Le WTA Finals di Cancun 2023 sono davvero pronte ad ospitare dal 29 ottobre al 5 novembre il meglio del tennis femminile? Il quesito è d’obbligo visto e considerato che la location dell’evento è stata scelta meno di due mesi fa. Difatti, puntualmente, non sono tardate ad arrivare le prime critiche pesanti da parte delle giocatrici coinvolte, se poi a muoverle è la numero uno del mondo la portata naturalmente viene ingigantita.
Tuttavia alla fine, ciò che conta è il campo. Quindi speriamo che possa essere di buon auspicio, il fatto che la società che si sta occupando dell’organizzazione del torneo, la GS Sports Management, sia la stessa che organizzò le WTA Finals di Guadalajara del 2021 ottenendo grandissimo successo.
Perciò iniziamo ad addentrarci nei temi tecnici dando uno sguardo ai due gironi, che hanno preso il nome di due città messicane della costa: Bacalar e Chetumal.
Ecco di seguito che tipo di piega potrebbero assumere i raggruppamenti e chi è favorito per conquistare un posto in semifinale.
Gruppo Bacalar:
Aryna Sabalenka
Ranking: Numero 1
Record vs il Resto del raggruppamento: 14-8
La tennista bielorussa nel 2023 ha realizzato i due grandi obiettivi che ogni giocatrice di vertice con ambizione si pone di provare a raggiungere e che sogna ardentemente: il primo titolo Slam e la vetta della classifica mondiale. Altro fattore cruciale della stagione di successi della 25enne di Minsk è stata l’eccezionale continuità mostrata negli appuntamenti Major: è arrivata sempre in fondo, almeno in semifinale in tutti e quattro i Grandi Slam. Per cui è innegabilmente l’assoluta favorita non solo ad un passaggio in semi, ma anche alla conquista del primo posto del girone. L’unico elemento che dovrà essere appurato è se sarà in grado di gestire al meglio la propria tenuta mentale, poiché in questo 2023 ha anche perso match importanti in modo sanguinoso non riuscendo a chiudere partite che di fatto erano ormai nelle sue mani: nella semifinale del Roland Garros contro Muchova ad esempio si è trovata avanti nel terzo set 4-2 a due soli game dal successo avendo anche match point nell’ottavo gioco prima di subire la rimonta della ceca, situazione ripetutasi ugualmente nel medesimo atto di Wimbledon dove dopo aver vinto il primo set al tie-break ancora una volta non ha concretizzato il vantaggio di 4-2 nella seconda frazione finendo per essere sconfitta da Jabeur 6-3 al parziale decisivo. Infine l’epilogo di Flushing Meadows in cui ha avuto due palle break consecutive ad inizio secondo set per indirizzare definitivamente la partita, avendo vinto la frazione inaugurale 6-2, e invece da quella doppia chance mancata fatto si è totalmente sciolta e scollata psicologicamente dalla sfida.
Tuttavia avrà dalla sua una ottima dose di fiducia, che la potrà aiutare a tenere a bada i suoi saliscendi emotivi soprattutto in situazioni di apparente controllo tattico, derivante dall’avere un record positivo nei duelli contro tutte le altre avversarie che incrocerà nel Round Robin: 4-2 su Rybakina, 4-1 su Pegula, 6-3 su Sakkari.
Elena Rybakina
Ranking: Numero 4
Record vs il Resto del raggruppamento: 4-7
Come la collega che guida il girone di appartenenza, ad una prima parte di stagione scintillante la kazaka ha fatto seguire un prosieguo di annata decisamente sottotono. Dopo aver conquistato risultati di prestigio in sequenza, la finale di Melbourne, un Sunshine Double sfiorato e che non ci fosse stata una Petra Kvitova in versione deluxe sarebbe stato realtà, il trionfo al Foro Italico, battendo tra l’altro in questo scorcio di stagione per ben due volte l’allora n. 1 del mondo Iga Swiatek; il suo rendimento si è assopito.
Non ha più vinto un titolo chiudendo male a livello Slam con l’uscita di scena al terzo turno di New York. Insomma è come se il 2023 di Elena si fosse concluso con la primavera: è pur vero che ha comunque ottenuto due semifinali a Montreal e Bejing, ma la sensazione – corroborata anche da alcuni fastidi fisici che l’hanno colpita – è che il serbatoio della benzina sia agli sgoccioli.
