ATP Finals, Sinner si gode il momento: "I cori da stadio per me, che emozione"

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ATP Finals, Sinner si gode il momento: “I cori da stadio per me, che emozione”

Le parole dell’azzurro dopo il bellissimo esordio torinese: “C’era un po’ di pressione, ma sono riuscito a gestirla. Le esperienze fatte mi rendono consapevole”

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Jannik Sinner - Nitto ATP Finals Torino 2023 (foto Twitter @ATPTour_ES)
 

dal nostro inviato a Torino

Difficilmente Jannik Sinner poteva sperare in un esordio migliore alle ATP Finals 2023 di Torino. Il numero quattro del mondo ha superato Stefanos Tsitsipas in due set (6-4 6-4) mettendo in campo una grande performance sotto tutti i punti di vista. Per Jannik, che tennisticamente si è detto soddisfatto soprattutto per come ha saputo applicare il piano gara che aveva preparato, durante l’intervista in campo c’è stato anche un bellissimo coro da stadio. Ecco le sue parole nella conferenza stampa post partita.

Hai mai avuto un supporto così grande come quello di oggi?

“No. E’ stato bellissimo. Per me è speciale giocare qui, in Italia, a Torino. C’è un po’ di pressione, ma oggi sono riuscito a gestirla e sono molto felice della giornata di oggi”.

Hai parlato dell’atmosfera. Sei rimasto sorpreso quando alla fine il pubblico ti ha dedicato un coro?

“E’ stato oltre quello che aspettavo. Due anni fa, quando sono entrato in campo, ho avvertito una sensazione differente. Oggi il mio bagaglio di esperienza è maggiore. In generale, oggi il pubblico è stato grande, mi incoraggiavano anche quando perdevo un punto. Non ho giocato solo per me, ma anche per i fan. Oggi ho avuto grande equilibrio in campo ed è stata la cosa più importante. Un’ottima partenza nel torneo”.

A Torino la tua immagine è dappertutto. Questo ti dà pressione o motivazione?

“E’ bello vedere queste cose. Penso sia bello vedere la passione non solo per me ma per il tennis in generale. Adesso l’entusiasmo cresce molto. Prima in Italia c’era solo uno sport, adesso piace molto anche il tennis ed è bello fare parte di questo. La stagione che ho giocato mi ha autorizzato a venire qui con un atteggiamento positivo. La settimana precedente è stato utile arrivare in anticipo per abituarmi alle condizioni. Spero di poter continuare così”.

Nel tuo girone ci sarà l’incontro con Rune. Lo hai incontrato a Montecarlo. Cosa ti aspetti?

“Rispetto a quella partita ora comprendo diverse cose in più. Contro Medvedev ho perso tante volte e poi ho capito cosa dovevo fare. Con Rune ho perso a Sofia, ma mi ero fatto male. A Montecarlo ho perso di nuovo, ma ho giocato una buona partita. Cercherò di prepararla nel migliore dei modi e proverò, stavolta, a vincere”.

Che sensazione ti ha dato ricevere cori da stadio?

“Molto bello, specie in uno stadio indoor dove c’è l’eco. La gente ci tiene, anche il camminamento che ti introduce in campo quest’anno è diverso. Quest’anno c’è un’atmosfera davvero bella ed è fantastico esserne parte”.

Contro Tsitsipas è stato il match che ti aspettavi e avevi preparato? Ti ha detto qualcosa di nuovo il match di oggi? Puoi cominciare a guardare alla sfida con Djokovic? Sono passate tante cose dall’ultima volta a Wimbledon…

“Sulla partita di oggi, devo dire che l’abbiamo preparata bene tatticamente. Certo, una cosa è parlarne a tavolino prima della partita, un conto è poi fare le cose in campo, ma oggi ci sono riuscito. Sulla prossima sfida, vediamo anzitutto contro chi gioco dopodomani. Domani imposterò gli allenamenti in base all’avversario. Tsitsipas è un po’ diverso da Djokovic e Rune come tipo di gioco. Cercheremo di prepararla nel migliore dei modi, ovviamente sarà molto difficile. Credo che dopo Wimbledon sono cresciuto, ho fatto un bagaglio di esperienze, sono qui con una mentalità un po’ diversa e non vedo l’ora di scendere di nuovo in campo”.

Avevate pensato a un piano B nel caso in cui Hurkacz avrebbe sostituito a Tsitsipas?

“Ho sentito ieri che Tsitsipas aveva smesso di allenarsi. Però la preparazione è stata per giocare contro Stefanos. Poi non si sa mai. Però l’approccio è stato per giocare contro Stefanos, e alla fine è andata così”.

Nella tua mente stai già preparando la sfida con Djokovic?

Ogni partita ha la sua storia. Come ho detto prima del torneo, penso a un giorno alla volta. Stasera sapremo contro chi gioco martedì. Contro Novak sarà una sfida, una prova per tante cose messe insieme che mi dirà dove sono realmente. Contro Holger sarà una partita un po’ diversa, siamo entrambi giovani, Nole invece sa bene come giocare queste partite. Sono contento di affrontarlo di nuovo, arriva da una stagione pazzesca, ha vinto tre Slam, arriva dall’aver vinto Parigi e gli piace tantissimo giocare indoor. Rune, invece, è ritornato proprio ora sui suoi livelli. A prescindere, sarà difficile”.

Scanagatta: Cosa ti è piaciuto di più oggi di te stesso? Hai dominato nella diagonale dei rovesci, hai perso solo 10 punti in 10 turni di servizio quando fino a qualche tempo fa il tuo servizio era il punto da migliorare…

“Oggi ci sono state diverse cose positive. Ho servito bene, ho provato anche a cambiare la strategia. Il campo è abbastanza veloce, è una situazione diversa rispetto a quella che troviamo durante l’anno. Si gioca un po’ in altura, le palle e il campo sono veloci, devi essere molto reattivo. Anche quando lui ha servito la seconda ho sbagliato la risposta a volte, ma sempre con l’obiettivo di essere aggressivo. La parte migliore oggi è stata la capacità di applicare il piano tattico”.

Quali sono le tue sensazioni quando ti trovi davanti uno come Tsitsipas, che ti è stato davanti in classifica per tanto tempo, e capisci che ora riesci a dominarlo?

“Fa forse parte della crescita. Credo che in questo anno sono cresciuto. Prima della partita, abbiamo detto che è importante la crescita ma anche la destinazione. Puoi crescere, ma se perdi è tutto relativo. Questo è stato un anno molto positivo, ho fatto meno tornei dell’anno scorso ma ho fatto più partite importanti, perché comunque ho giocato sui campi più grandi del mondo. Questo bagaglio di esperienze fa sì che io sia più consapevole di me stesso. Nella testa, però, mi chiedo sempre dove posso migliorare”.

Due anni fa sei subentrato a Berrettini, quest’anno sei dentro da quarto al mondo. Sei riuscito a goderti la giornata di oggi?

Sono cambiate un po’ di cose rispetto a due anni fa. Era una situazione difficile perché subentrare proprio a Matteo non era semplice. Sono comunque riuscito a gestirmi sia dentro che fuori dal campo. Quest’anno sono qui con un’altra esperienza, mi sto godendo il momento, alla fine so che posso giocare molto bene a tennis come ho fatto vedere anche oggi. Sono qui per fare parte del torneo ma non solo. La voglia è quella di andare più avanti possibile. Vediamo poi come va”.

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