ATP Vienna: Musetti gioca bene nonostante qualche sbavatura, ma Dimitrov ha una marcia in più

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ATP Vienna: Musetti gioca bene nonostante qualche sbavatura, ma Dimitrov ha una marcia in più

Il tennista carrarino disputa una partita discreta. L’ex numero 3 al mondo, però, è troppo più solido al servizio e nei momenti decisivi è lui a prendere il sopravvento

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G. Dimitrov b. L. Musetti 6-3 6-4

Ce l’ha messa tutta Lorenzo Musetti per contrastare un Grigor Dimitrov in fiducia dopo la semifinale conquistata nel Master 1000 di Shanghai. Troppo più completo, preciso e solido, però, il tennista bulgaro, che si è imposto con il punteggio di 6-3 6-4 in un’ora e trentaquattro minuti di gioco nei quali ha concesso solamente una palla break, poi cancellata, e ha conquistato l’80% di punti con la prima di servizio, oltre a otto ace. Prestazione illuminante, quindi, del numero 17 al mondo, che ha convinto con tutti i fondamentali ed è stato in grado di sfruttare le piccole mancanze del suo avversario – tra cui la sua classica posizione arretrata, il dritto non sempre incisivo e la battuta a tratti barcollante – per prendere il largo quando bisognava farlo.

L’unico precedente tra i due risaliva al torneo di Acapulco di due anni fa, e in quel caso fu il giocatore azzurro a spuntarla in due set. Nel match austriaco, invece, ad avere la meglio è stato un eccellente Dimitrov, che stacca così il pass per gli ottavi di finale dove incrocerà la racchetta o con la prima tds del torneo, il campione in carica Danil Medvedev, o con il recente finalista ad Anversa, il giovanissimo Arthur Fils.

Primo set: Dimitrov è chirurgico, pressante e completo. Musetti cerca di stare al passo, ma fatica nonostante un buon tennis

In questa sfida tra talenti monomani a partire con il piede giusto nel primo gioco è Dimitrov, che non si fa stupire da un rovescio lungolinea vincente di Musetti nel primo punto e lui stesso chiude il game con un passante in corsa sfavillante. Pochi punti bastano per dire che qui se ne vedranno delle belle. Convincente anche la prova al servizio del tennista azzurro, che disegna il campo alla perfezione e chiude a 0 il gioco con uno smash in salto. Il vantaggio, però, rimane in tasca al giocatore che batte per primo, ovvero Dimitrov, che a suon di prime tiene saldamente il timone del set. 2-1 in suo favore. Gli scambi iniziano a farsi più intensi e piacevoli per il pubblico e nel quarto game Lorenzo è costretto ai vantaggi da un Dimitrov che sferra ottime accelerazioni da tutti i lati del campo, sia quando è in attacco sia nei momenti di difesa. Il ventunenne carrarino cancella abilmente una palla break, ma con un Dimitrov così preciso e ispirato è difficile prendere l’iniziativa. Di conseguenza, arriva il break per il tennista bulgaro, che sfrutta la classica posizione arretrata dell’avversario per sfondare soprattutto con il dritto a sventaglio. In seguito, conferma il break con ottimi servizi nonostante qualche difficoltà e vola sul 4-1. Musetti ci prova a costruirsi i punti con il dritto, ma i suoi colpi sono veramente troppo morbidi e non scalfiscono in alcun modo l’avversario. Quest’ultimo, infatti, si procura due ulteriori palle break consecutive, ma con carattere il numero due azzurro le annulla e rimane a galla nel parziale. Ci prova Musetti a stupire Dimitrov con qualche colpo di fino. Il trentaduenne di Haskovo, però, gli risponde con fermezza sferrando nuovamente delle ottime prime e si garantisce, così, la possibilità di servire per il primo set. Lo score per ora recita 5-2 tutto a suo favore. Nel turno di battuta fatidico Dimitrov soffre come mai sino a quel momento; Musetti non ci sta a lasciargli il primo parziale con tanta facilità e con due straordinari colpi, tra cui il punto del match, lo porta ai vantaggi. Qui, il giocatore bulgaro è abile ad annullare la prima palla break concessa e con la sua fidata arma, ovvero il servizio, chiude a chiave la prima frazione dopo tre quarti d’ora e con il punteggio di 6 giochi a 3.

Secondo set: Musetti arranca con il servizio, Dimitrov alza il livello e ne approfitta al momento giusto

A partire alla battuta questa volta è il giovane tennista carrarino, che esordisce con fermezza tenendo a 0 il game d’apertura. Dimitrov non è da meno e gli sta dietro appresso nello score. Già nel terzo game Musetti inciampa in qualche brutto errore che regala all’avversario una palla break, ma rimedia subito con alcuni colpi ficcanti alternati ad alcuni di fino, la spunta ai vantaggi cancellando un’altra chance pericolosa e tiene, così, la testa del set. Continua a faticare in battuta il semifinalista di Chengdu; concede ancora palla break al giocatore bulgaro a seguito di qualche brutto errore, ma con un pizzico di attenzione in più tiene il turno di servizio sempre ai vantaggi. Con un Dimitrov che in battuta sembra aver impostato il pilota automatico si procede in questa seconda frazione mantenendo, chi più chi meno facilmente, la regola sacra dei servizi. Dopo trentacinque minuti di parziale Musetti si trova a condurre, quindi, 4 giochi 3. Nel nono game l’ex numero 3 al mondo cambia marcia e, venendo spesso a rete, si procura due meritate palle break che profumano di match point. La prima Musetti la cancella, ma nella seconda un avventato serve and volley è preda della risposta bloccata in lungolinea di Dimitrov, che strappa così la battuta allo sfidante e va a servire per il match. Niente fronzoli per il talento bulgaro: chiude l’incontro con lo score di 6-3 6-4 dopo un’ora e trentaquattro minuti di gioco terminati con l’ennesimo turno di battuta ottimo, e approda al secondo turno con la sua consueta fermezza ed eleganza. Agli ottavi, per lui, ci sarà o Arthur Fils o Danil Medvedev.

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