Rebeka Masarova, di mamma spagnola e padre slovacco ma nata a Basilea, ha un carattere freddo e di fatto non entra mai in partita. Sente troppo la pressione di essere super favorita contro la 18enne Marina Stakusic. Quest’ultima invece, al primo match assoluto nella competizione, non si scompone mai, resta seria al piano di gioco (cercare di coprire tutto il campo da fondo, senza offrire troppe variazioni ma rimandando tutte le palle) e la spunta 6-3 6-1. Per la canadese, attuale 258 del mondo, quella contro la numero 65 è la vittoria più importante in carriera in termini di ranking: solo due volte infatti aveva battuto una top 100 (la 83 e la 99), ma sempre per ritiro. La 24enne Masarova invece, che fa del servizio una delle sue armi, non è affatto precisa e sbaglia anche i colpi più elementare a campo aperto per lo stupore del pubblico.
Pubblico che si stupirà ancora di più per il match successivo, quello tra la numero 35 Leylah Fernandez e la numero 50 Sara Sorribes Tormo. Le due tenniste restano in campo per 2 ore e 55 minuti, fino alle 23:15, dando vita ad una sfida epica con un finale tragico per Sara, la quale perde 7-6(8), 7-6(7) e in totale non concretizza cinque set point, tre nel tie-brek del primo set e due nel secondo, mentre la cinica canadese se ne fa bastare uno per parte consegnando alla sua Nazione il punto decisivo per vincere il tie. Scambi lunghi ed estenuanti, con qualche attacco di Fernandez e difesa in chop di Sorribes, hanno caratterizzato un match dove come se non bastasse ha visto Sara avanti 5-2 nel secondo set.