Vediamo se proprio il torneo asiatico non possa darle la spinta necessaria per chiudere nel migliore dei modi la sua annata, anche perché per quanto qualcuno sostenga che il suo tennis che predilige anzitutto la potenza possa incontrare come fisiologico che sia momenti di appannamento nel mirino; la prima di servizio dirompente della 24enne di Mosca può rivelarsi l’arma spariglia tutto in un singolo evento. Va infine comunque tenuto presente che questo l’esordio assoluto nella competizione per la moscovita, dopo che lo scorso anno dovette rinunciarvi per la mancata assegnazione dei punti di Wimbledon, e si sa quanto è complesso adattarsi per la prima volta ad un torneo regole diametralmente opposte rispetto al resto del circuito.
Jessica Pegula
Ranking: Numero 5
Record vs il Resto del raggruppamento: 7-10
Lo scorso anno a Fort Worth fu un autentico disastro per la 29enne di Buffalo, raccolse 6 sconfitte in altrettanti match disputati tra singolare e doppio in coppia con la connazionale Gauff, in quest’edizione in salsa messicana però Jessica ci arriva sicuramente con un stato d’animo migliore visto che ha vinto l’ultimo torneo a cui ha preso parte a Seul e ha potuto beneficiare di due settimane di riposo per prepararsi all’appuntamento di fine anno. E’ ormai cosa risaputa la grande capacità dell’americana di essere chirurgica nel superare le avversarie più indietro in classifica ma di faticare con l’élite mondiale: riuscirà questa volta a compiere il definitivo salto di qualità nei confronti di rivali del suo stesso status?
Maria Sakkari
Ranking: Numero 9
Record vs il Resto del raggruppamento: 9-11
La 28enne di Atene certamente sulla carta è colei che in questo girone parte con una posizione arretrata rispetto alle tre avversarie, questo perché ha staccato il pass all’ultimo entrando dalla porta di servizio per sostituire l’infortunata Muchova.
Dunque potremmo definirlo già un successo per l’atenese, il solo fatto di essersi in qualche modo qualificata soprattutto dopo un 2023 al di sotto delle aspettative o quantomeno in linea con le sue caratteristiche di cui raramente fa parte la continuità prestazionale: ha perso al primo turno in tre Slam su quattro, l’unico vero raggio di luce è stato il trionfo proprio in Messico a Guadalajara nel settembre scorso – il sigillo più importante della carriera a quattro anni e mezzo dall’ultimo trofeo alzato. Dopodiché risultati di rilievo, la semifinale a Tokyo e i quarti a Pechino. Sulla scia di questi traguardi ma più di tutto del ricordo dell’edizione 2022 dove vinse a sorpresa il proprio girone con tre successi sconfiggendo proprio Sabalenka e Pegula. Chissà che non possa rifare lo scherzetto.
Pronostico
Sabalenka 70%, Sakkari 15%, Rybakina 10%, Pegula 5%
Gruppo Chetumal:
Iga Swiatek
Ranking: Numero 2
Record vs il Resto del raggruppamento: 14-3
La 22enne di Varsavia ha più volte sostenuto di non essere granché interessata alla corsa per la piazza di numero uno del ranking femminile di fine anno, ma di essere unicamente concentrata nel provare ad arrivare fino in fondo nei vari tornei a cui prende parte che poi in sostanza sarebbe la ricetta per ottenere anche quel riconoscimento che a parole sostiene di non perseguire. Insomma due piccioni con una fava e così, con questo modus operandi, a Pechino ha trionfato per la quinta volta in stagione. Eppure nonostante i cinque titoli del 2023, la sua annata appare non del tutto brillante forse perché si ha ancora nella mente e negli occhi la versione schiacciasassi – difficilmente però replicabile – ammirata nel 2022. Ora quindi la domanda da porsi è riuscirà a chiudere in bellezza spazzando via i dubbi che incombono? Beh per quanto riguarda il gruppo appare certa la qualificazione in semifinale, si è inoltre curiosi di osservare se replicherà il piano tattico fatto vedere nell’affermazione cinese: una sorta di ritorno al passato con meno spinta offensiva in accelerazione – tradotto meno rischi – e maggiore solidità in contenimento volta al contrattacco chirurgico.
Coco Gauff
Ranking: Numero 3
Record vs il Resto del raggruppamento: 6-10
Probabilmente Cori sarà quasi sicuramente la giocatrice più intrigante da vedere all’opera nelle Finali WTA di quest’anno, in particolar modo sarà interessante poter ammirare come si misurerà in un palcoscenico come questo. E’ indubbiamente la grande attesa, dopo l’estate paradisiaca che ha vissuto con l’ingresso di Brad Gilbert nel suo team come momento scatenante della sua ascesa definitiva al tennis che conta: vincendo in sequenza Cincinnati e lo US Open, con l’esaltazione più totale a New York grazie alla battute d’arresto imposta a Sabalenka e che dava seguito a quella nella semifinale in Ohio contro Swiatek.
