Da Siviglia, il nostro inviato
Gruppo B
Kazakhstan-Slovenia 2-1
K. Juvan b. A. Danilina 6-1 6-0
Y. Putinseva b. T. Zidansek 2-6 6-2 rit.
Z. Kulambayeva/A. Danilina b. V. Erjavec/A. Milic 2-6 6-4 10-7
L’Italia era spettatrice interessata della sfida tra Kazakhstan e Slovenia, programmata dalle 10 di mattina sul campo 1, dato che questa sfida ha decretato la sua avversaria della semifinale di sabato delle Billie Jean King Cup Finals. Dopo la pioggia a ‘inzuppa villano’ di ieri, oggi a Siviglia torna il caldo con le temperature oltre i 20°, e all’interno dei campi indoor costruiti sul prato dell’Estadio Cartuja non potrebbe esserci atmosfera migliore per giocare a tennis. La Slovenia veniva dalla vittoria 2-1 sull’Australia (tie che ha aperto questa edizione delle Finals) mentre i kazaki avevano perso ieri proprio dalla Nazione oceanica, e in virtù di quel risultato avevano bisogno di un 3-0 oggi per assicurarsi la semifinale. Hanno vinto lo stesso, 2-1, ma il conteggio dei set premia la Slovenia che quindi per la prima volta della sua storia raggiunge la semifinale nella Billie Jean King Cup.
“Non siamo riusciti a vedere i match dell’Italia” ha detto il Capitano della Nazionale sloveva, Andrej Krasevec, “ma per domani ci prepareremo come al solito e saremo pronti al 100%”. Juvan, numero 2 del suo Paese, con ogni probabilità affronterà Martina Trevisan e la slovena ha vinto l’unico precedente sulla terra di Palermo nel 2020; Zidansek invece dovrebbe sfidare Jasmine Paolini, con quest’ultima avanti 2-0 (entrambi in tre set, un match datato 2016 e uno nel 2019 sul cemento di Guangzhou).
A regalare i primi due set decisivi per la qualificazione slovena è stata Kaja Juvan, in assoluto la tennista più rappresentativa della sua Nazione nonostante i soli 22 anni. La numero 104 del mondo ha disputato ben 26 match in questa competizione (debuttando nel 2017) e vanta un record di 17-9. Nel match inaugurale di giornata ha superato senza troppi problemi Anna Danilina (28 anni, n.814) 6-1 6-0.“Sono felice della mia solida prestazione perché a questo punto della competizione ogni set e ogni game conta, e visto il risultato questo è il miglior scenario possibile” ha detto Juvan in conferenza, ricordando la necessità di non sottovalutare mai l’avversaria in competizioni come queste.
Per un Paese da 2.1 milioni di abitanti essere tra le quattro squadre migliori al mondo di tennis femminile è certamente un traguardo memorabile. “Penso che da quando abbiamo iniziato, da quando ho iniziato a giocare la Federation Cup, la Billie Jean King Cup, è stato un viaggio davvero, davvero lungo dal Group II Euro/African; con Tamara (Zidansek) abbiamo iniziato nello stesso momento. L’intero percorso di lenta ascesa è stato davvero importante e speciale per entrambi. Se siamo qui è abbastanza incredibile. Allora credo che nessuno di noi sognasse la semifinale. Sia io che Tamara abbiamo affrontato alcune difficoltà nell’ultimo periodo con infortuni e malattie. Penso che sin dal momento in cui siamo arrivate qui, stiamo lavorando per migliorare il nostro livello. Questo risultato è la conseguenza di quello che stiamo facendo. Facciamo il tifo l’una per l’altra continuamente tra tutte noi, qualunque cosa accada, e speriamo di ottenere ancora altre ricompense”. “Ancora non ce ne rendiamo conto – ha detto poi Zidansek – forse fra una settimana quando torneremo a casa capiremo l’impatto di questo risultato”.
Il set della matematica qualificazioni invece l’ha messo a segno Tamara Zidansek (attuale numero 100 ma numero 22 lo scorso anno e semifinalista al Roland Garros), che ha vinto il primo 6-2 contro Yulia Putinseva. “Sono scesa in campo sapendo che avevamo bisogno solo di un set e penso di aver giocato in modo incredibile, e dopo, raggiunto il nostro obiettivo, l’adrenalina è scesa. Pensavo di poter vincere in due set ma Yulia ha iniziato a giocare alla grande in più c’erano tutti i pensieri che ci passavano per la testa” e quindi, dopo il secondo set vinto 6-2 dalla numero 69 del mondo, Zidansek si è ritirata.