ll piano di espansione di Wimbledon appeso a un filo: secco no del distretto di Wandsworth

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ll piano di espansione di Wimbledon appeso a un filo: secco no del distretto di Wandsworth

La commissione preposta ha dichiarato all’unanimità che il progetto arrecherebbe un “danno sostanziale all’accessibilità del territorio metropolitano”. Ora la palla passa al sindaco di Londra

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Wimbledon 2019 (foto via Twitter, @Wimbledon)
 

Non è stata una doccia fredda ma solo perché all’All England Club erano preparati. La notizia che aveva alterato in direzione negativa gli umori dei vertici dirigenziali del circolo che ospita il torneo di Wimbledon era infatti arrivata già la scorsa settimana: i funzionari del distretto di Wandsworth incaricati di valutare l’impatto del piano di espansione presentato dall’AELTC avevano raccomandato alla commissione preposta di rigettare il progetto per mancanza di “very special circumstances in grado di far pendere la bilancia dalla parte dei benefici piuttosto che da quella dei costi. Come ampiamente prevedibile, la commissione, riunitasi nella giornata di martedì, ha seguito le indicazioni e ha votato all’unanimità (7 a 0) contro il Wimbledon Park Project.

Disattendere la raccomandazione contenuta nella relazione avrebbe infatti potuto scatenare un putiferio in un contesto in cui l’opinione pubblica londinese, e in particolare quella locale, è sempre parsa fortemente e rumorosamente schierata contro il progetto di Wimbledon. Quest’ultimo, che avrebbe tra i suoi esiti la triplicazione dell’area occupata dai campi da tennis (ne verrebbero infatti costruiti altri 39 di cui uno da 8mila posti e così i match di qualificazione lascerebbero Roe Hampton), aveva ottenuto il placet del distretto di Merton a fine ottobre, ma non è stato sufficiente in quanto anche quello di Wandsworth sarebbe interessato dall’espansione.

I commissari hanno affermato che il progetto dell’AELTC arrecherebbe un “danno sostanziale all’accessibilità dei territori pubblici metropolitani”. Questa è stata la conclusione dopo due ore e mezza di dibattito a cui è seguito il voto, salutato dagli applausi provenienti dalla tribuna riservata al pubblico. La reazione dell’All England Club è stata invece affidata alle parole del suo CEO Sally Bolton: “Naturalmente siamo delusi dalla decisione del distretto londinese di Wandsworth. Le nostre proposte realizzeranno una delle più grandi trasformazioni sportive per Londra dal 2012, insieme a sostanziali benefici per la comunità locale. Crediamo fermamente che il progetto AELTC Wimbledon Park offra significativi miglioramenti sociali, economici e ambientali, tra cui la trasformazione di 23 acri di terreno precedentemente privato in un nuovo parco pubblico, oltre a centinaia di posti di lavoro e decine di milioni di sterline in benefici economici per i distretti di Wandsworth, Merton e per tutta la città di Londra”.

Cosa succede adesso?

Visti i pareri divergenti dei due distretti interessati, la pratica si sposterà negli uffici del sindaco di Londra Sadiq Khan, che “ha due settimane per decidere se accettare il rifiuto di Wandsworth o richiedere la revisione del piano“. Questa seconda opzione salverebbe, almeno per il momento, il programma dell’AELTC ma ne prolungherebbe i tempi di almeno 6 mesi. In realtà, però, il destino del progetto espansionistico di Wimbledon non è nelle mani di Khan. Quest’ultimo ha infatti già dichiarato che non avrebbe affrontato in prima persona la questione, lasciandola ai suoi vice. Il verdetto finale potrebbe allora arrivare anche da Michael Gove, Segretario di Stato per l’edilizia abitativa e le comunità.

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