Dal punto di vista tecnico con affianco il 62enne californiano ha cambiato rotta con il servizio trasformandolo in punto di forza ed è migliorata tantissimo sul piano delle trame offensive non limitandosi più unicamente ad una – seppur eccezionale – fase difensiva. Dunque ora manca veramente l’ultimo tassello per la consacrazione, il confronto nel torneo delle migliori: nei precedenti confronti diretti contro Swiatek è nettamente indietro, 2-8, mentre è avanti 5-2 con Jabeur e Vondrousova.
La 19enne di Atlanta dovrà però prendere con le pinze il raggruppamento: la ceca è avversaria abituata a non regalare le proprie partite: lotta sempre fino alla fine; la tunisina, invece, con il suo talento sbarazzino può sempre incartartela non farti vedere palla. Perciò Coco favorita assieme alla nativa di Varsavia per staccare il biglietto verso le semifinali ma dovrà sudarsele. Tuttavia quest’anno rispetto al 2022, dove era all’esordio e perse tutti e 6 i set giocati, potrà contare su esperienza e consapevolezza ben diverse.
Ons Jabeur
Ranking: Numero 7
Record vs il Resto del raggruppamento: 7-11
Anche per la tennista araba, come per Maria Sakkari, essere alle Finals in questo 2023 può già ritenersi un trionfo. A differenza della greca, la sua è stata una stagione tormentata dagli infortuni che non le hanno mai permesso di esprimersi come sa fare. Quando poi le cose da un punto di vista fisico sembravano essersi messe a posto, ecco arrivare il doloroso epilogo di Wimbledon: un’altra sconfitta dolora che lacera l’animo di una tennista, peraltro maturata sui sacri prati londinesi.
Ha ritrovato il sorriso proprio in occasione del ritorno in calendario della Tournée asiatica per mezzo del successo a Ningbo. Basterà per far sì che la racchetta ritorni bacchetta di sambuco in grado di realizzare magie al suono di “agitare e colpire”. Purtroppo per Ons non si sa mai quando questa trasformazione avverrà, ha però dalla sua la costatazione di aver battuto almeno due volte tutte le sue dirette contendenti del girone inclusa Iga Swiatek.
Se la 29enne due volte finalista a Church Road giocherà scevra di pressioni potendo lasciare andare il braccio, rimane cavallo di razzo in grado di creare scompigli sino alla fine.
Marketa Vondrousova
Ranking: Numero 6
Record vs il Resto del raggruppamento: 3-6
Ad inizio anno la mancina ceca era di gran lunga la meno quotata del lotto, e di conseguenza la più difficile da preventivare di poter ammirare all’opera nei Play Off del tennis, ma il suo incredibile percorso a Wimbledon ha cambiato pienamente le prospettive su di lei. Tuttavia la 24enne medaglia d’argento ai Giochi Olimpici di Tokyo non è stata un fulmine dal cielo spentosi in due settimane di fulgore. Anzi, ha chiuso il suo 2023 in stagione regolare con un perentorio 40-14 mostrando grade continuità, sempre in ottavi e quarti con visibile ricorrenza. Il girone però è veramente di ferro, inoltre sia con Swiatek sia con Gauff ha un bilancio completamente negativo negli H2H: 0-4 con entrambe.
Pronostico:
Swiatek 45%, Gauff 45%, Jabeur 5%, Vondrousova 5%
Corsa al trono mondiale
Sabalenka padrona del proprio destino:
La bielorussa chiuderà la stagione al prima piazza della classifica WTA se in quel di Cancun raggiungerà la finale pur perdendo uno dei tre match di Round Robin, indipendentemente da quello che farà Swiatek.
Gli altri possibili scenari:
Qualora Swiatek dovesse perdere anche uno solo incontro del Girone, a Sabalenka per restare numero uno basterebbe non subire sconfitte nel Girone oppure raggiungere la finale.
Qualora Swiatek dovesse perdere due match del Girone, a Sabalenka per restare numero uno basterebbe raggiungere la semifinale anche con un unico KO nel raggruppamento.
Qualora Sabalenka dovesse perdere tutti gli incroci del Round Robin, allora Swiatek avrebbe bisogno di vincere il titolo o in alternativa di raggiungere la finale senza perdere nemmeno un partita.
Qualora Sabalenka dovesse concludere il suo Girone un successo e due KO, Swiatek sarebbe obbligata a vincere il titolo per tornare n. 1 WTA.