: nove giochi a zero in totale per il britannico e nessun segnale da Polmans. Nel quarto game un tentativo (riuscito) di scongiurare il doppio bagel: da lì racimola tre set (uno sul 5-2), ma niente più. Nel nono gioco a Norrie sfugge il primo match point, ma centra il secondo: nessun problema.

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